In un quadro numerologico, nei vari aspetti che lo compongono, di solito focalizziamo l’attenzione sul numero del Destino o su quello dell’Anima o la Vocazione, sono numeri importanti che delineano come siamo e rappresentano i nostri punti di forza e i potenziali che a volte non sono espressi nella quotidianità.

Il numero Ombra è la parte meno attraente, rappresenta lo sconosciuto che è in noi quello che meno riusciamo a comprendere ed è anche l’ostacolo all’espressione dei potenziali, è proprio dal numero ombra che dovremmo partire per esprimere i nostri talenti.
L’Ombra comincia a formarsi quando siamo ancora nel ventre materno, solo in tempi recenti si è appreso quanto il feto sia sensibile agli stati d’animo della madre e alle influenze dell’ambiente esterno. Alcuni autori riferiscono che la formazione dell’ombra è influenzata anche dal karma ma da qualsiasi retaggio provenga l’ombra prosegue la sua formazione nelle esperienze dell’infanzia e radica nell’Essere, in attesa di venire scoperta.

Ogni bambino è sensibile e percettivo, ognuno con un suo grado di sensibilità che lo predispone ad essere influenzato dagli eventi. Dovremmo interagire in punta di piedi accogliendo un bambino che cresce in noi, sia come madri che come padri che formano il mondo del bambino ma, solitamente, non abbiamo attenzioni così spiccate, così l’ombra si forma tra urti e scossoni, reminiscenze dell’era fetale e di vite precedenti.

La numerologia identifica l’ombra attraverso dei calcoli e dalla mia esperienza ho potuto constatare che c’è un riscontro effettivo e veritiero con i disagi vissuti dalla persona lungo il suo percorso di crescita. Scoprire l’ombra è essenziale per poterla integrare e trasmutare il disagio in un contributo di crescita e forza.

Jung diceva:
Non si diventa illuminati immaginando scenari luminosi
ma portando alla luce le proprie oscurità interiori.

La vita ci porta sofferenza per farci comprendere quali sono i nostri punti deboli e per poter crescere in consapevolezza, l’identificazione dell’ombra ci conferma che determinati eventi hanno colpito proprio quel tipo di mancanza, quella che l’Ombra indica, ciò che il soggetto non riconosce di sé e che proietta fuori come desiderio, paura o rifiuto.

L’Ombra è la parte vulnerabile, il tallone d’Achille, lì ci colpirà la vita, a volte anche duramente, affinché la nostra attenzione diventi introspettiva, volgersi all’interno è l’unico modo per riconoscere, accogliere ed integrare la nostra ombra principale e quelle secondarie. Non è semplice come a dirsi ma, in un percorso di conoscenza di sé e di consapevolezza, sarà più semplice affrontare queste parti di noi prima che accadano eventi che le porteranno forzatamente alla nostra attenzione con la sofferenza, un’ulteriore conferma che conoscersi è il percorso verso una vita appagante in ogni suo aspetto!

E’ affascinante vedere come in un Theos numerologico i numeri dei potenziali servano di supporto per integrare l’ombra e come l’ombra principale a volte può essere la parte oscura di un numero potenziale.
Tutto ci è stato dato per vivere al meglio questa vita e la Numerologia ci offre la possibilità di comprendere quali siano gli strumenti per poter vedere e migliorare noi stessi.
Luce e Ombra, positivo e negativo, la dualità sempre in azione, dentro e fuori di noi!

Patrizia Pezzarossa

Conosci te stesso, e conoscerai l’Universo e gli Dei.
Oracolo di Delfi

Lodare e predicare la luce non serve a nulla, se non c’è nessuno che possa vederla.
Sarebbe invece necessario insegnare all’uomo l’arte di vedere.
Carl Gustav Jung

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