La fuga può risultare un’eccellente tattica difensiva
ma non può essere impiegata quando la paura è grande.
Nel dubbio, il guerriero preferisce affrontare la sconfitta e poi curarsi le ferite,
perché‚ sa che se fuggisse, darebbe all’aggressore un potere maggiore di quanto meriti.
Durante i momenti difficili e dolorosi, il guerriero fronteggia la situazione svantaggiosa con eroismo,
con rassegnazione e con coraggio.
Un guerriero della luce non ha mai fretta.
Il tempo lavora a suo favore: egli impara a dominare l’impazienza, ed evita gesti avventati.
Procedendo lentamente, nota la saldezza dei propri passi.
E’ consapevole di essere partecipe di un momento decisivo della storia dell’umanità
e sa che, prima di trasformare il mondo, deve cambiare se stesso.
Perciò ricorda le parole di Lanza del Vasto:
“Una rivoluzione ha bisogno di tempo per instaurarsi.”
Un guerriero non coglie mai il frutto ancora acerbo
Paulo Coelho