“Ogni tanto considera un atteggiamento yin come il più saggio da adottare…”
“in che senso?”
“Smetti di fare, smetti lottare, smetti di spiegare.. soprattutto di spiegare…”
“cioè?”
“quando qualcuno non ti crede tu non giustificarti! Quando qualcuno si oppone tu non resistere e non difenderti. Perchè in primo luogo dovresti volerti difendere? Perchè parlare…”
“se non parlo come darò il mio contributo? Come parteciperò alla vita sociale, alle discussioni a ciò che il mondo mi chiede?”
“Facendo silenzio. Essendo il vuoto. In quel vuoto c’è tutta l’espressione e l’energia dell’essere, tutta la tua partecipazione con la vita. La vita non ha bisogno che tu faccia di più, ma che tu sia di più. si parla tantissimo in questo momento, ma si dice veramente poco. Quando sei spimnto a parlare, a dimostrare chi è che vuole farlo? Si fa presto a dire ‘IO’ ma quell’IO è un coacervo di programmi automatici dai quali non puoi essere libero. Avete bisogno di dire, di parlare, di dimostrare.. è una dipendenza che non vi lascia mai liberi. E la chiamate discussione, dibattito, ma in realtà è solo la mente che vuole perdere tempo in giochi della mente, in cerchi dai quali non si può mai usicre. Nel silenzio invece trovereste molte risposte, fuori da quella chiacchiera continua. E tu… quanto ancora vuoi parlare?”
“E si può essere senza fare? Si può comunicare senza parlare?”
“E’ quello che stiamo cercando di insegnarti. Nell’assenza di movimento sei di più. Nello stare senza reagire sei di più. Nel non parlare puoi ‘emanare’ di più e a quel punto le persone si nutriranno di energia e non più di parole e le discussioni, i dibattiti cesseranno. Dopo che avrai raggiunto la calma e l’equanimità, nella disciplina che ti sei dato, tutta l’energia sparsa in mille pensieri e mille emozioni caotiche e centomila parole prive di energia, sarà raccolta in un unico punto focale, un’unica riserva semi illimitata. A quel punto qualsiasi parola avrà impatto. Qualsiasi pensiero avrà peso. Ma non prima. Prima sarai solo un pupazzo nelle mani della mente. Dopo, dopo sì che arriverà l’intensità e comprenderai il senso del fare senza fare, di essere di più facendo molto di meno.”
Andrea Panatta
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