Se riuscissimo a “vedere” il “giusto filo conduttore” della vita, non sarebbe difficile scoprire quante volte l’anima ha provato a mostrarsi, a farsi vedere più chiaramente, a farci capire che c’è qualcos’altro oltre la semplice materia, qualcosa che addirittura può determinare la materia ed il suo fluire.
Non è difficile vedere le tante volte che l’anima ha provato a farci capire delle cose in più, a farci vedere oltre.
Rivedendo il mio percorso o meglio… la mia vita, mi vengono in mente tanti episodi, tante cose accadute che hanno in qualche modo cercato di farmi vedere oltre la materialità.
Per esempio, mi ricordo che fino a 13 anni, io ero capacissimo di sapere sempre dove gli altri avevano lasciato le loro cose, occhiali, penne, fazzoletti, le chiavi di casa o della macchina, oggetti di ogni genere… chiedevano a me e io lo sapevo… credevo di avere una capacità di attenzione un pò migliore degli altri e per questo magari anche solo con “la coda dell’occhio” ero capace di vedere cosa facevano gli altri, per questo ritenevo di avere questo piccolo “dono”, il dono dell’attenzione… pensavo questo fino a quando mi è capitato per tre o quattro volte di rendermi conto che… avevo indicato dove stavano degli oggetti che io non potevo aver visto chi e dove li avevano lasciati perchè non ero presente… eppure, eppure avevo visto chiaramente la scena della persona che aveva lasciato lì quell’oggetto.
Ero un ragazzino e cominciai a farmi qualche domanda ma subito dopo… non ci sono più riuscito, non sono più stato capace di sapere dove stavano gli oggetti smarriti degli altri.
È entrata la mente, non era più una cosa spontanea per cui… addio al “piccolo dono”… e già lì, mi resi conto che c’è in noi qualcos’altro e che la nostra mente… ci fa degli scherzi difficili da capire.
Poi, a 16 anni ho lasciato la scuola per una serie di motivi ma il motivo principale è stato che… che ho capito che la scuola voleva gente inquadrata, non aiutava a sviluppare le capacità personali ma ci voleva tutti uguali… ovviamente, sto parlando di come io a 16 anni vedevo le cose, oggi chiaramente ragiono in altro modo anche se fondamentalmente ritengo che quella visione non era del tutto sbagliata seppur… troppo assolutista.
Quando ho lasciato la scuola, in casa, la mamma ha cominciato ad imprecare per la quantità di libri che cominciarono a circolare…
una delle sue frasi famose…
se studiavi così quando andavi a scuola a quest’ora avevi due lauree!
Ma cosa ho cominciato a studiare?
Il primo è stato un libro di Freud, “Psicopatologie della vita quotidiana”, a me non sembrò affatto complicato anzi, lo trovai fortemente interessante tanto da cercare di saperne di più con altri libri, non c’era internet a quel tempo (metà anni 80) e non era proprio facile, non avevo ancora la patente e qui in paese la libreria aveva orari poco conciliabili con il figlio di un agricoltore… ma in qualche modo qualche libro l’ho rimediato…
poi ho virato sull’agricoltura e per alcuni anni ho letto molta roba di agricoltura alternativa ma…
ma nel frattempo mi ero stufato di un problema che avevo con il cuore e cominciai a fare palestra dove ho trovato un allenatore davvero speciale che mi ha messo davanti al Training Autogeno fatto in un certo modo, questo mi permise di imparare a mettere sotto controllo i battiti del mio cuore irregolare e da lì in poi… ricominciai letteralmente a vivere, erano i mitici anni 90 ed io ero giovane e finalmente di nuovo in perfetta forma… e inoltre, avevo imparato delle tecniche interiori che permettevano di mettere sotto controllo tutto del mio corpo, non solo il cuore… praticamente mi stavo trasformando in un robot che mirava alla perfezione e in qualche modo… c’ero anche quasi arrivato.
In quello stesso periodo ho conosciuto una certa PNL, quella che negli anni novanta trasformava chiunque in perfetti venditori e devo dire che ebbe un successo straordinario… peccato che poi, dopo un pò mi resi conto di non essere più tanto… umano, di avere cominciato a virare su qualcosa di pericoloso per la società e più di tutto.. pericoloso per me stesso.
Nel frattempo arrivarono i primi effetti collaterali di quegli stravolgimenti interiori che mi ero auto-imposto con quelle riprogrammazioni ma ovviamente non me ne resi conto subito fino a quando la cosa cominciò a toccare la sfera affettiva… a quel punto ricordo solo che… utilizzai la PNL per rimuovere la PNL da dentro di me… sembra assurdo ma è assolutamente possibile.
In qualche modo ritornai ad un livello umano nelle relazioni ma intanto altri effetti di quelle modificazioni si erano messi in moto e nella mia più totale inconsapevolezza questi effetti andavano avanti facendosi strada nella vita con altre manifestazioni decisamente peggiori dei problemi che “credevo di aver” risolto… cose che da li ad un decennio hanno letteralmente stravolto la mia vita materiale portandomi allo sfascio totale su tutto… e nonostante l’esperienza che nel frattempo avevo accumulato nei vari lavori.
Un’altro tentativo della mia anima di mettermi sulla buona strada fu quello di mettermi davanti i libri di Steiner, con quei libri imparai qualcosa ma non ne compresi il senso profondo le prime volte intorno ai 18 anni.
Di Steiner io ho studiato praticamente solo la parte del suo impegno in agricoltura, non ho studiato la filosofia Antroposofica a parte un libro che parla di conferenze sull’agricoltura… un libro che può essere “digerito” solo da chi è pronto a mettere in discussione le cose che crede di sapere.
Il Maestro Steiner però è andato oltre perchè quando ho rimosso la prima PNL si è ripresentato di nuovo con uno di quei libri che poi mi ha portato a cercare un particolarissimo calendario delle semine.
Nei primi anni l’ho sperimentato solo sulle piante ma poi nel 2003/4 ho cominciato a vedere anche la connessione con le api e la natura in generale e lì mi si aprì un nuovo mondo… questa volta però l’anima aveva fatto centro, mi aveva messo davanti l’effetto materiale delle forze astrali… e soprattutto, l’effetto delle nostre influenze sulla materialità in conseguenza delle forze astrali su di noi.
Avevo le prove della presenza di altre forze che operano oltre la nostra volontà e che possono essere però messe in ordine dalla nostra volontà.
Sulle piante, con la conoscenza delle forze astrali è possibile cambiare letteralmente il carattere di un campo intero, la stessa cosa si può fare sulle api e ancora… si può fare su noi stessi.
La conoscenza di come funzionano le forze astrali e di come si ci entra quotidianamente in relazione ed ancora… di come si può farlo in modo intenzionale, può permettere alle piante, alle api e all’uomo di raggiungere un equilibrio che è fondamentale per cominciare a vedere le cose in un modo nuovo, più completo ed anche più oggettivo… (invece che la solita visione Soggettiva).
Questo mi avvicinò molto ad una certa consapevolezza delle cose e mi fece rendere conto della mia responsabilità negli avvenimenti anche se era tutto a livello ovviamente inconscio.
Dell’inconscio avevo già delle nozioni dai libri che avevo letto appena lasciata la scuola, avevo qualcosa che riemergeva anche da quella PNL che avevo rimosso, da sotto qualcosa emergeva ancora almeno a livello di presa di coscienza delle cose che vedevo accadere.
Ma mancava qualcosa che però… pian piano bussava sempre più insistentemente.
Ricordo troppo chiaramente il periodo degli ultimi due anni di matrimonio, vedevo letteralmente tutto quello che accadeva ma ad un livello che non riuscivo a spiegare spesso nemmeno a me stesso.
La separazione però poi ha dato la scossa finale che mi ha portato a cercare qualcos’altro di più… mirato.
A settembre 2011 iniziai un corso di yoga, in quel corso conobbi Franco, che mi invitò ad una serata nel suo negozio in cui si fece meditazione ma prendendo qualcosa da un libro sulla legge di attrazione…
lì i tasselli cominciarono a prendere la loro posizione da soli.
La cosa buffa che posso dire sui libri della legge di attrazione è che… io non l’ho studiata tanto per fare in modo che accadesse qualcosa che volevo… no… lo so che sembra strano ma io non volevo sapere come fare, io volevo capire come ho fatto ad arrivare in quello stato e nella legge di attrazione ho capito che tutto quello che stavo vivendo me l’ero creato letteralmente io.
Dopo una quindicina di libri sull’argomento incontrai i libri di Vadim Zeland che parlano del Transurfing, finalmente compresi alcune dinamiche delle cose e devo dire che con il transurfing ho anche giocato un pò a fare accadere le cose come volevo io.
In quel periodo ricordo che leggevo qualcosa come 2/3 libri a settimana, sempre sullo stesso argomento, il transurfing l’ho letto due volte e alla fine della seconda lettura ho cominciato a mirare a vincere al superenalotto… oltre che alcune altre cosette interessanti…
cominciai con una vincita di 2160 €, non male, poi da quel febbraio freddissimo fino a maggio ho vinto praticamente ogni settimana qualcosa ma sempre piccole cose, nell’ordine dei 300/450€…
a maggio si interruppe la sequenza di vincite e fu lì che una chiacchierata con un altro grande maestro, Alberto Lori mi aprì un nuovo capitolo… c’ero arrivato da solo ma non lo vedevo, Lui mi permise di rendermene conto e in quel periodo cominciò l’auto-osservazione fatta in un modo molto particolare.
Alla fine della chiacchierata mi disse…
da qui, stai diventando uno “scienziato della mente”.
L’obiettivo era…
voglio vedere come faccio io a creare la vita che vivo, voglio vedermi all’opera mentre mi faccio del male, voglio vedere quali pensieri girano nella mia testa, voglio prendere appunti e voglio vedere come si manifestano, voglio vedere… come creo la mia vita mentre mi combino altri casini, non voglio controllare i miei pensieri, non voglio fermarne la manifestazione perchè voglio vedere come funziona il mondo da dentro, dalla base, dalla fonte che ho capito di essere io.
Il passo successivo ovviamente doveva essere la conoscenza mirata dell’inconscio e fu qui che mi cadde davanti il libro della svolta da un sito che non avevo mai aperto prima di quel momento (e che non aprii mai più), il libro era “L’inconscio per amico di Antonio Origgi”, un libro che consiglio a tutti di leggere almeno una volta.
Per me fu una rivoluzione perchè a differenza di tutti gli altri libri mi fece capire quello che sentivo ma non riuscivo a spiegarmi con parole sufficientemente chiare a me stesso.
Mi fece capire che l’inconscio NON è una macchina da riprogrammare ma è una parte di me, è letteralmente me stesso in un’altro livello di consapevolezza di cui fino ad allora ero poco cosciente (nonostante tutti i tentativi di mostrarsi che nel corso della vita ha fatto).
Intanto continuava l’auto-osservazione ed anche la lettura di altri libri sempre più mirati ad una interazione con il mio inconscio ed approdai di nuovo alla PNL, ma questa volta arrivai a quella di Richard Bandler, quella vera, quella che davvero scende in profondità e… prima di liberare, ti porta a capire il perchè profondo di ogni sofferenza.
A proposito di questa fase, mi ricordo di una situazione a dir poco… lampante di quando qualcosa da dentro vuole aiutarti a capire.
Andai alla solita libreria dell’amico Franco e chiesi di un libro di Richard Bandler, ma in quel periodo non ne aveva e allora mi rivolsi ad un’altra libreria di Foggia che di solito non era tanto affollata ma quel giorno, era strapiena di persone e soprattutto i corridoi che portavano al reparto dove c’erano questi libri erano intasati di persone.
Entrai dal corridoio centrale dove ci sono libri per bambini e a fine corridoio, vidi cadere un libro con la coda dell’occhio mi girai di scatto per prenderlo e non farlo cadere a terra ed era… proprio un libro di Richard Bandler.
Mi chiesi… chi ha messo questo libro nel reparto libri per bambini?
Chi l’ha messo in bilico sullo scaffale?
Perchè è caduto proprio adesso che stavo passando io?
Vado alla cassa e trovo altre due persone che volevano lo stesso libro, ma non ne avevano più trovati, era l’ultima copia, che qualche mano santa aveva spostato e messo da parte per me…
sarà stata l’anima? 🙂
Nacque ovviamente la necessità di avere un’altro mezzo per chiedere più direttamente all’inconscio le cose e nel frattempo mi si presentò l’occasione di fare un corso con Antonio Origgi (che ringrazierò sempre), in questo corso imparai il test kinesiologico che poi con un’altro maestro approfondii fino ad arrivare ad un livello di conoscenza davvero profondo e vicino alla completezza.. il carissimo Amico Piero mi ha dato davvero tutto il necessario per relazionarmi consapevolmente con il mio inconscio utilizzando questo strumento davvero importante e prezioso… ma anche potenzialmente sbagliato e fuorviante… se non lo si conosce fino in fondo.
Intanto arriviamo al 2013, il primo corso sull’inconscio aveva dato molte speranze ma dopo 6 mesi, sostanzialmente avevo risolto solo due blocchi emotivi e per giunta, mi resi conto che erano anche roba piuttosto superficiale nonostante all’inizio sembrassero la causa fondamentale delle mie disgrazie.
Era gennaio 2014 quando feci il secondo corso approfondito di Origgi, dal quale appresi molte cose ma credo che il tassello fondamentale a quel punto fu un semino che Lui ci chiese di mettere… cioè, di abbandonare il test kinesiologico per permettere di far affiorare più spontaneamente le cose.
Fu molto vago su questo argomento, ma in qualche modo… questo input ha lavorato in profondità fino a portarmi nel maggio 2015 alla comprensione dei meccanismi della regressione spontanea… che ora utilizzo quasi regolarmente in me stesso.
Nel frattempo però andai avanti con il test kinesiologico con il quale indagavo nel passato (anche karmico) e cercavo di volta in volta il lavoro da fare ma in un modo nuovo, che rivoluzionò tutto.
La novità fu che non volevo più sapere qualcosa di mirato, non volevo più sapere perchè ripetevo sempre gli stessi schemi comportamentali e sociali… non me ne importava più nulla, a quel punto volevo soltanto risolvere tutti i miei blocchi emotivi e basta, indipendentemente da quali conseguenze avevano determinato in me e decisi di farlo in una sequenza nuova… non più chiedendo di lavorare su qualcosa che andavo a decidere mentalmente, ma volevo lavorare su quel che l’inconscio stesso mi chiedeva di lavorare.
Sostanzialmente, nella giornata, quando capitavano eventi che mi provocavano sofferenza interiore, prendevo appunti sulle emozioni che emergevano, a sera, quando si rientrava a casa, chiedevo con il test kinesiologico se tra quelle emozioni emerse durante la giornata c’era qualcosa che voleva mettere in chiaro e comprendere…
e ovviamente anche quale fosse quella del momento, quella che Lui, il mio inconscio voleva risolvere quella sera.
In pratica, la scaletta dei lavori non la decidevo più mentalmente ma la chiedevo direttamente a Lui, al mio inconscio in base alle manifestazioni emerse durante la giornata.
La bella notizia è che… a giugno dello stesso anno 2015, mi sono reso conto di non avere più nessuna allergia, mi resi conto anche del fatto che, il mio cuore che dall’età di 16 anni fino ad un mese prima, aveva bisogno di una raddrizzata quasi tutti i giorni per il problema delle aritmie… ebbene, a giugno mi resi conto che era più di un mese che non ho dovuto fare nessun lavoro interiore di autocontrollo del cuore… le aritmie erano sparite, gli sbalzi di pressione erano spariti, le allergie erano sparite… tutte.
Fu una gioia immensa e profonda, piansi di gioia, letteralmente e in quel pianto ebbi un’altro regalo.
Percepii un movimento energetico interiore che mi fece capire che… che quelle energie che ci scorrono dentro durante le “lavorazioni” che si fanno con le varie tecniche bioenergetiche, Psych-K, Pnl originale, costellazioni familiari, N.A.E.T., Psych Plus (la migliore) e altre che ora non mi vengono in mente, sono le stesse che ci scorrono dentro durante un pianto e che.. se durante il pianto per una disgrazia, noi prendiamo consapevolezza della realtà profonda dell’accaduto, noi possiamo capire in profondità la manifestazione dell’anima e guarirne il collegamento fisico, se invece non lo comprendiamo, se per esempio piangiamo immersi nella rabbia, noi andiamo a fare un lavoro opposto rafforzando in noi la rabbia e diventando sempre più dei catalizzatori di eventi che portano alla rabbia e ad arrabbiarsi.
Questa ovviamente è l’apoteosi della ricerca interiore, capire che abbiamo sistemi di autoguarigione spontanei, capire che operano quotidianamente in noi anche se spesso nel modo sbagliato, capire che la mia focalizzazione mentale durante una sofferenza determina cosa riscrivere in me proprio per effetto della sofferenza che sto vivendo in correlazione alla mia focalizzazione mentale è stato illuminante e meraviglioso.
Le forze interiori, le energie interiori, riscrivono costantemente il nostro dna, lo fanno solitamente riconfermandolo e rafforzandone le connotazioni tipiche e classiche che ognuno di noi ha, cioè ci riconfermiamo sempre uguali a noi stessi e ogni sofferenza di solito non fa altro che rafforzare il nostro “modo di essere” tipico e conosciuto.
Mancava solo una cosa… la regressione spontanea, che è arrivata quest’anno nel mese di maggio, poco dopo un’evento forte (e triste) di questa mia vita.
Di questo ne parlo in quest’altro post… http://osservazionequantica.altervista.org/qui-ora-e-regressione-spontanea/
leggi anche… http://osservazionequantica.altervista.org/linconscio-gli-specchi-lambiente-e-la-guarigione-spontanea/
buona lettura.
Ps. lo scopo di questo articolo non è raccontare i fatti miei, lo scopo di questo articolo è farti capire che l’anima può trovare di tutto per farti vedere oltre la materialità, per farti vedere se stessa, per mostrarsi e mostrarTI qualcosa che per te è importante capire, per dare un senso alla tua incarnazione, a questa vita che stai vivendo, lo scopo di questo articolo è farti capire che la vita stessa, non le meditazioni speciali, non le cose dagli effetti speciali ma proprio la vita quotidiana è un continuo manifestarsi di se stessa e che in certi periodi le pressioni sono più forti del solito proprio perchè evidentemente c’è un’emergenza.
Un’emergenza dell’anima.
Saperle cogliere è il primo passo, poi sarà lei a guidarti nel percorso più adatto a te.
Giuseppe Lembo
Fonte: http://osservazionequantica.altervista.org/i-tentativi-dellanima/
Ascolta DALLA TERRA E LE API… ALL’INCONSCIO con GIUSEPPE LEMBO” su Spreaker.
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