E scrivo a te, che vai scrivendo a destra e a manca che qualcuno che è nella sua missione si deve mettere al servizio in modo totalmente gratuito. E già che ci sono scrivo anche a tutti i miei colleghi, chiaramente quelli che sono veramente nella loro missione ma hanno difficoltà a sbarcare il lunario o che ancora non l’hanno fatto e temono di entrarci per un semplice motivo: il denaro.
Anzi grazie, per avermi dato l’occasione di ascoltarmi e di sentire cosa ne penso oggi, dopo tutta la strada fatta.
Mi assumo la responsabilità di dire che ciò che scrivo è solo la mia opinione e nonostante il tono non pretendo sia verità per tutti, né di convincere qualcuno, ma solo di fare riflettere.
Ma tu, che parli di gratuità del servizio come valore imprescindibile, credi veramente che esista solo un mercato della spiritualità, dove le pillole per il tuo benessere e le sparate anti ego vengono vendute al banco o un tanto al metro, e non anche un gruppo di professionisti seri che hanno seguito il loro cuore, hanno fatto della loro missione un lavoro e si fanno pagare, giustamente, per questo?
Credi veramente che tutti quelli che si fanno pagare per il loro servizio siano “imbroglioni non mandati da Dio?”
A me viene una semplice domanda, da fare a me, a te, e a chiunque sia operatore olistico, bazzichi nel mondo “spirituale” o desideri attingervi.
Ma tu lo sai che valore ti dai?
Hai mai valutato l’ipotesi che ci siano in te un sacco di convinzioni errate sul denaro dovute a secoli di giochi di potere?
Hai mai pensato che potremmo essere dentro una illusione di santità che non ha nulla a che vedere con la vera vita e la sua semplicità?
Adesso vorrei che tu ti sedessi e seguissi il mio ragionamento.
Cosa pensi che ci sia di male a farsi pagare per il proprio servizio?
Forse tu non paghi per un bel vestito, per un libro, per un viaggio, per una canzone, o magari anche per vedere una partita di calcio?
Forse a te non piacerebbe essere pagato per fare qualcosa che ami e che fa davvero battere il tuo cuore?
Forse che non hai mai percepito la differenza fra andare a comprare qualcosa da qualcuno che ama il suo lavoro e invece da qualcuno che odia quello che fa?
Forse pensi che se incarno la mia missione non posso farne il mio lavoro?
Credi che mi faccia pagare per il mio cuore, per i concetti che diffondo, o per l’accoglienza che dispenso?
No!
Quando chiedo uno scambio in denaro ciò che chiedo sia pagato è il mio tempo e la professionalità, la serietà e la competenza con le quali ti conduco come coach.
Concordo sul fatto che in giro ci sono incompetenti e ciarlatani, non lo metto in dubbio e non lo trovo corretto, ma quello è un fatto fra la loro coscienza e loro, come per il meccanico che mettesse in conto tre ore in più di lavoro, o per il costruttore che usasse materiale scadente per costruire una casa.
Il mio ragionamento però è un altro.
Pensare che chi si occupa di relazioni di aiuto, è un operatore olistico o lavora con le energie dovrebbe farlo gratis in senso assoluto è fuorviante e basato su preconcetti.
Certo, ciascuno può sentire l’opportunità di aiutare senza nulla chiedere in cambio perché in quel momento “è buono così” e perché tanto tutto il buono che fai nella vita trova sempre il modo di tornare.
Ma pensare che -gratis- sia un concetto da associare a servizio e aiuto è un’illusione colossale.
Lo sai che nell’antichità sciamani, guaritori e sacerdotesse erano mantenute dalla comunità?
Beh ora non è così.
Ma il denaro che ti può essere chiesto per un servizio come un trattamento o una sessione energetica è anche esso uno scambio in energia per il tempo e l’impegno che l’operatore impiega per te.
Ti racconto la mia storia vuoi?
Io facevo tutto gratis.
Si sì, l’ho fatto per anni.
E ho compreso solo poi che accadevano delle cose “strane”.
Primo, non sempre quello che davo era accolto.
Secondo, spesso sembrava che ci fosse qualcosa in sospeso fra me e la persona che aveva ricevuto.
Terzo, dovevo fare due o tre lavori per mantenere me e la mia famiglia e relegare le cose che amavo al tempo residuo, con tutto che rischiavo di provare odio per il mio lavoro principale e di arrivare sfinita a mettermi al servizio.
Un giorno ho lavorato sulla questione denaro con uno dei miei insegnanti ed è emerso un mare di “cacca”, fatto di convinzioni, paure, traumi familiari, credenze, e limiti imposti e auto imposti.
Forse mi sto dilungando.
Ma vorrei chiarire alcuni concetti, per chi si mette al servizio e per chi desidera ricevere o chiedere un servizio “olistico, energetico”.
Il denaro è solo una energia e non è né buono ne cattivo.
Molte delle idee che hai intorno al denaro possono derivare dalla tua famiglia, dalla cultura, dalla società, dalla religione e chi più ne ha più ne metta.
Il lavoro è lavoro, e non è né buono ne cattivo, ma certo puoi fare un lavoro che ami, che infiamma il tuo cuore, che senti in ogni cellula, per il quale staresti sveglio la notte, che facendolo lo ami talmente che altro che lavoro è piacere puro, e quando hai finito sei appagato, felice e anche se stanco hai ancora più energia di prima; oppure puoi fare un lavoro per pagare le bollette e sognare che potresti cambiare vita.
Se scegli un lavoro nelle relazioni di aiuto, non sarà farlo gratis che lo renderà migliore: lo renderanno migliore L’USO COSTANTE DEL TUO CUORE, la tua capacità di ascolto, il tuo intento, il cercare e garantire ai tuoi clienti una formazione seria e competente e il fatto di fare costantemente i tuoi compiti a casa per poter essere “pulito” nell’aiutare gli altri.
Se accedi ad un servizio di qualcuno che si occupa di spiritualità, tecniche energetiche o relazioni di aiuto, e per quel servizio è offerto un costo, non badare solo a spendere il meno possibile o ad accedere solo se è gratis: senti se la sua proposta ti “chiama”, se ti arriva una buona impressione, se è una persona che mette amore nel suo lavoro, se in ciò che fa c’è cuore, se ti risuona ciò che propone.
E se ti trovi a giudicare qualcuno che ha molto denaro, che chiede denaro come compenso per fornire aiuto, trattamenti olistici, sessioni energetiche, che sembra ricco, o che è disinvolto rispetto al denaro, prova a chiederti: ma io so darmi valore? Ti assicuro che le risposte potrebbero stupirti.
Buona riflessione.
Virna Trivellato
Ps. per i colleghi che hanno problemi di denaro: sapete che ha detto uno dei miei migliori insegnanti?
Il terapeuta che è in grado di aiutarti ad entrare dentro di te e attivare un cambiamento vale il suo peso in oro!
Buone riflessioni anche a tutti noi!
Fonte: https://www.facebook.com/ilnuovomondofiammegemelle/
Fonte immagine: Espansione, olio su tela – Sara Stradi
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