Ogni giorno usiamo infinite illusioni per cercare di colmare il vuoto che sentiamo. E’ giunto il momento di confrontarci con quel vuoto poiché quel vuoto è la nostra natura reale.
Non bisogna subirlo, ma riconoscerlo e immergersi in esso per giungere a una realizzazione che ci faccia sentire vivi e che dia significato a questa esistenza.
La cosa da fare non è cambiare vita ma vivere in pienezza ciò che siamo e ciò che abbiamo, cogliendo le nostra potenzialità più profonde per svilupparle.
Dobbiamo introdurre un nuovo proposito nelle nostre vite affinché siano àncora, per non essere più travolti dagli eventi e non vivere più come relitti alla deriva. Per trovare la risposta definitiva all’interrogativo esistenziale che noi siamo, dobbiamo arrivare a sentire dentro noi stessi cos’è la vita, la verità e chi siamo ma soprattutto dobbiamo vivere in piena consapevolezza ciò che siamo. Scenderemo dalla periferia della vita, in cui solitamente ci troviamo, al centro del nostro essere che è la fonte di ogni manifestazione di energia.
C’è una cosa molto più semplice e concreta che pensare e aver paura: SPERIMENTARE!
Basta fare il primo passo. Chi comincia a fare un passo e poi un altro e un altro ancora si ritrova ad aver percorso distanze infinite. Chi non fa nemmeno un passo poiché crede che facendo un passo alla volta non possano accadere grandi cose, non arriverà da nessuna parte.
LA PRATICA
La cosa da tenere presente sempre è che se desiderate qualcosa di insignificante anche se la soddisferete non ci sarà alcuna gioia. Ma se desiderate l’essenza della vita e non la ottenete, sarete comunque felici.
Quando desideri il divino, più lo desideri, più è possibile che il seme che è nascosto in te possa germogliare.
Se c’è stato anche un solo momento in cui avete sperimentato il desiderio di silenzio e di verità, allora questo seme è pronto a sbocciare. Ora però occorre anche un terreno: non è detto che un seme germogliato fiorirà.
Il divino non è sperimentabile dall’esterno. Esso esplode nel tuo interno.
Il seme può crescere solo se è sottoposto ad una forte pressione e al calore: questa pressione e questo calore sono dati dal desiderio e dalla speranza.
Se hai sete e sai che se non bevi morirai e ti viene detto che ti daranno acqua solo a condizione che dopo aver bevuto morirai, sarai felice di accettare
tale condizione.
Se la morte è certa, perché non morire dopo aver appagato la sete? Questa sete è il desiderio e la speranza che faranno crescere quel seme.
Ricercate qualcosa?
Se è veramente così, esiste un modo per trovarlo.
Se cerchi la verità non esiste alcun potere che può fermarti. Se non la cerchi non esiste alcun potere che te la darà. La vostra sete è il vostro sentiero per la verità. Inoltre c’è un’altra cosa da dire. A volte si ha un grande desiderio ma ciò non basta perché è accompagnato dalla disperazione. Se non siete ottimisti non potrete arrivare alla verità. Bisogna essere aperti, ricettivi e disponibili.
Essere ottimisti si può: guardate coloro che nella storia hanno sperimentato la verità! Non concentratevi sulla maggior parte che non l’ha sperimentata… Non guardate i semi che non sono mai diventati alberi! Tutti abbiamo un seme dentro ma molti non hanno neppure provato a trasformare questa potenzialità in realtà.
L’ottimismo dà vita ad una personalità vincente: ogni cellula del corpo è piena di luce e vita.
Il pessimismo dà una personalità lugubre. E’ come essere morti dentro.
Chiunque voglia percorrere il sentiero della verità deve essere per forza di cose ottimista: è il più grande viaggio della vita! Nessuno uomo ha mai scalato cima più alta o si è tuffato in un abisso più profondo che coloro che hanno in trapreso il viaggio verso il Sé.
Addormentatevi ogni sera pieni di ottimismo:domani qualcosa può accadere! Siatene certi!
A volte a causa della negatività anche se si comincia a conseguire qualcosa è difficile vederlo. Pensate a ciò che sta accadendo e non a ciò che non sta accadendo! Dimenticate ciò che non succede o ciò che potrebbe succedere. Ricordate soltanto ciò di cui avete fatto esperienza. Anche se provate solo un piccolo assaggio di pace o di silenzio, tenetevelo ben stretto: vi darà speranza e vi spronerà.
Prestare attenzione significa dare energia: smettete di dare energia a ciò che non succede ma nutrite ogni minima cosa che sperimentate.
Spesso si dimentica ciò che si ha e si cerca di ottenere ciò che non si può realizzare.
Rifletti, discuti,apprezza e valorizza tutto ciò che deriva dalla meditazione. La più piccola esperienza di luce può farvi arrivare al sole: tenetela cara.
Il più sottile raggio di speranza che deriva dalla meditazione deve diventare il vostro fondamento: fate che si rafforzi sempre più.
Se siete in una stanza buia e vedete un raggio di sole è inutile dire che quel raggio è nulla in confronto al buio ove vi trovare. Se vedete un raggio di sole ditevi che se vi orientate verso quel raggio, potete trovare il sole! Un piccolo raggio di luce farà sorgere in voi una visione positiva!
tratto da:
Meditazione-passo-dopo-passo di Osho liberamente diffuso nel web.
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Fonte: www.gianfrancobertagni.it/materiali/maestri/oshopasso.pdf