La sera del 21.12.2013 ero in attesa di un segnale, un messaggio, un’indicazione, è arrivato un libro, troppa grazia!!!
Un intero libro di messaggi e quando riuscirò a leggerlo?
Leggo le prime pagine e mi porta via da ciò che stavo facendo, sono stata rapita da un libro…
Dopo qualche pagina, scrivo all’autore:
Salve Roberto
Bello mi piace, ho letto poche pagine e mi ha preso, se mi prende è ok!
Purtroppo il tempo ora non c’è, per cui rimando la lettura al viaggio in treno che devo fare l’anno prossimo, il primo Gennaio!
Ti auguro un buon solstizio!
Namastè
Patrizia
Risposta:
Buon viaggio Patrizia, bello che mi leggerai in movimento… viaggerò con te.
Grazie per la tua disponibilità.
Che i cieli ti amino sempre, ti abbraccio. A presto.
Roberto
Finalmente arriva il 1° gennaio e mi metto in viaggio, adoro viaggiare in treno ci si può rilassare e tre ore di viaggio sono tanto tempo per leggere!
In questo libro è narrato un viaggio iniziatico attraverso le esperienze vissute, sofferte, gioite, esperienze che sono semi di consapevolezza per chi le vive e impara a comprenderle; storie di vita che sono le più affascinanti e coinvolgenti, è facile immedesimarsi quando l’intento, la conoscenza di se stessi, unisce lettore e narratore; si entra in sintonia e si fluisce nella storia insieme al protagonista. Lo stile dell’autore è semplice, efficace, ha una grande capacità nel descrivere le sue sensazioni più profonde, anche attraverso metafore originali che ti fanno comprendere al volo ciò che vuole esprimere, come se Roberto fosse seduto sul sedile davanti al mio e si raccontasse ed io annuissi ad ogni sua parola e confermassi dicendo… siii è proprio così!
Arrivata a pag.27 devo assolutamente trasmettere al mio interlocutore il mio sentire, ha detto che avremmo viaggiato assieme e così sia:
Sono a pag 27….
Perché scrivi frasi che io penso? Ti poni domande e ti dai risposte uguali alle mie?
Semplice… è il Cambiamento… Forza e coraggio, conferme ed esortazioni per me!
GRAZIE!!!
Continuo la lettura…
Namasté
Risposta di Roberto:
Viaggio con te!
“Ispirato da un nuovo mondo mi rendo disponibile al suo divenire”.
[…] pag.25
Volo di ritorno.
Devo ammettere che mi ha meravigliato l’incontro con Paula e il suo interesse per il progetto della
scuola.
Il Maestro aveva ragione: “Incontrerai una donna”.
Come faceva a saperlo? Potrebbe essere solo un caso? No. Beth e Paula si devono conoscere.
Sperimentare le coincidenze mi rende allegro come se ricordassi il senso del vivere.
Devo seguire il Bianconiglio quando si presenta.
Più volte ho pensato che la vita è meravigliosa, ma dopo questi giorni ho cambiato idea… Esiste solo
una meraviglia e ci si può vivere dentro.
Quando annunciano l’atterraggio è un’ora che penso solo a Lei e al momento nel quale la incontrerò.
Dopo alcuni giorni passati in Italia, nella mia solita vita, aggiungo questa pagina al diario del Brasile.
21 giugno 08 Lissone
Dov’ è finita tutta la magia e il sentirmi connesso del Brasile? Qui tutto si riduce a cose da risolvere, una attaccata all’altra, fitte fitte.
E la mia anima? Perché fatico così a sentirla? Cosa vuole la mia essenza?
Sono nervoso.
Mi sento prigioniero del lavoro, sento rancore verso la mia famiglia, verso quello che mi circonda.
Intrappolato in un vivere che sento stagnante e bloccato, non fluisco.
Vorrei gridare «Lasciatemi andare, basta! Non capite che non sono veramente io in questa situazione?».
Lo vorrei gridare alle persone che mi stanno intorno che sembrano non comprendere il mio desiderio di ritrovarmi e il mio nuovo esprimermi.
Forse, in verità, lo dovrei gridare solo a me stesso.
Desidero cogliere chi sono veramente, voglio assaporare il senso del vivere. Desidero conoscere le
profondità del succedere e abbracciare la più alta manifestazione di me.
«Sì bello, ma non si può fare. Vedi, la vita ha dei compromessi: è difficile! Stai tranquillo non ti manca niente, hai un lavoro che va bene, una casa, una compagna…
«C’è chi è meno fortunato di te, la vita è così».
Questo mi viene risposto. Forse hanno ragione.
Io, comunque, continuo a subire una spinta da dentro che muove tutto il mio sentire, non è un pensiero o un’emozione che posso evitare: è una pulsione sempiterne. È presente adesso, ne ho memoria trascendendo il tempo: c’è da sempre ed è presente in tutto.
Io voglio pulsare con lei.
«Sono pronto! Andiamo dove vuoi, ma andiamo!
Ora, adesso! Basta attesa, imparerò il resto strada facendo. Lascia venire il mio nuovo fare, dammi la forza ci sto! Qualsiasi cosa sia… vamos».
Rivolgo questa richiesta a qualcosa di divino, forse Dio o come lo si voglia chiamare non ha importanza. Non lo vivo come qualcuno che sta al di sopra e decide cosa far succedere bensì come una forza che non è scissa da noi e che modula energie in base a come noi la usiamo.
È una nostra responsabilità e possibilità.
Un concetto di Dio che mi piace è quello di mia nipote Noemi, otto anni:
«Dio è come se è l’aria».
Semplice.
Tratto da: Semi Nuovi di Roberto Maggioni
Quando l’interrogativo “chi siamo” è autenticamente profondo, un’avventura spontanea attraversa il nostro essere, la coscienza, il tempo e i luoghi, mondi e sfondi. Seminuovi dissemina sementi in chi legge. Non ha risposte ma fa nascere domande, e sappiamo bene che è proprio l’anelito alla risposta che crea movimento, autentica trasformazione, cambiamento fisiologico.
È alchemico!
Alcuni libri sono così, li cominci nella poltrona del tuo mondo e li finisci in una poltrona sul mondo.
Sono quelli scritti dalla vita, hanno qualcosa di musicale in loro che comunica oltre le parole. Questo libro è per i contadini dell’anima e i ricercatori.
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