La storia è formazione, in qualsiasi contesto ed ognuno ha la propria, se siamo qui ora, in questo tempo è stata fatta una scelta all’origine ma tutto ciò che ci ha coinvolto nel percorso E’ la nostra storia. Le illusioni, gli abbagli, le delusioni, le gioie, le credenze, i condizionamenti, le nostre ombre, anche queste ci hanno condotto qui dove siamo.

Tutto ciò che abbiamo conosciuto e che ci ha fatto sperare è stato prezioso ed ha un notevole impatto oggi nel nostro modo di essere, pensare e “sentire”. Chi ha iniziato da poco il percorso non può comprendere appieno tutto ciò che è avvenuto, si è inserito in un fiume che aveva già un lungo percorso alle spalle e non può, anche fluendo, vedere dietro, ma noi che siamo stati pionieri in questo cammino evolutivo conosciamo i nostri percorsi. Se non avessi letto libri di fantascienza da bambina non sarei qui, se non avessi visto un disco volante in una calda notte estiva di 50 anni fa non sarei qui, cosa mi ha spinto a dare attenzione a certe cose ritenute assurde per molti?

Se non fossi entrata in crisi nel 91 non avrei cercato istintivamente alternative agli antidepressivi e, non avrei trovato la meditazione, le filosofie orientali, lo shiatsu e da qui non avrei iniziato il lungo percorso che mi ha portata dove sono oggi. L’aver fatto parte di gruppi di ricerca interiore non mi avrebbe fatto provare esperienze uniche, camminare sui carboni ardenti, buttarmi da una certa altezza all’indietro donandomi a persone sconosciute che mi avrebbero accolta, mi sono fidata, ho avuto fiducia nel prossimo, ce l’ho fatta!
Ho spezzato una freccia con la punta nella gola, in quel punto morbido che crea una fossetta, il dardo fissato al muro, mi sono protesa in avanti caricando su quella freccia il dolore più grande della mia vita, la perdita di mia madre da bambina e l’ho spezzata quella freccia di legno con la punta di metallo, l’amore può tutto, l’amore unito alla volontà di far uscire il meglio di me, di conoscere veramente chi fossi e quale forza era sepolta in me, molti mi criticarono allora ma io esultai delle mie piccole vittorie.
Quanti erano con me quel giorno, chissà dove sono, grazie a tutti!
Non rinnego nulla di un passato che mi ha portata ad essere qui, quanti siamo con esperienze simili e che oggi neppure raccontiamo perché ci sembrano “strane” ma sono queste esperienze, questa partenza che ci ha fatto giungere dove siamo ora.

Quante traversie in questi anni, prove, si certo erano prove, quanti falsi profeti, erano prove, quante notizie divulgavamo e che poi si rivelavano falsità o parziali verità, erano prove! Tante prove, emozioni, gioie, delusioni ma ci siamo sempre rialzati, abbiamo guardato la luce in fondo al tunnel, non abbiamo mai spento quella fiammella nel cuore che ci faceva proseguire senza perdere l’entusiasmo e vedere il cambiamento ad ogni passo e lo vedevamo… in noi! Noi cambiavamo e il mondo intorno a noi pure!

Chi ha l’arroganza di rinnegare tutto ciò, chi l’ha vissuto sulla pelle non lo farà mai, i nostri occhi sono puntati alle stelle perché è l’armonia delle sfere la perfezione, a quella aneliamo!
Chi ha l’arroganza di rinnegare tutto ciò se non l’ha neppure vissuto, forse letto ma viverlo è un’altra cosa.
La comprensione è sensibilità e non tutti la possiedono, è nascosta nelle pieghe dell’Anima e per comprenderci dobbiamo fluire e sperimentare.

Tutto serve per far nascere la consapevolezza, nasce come un fiore da tutto il marciume che avevamo da generazioni, la fase alchemica della Nigredo l’abbiamo vissuta interamente ed è stata lunghissima questa fase.

Nigredo, o “nerezza”, nel linguaggio alchemico significa putrefazione, decomposizione.
Con la penetrazione del fuoco esterno, il fuoco interno viene attivato e la materia inizia a putrefarsi.
Il corpo si riduce alla materia prima da cui originò.
Questo processo viene anche chiamato “cottura”

Ed ecco il sole, l’attivatore del processo alchemico, queste ultime estati che ci ha cotti ben bene, simbolicamente, ma hanno portato cambiamenti incredibili nelle nostre vite. Tutto ciò che aveva un ordine non lo ha più ed ora possiamo solo fiorire, ogni fiore da solo, con i suoi tempi, nei propri spazi per aprirsi alla Luce ed espandersi nella sua bellezza più completa, non potremo farne a meno e chi ama ci seguirà in questa fioritura e sarà meravigliosa. Una fioritura priva di sguardi al passato, perché già compiuto, senza recriminazioni; e neppure al futuro, perché abbiamo in noi la certezza che avendo fatto questo processo la fioritura avverrà naturalmente, solo nel qui e ora, per completare l’ultima fase alchemica, l’Albedo, suona come l’alba del nuovo Mondo!

L’uragano siamo noi e come altra prova dobbiamo fortificare le radici e spingerci verso l’alto per essere Luce, quella che sta arrivando attraverso i portali che si aprono e che, anche chi sembrava refrattario sta aprendo, nessuno può esimersi, siamo tutti strumenti della Luce!

Gli articoli pubblicati sul Giubileo questo vogliono dire, tutto è come dev’essere, l’energia dell’11:11, delle lettere ebraiche abbinate ai numeri che trovano una collocazione incredibile negli eventi di attualità, i media ce li comunicano senza nessuna enfasi, siamo noi che dobbiamo, scrivo DOBBIAMO, non dovremmo, perché il mondo che vogliamo è attivo, partecipe, determinato a volere il meglio, per se stesso e per gli altri e non può esserci un dovremmo… sentite com’è duttile, non determinato il dovremmo?

Dobbiamo vedere gli eventi al di là di ciò che appaiono, nulla è per caso, si parla tanto della Terra adesso… o ci salviamo tutti o non si salva nessuno. Abbiamo aiuti che arrivano dalle energie cosmiche, dai portali, dalla terra cava e chissà da chi altri che non sappiamo, ma l’aiuto è perché DOBBIAMO muoverci, interiormente, fare il salto della Fede… in noi stessi!!!
Dove dirigiamo il nostro pensiero e il nostro intento? E’ là che vediamo la nostra vera essenza!

Noi salveremo il Mondo perché Madre Terra siamo NOI!!!

Patrizia Pezzarossa
Testi di Visione Alchemica

®Riproduzione consentita con citazione della fonte.

La fede è sostanza di cose sperate e certezza di cose non viste.
San Paolo

L’amore è paziente,
è benigno l’amore;
non è invidioso l’amore,
non si vanta,
non si gonfia,
non manca di rispetto,
non cerca il suo interesse,
non si adira,
non tiene conto del male ricevuto,
non gode dell’ingiustizia,
ma si compiace della verità.
Tutto copre,
tutto crede,
tutto spera,
tutto sopporta.
L’amore non avrà mai fine”.
San Paolo

 



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