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Ricordo, durante la tarda adolescenza, l’irritazione e la totale incomprensione alla lettura del concetto “uccisione dell’Ego” in cui mi ero più volte imbattuto leggendo testi buddisti. Come potevo io annullare me stesso? Non volevo assolutamente farlo.

Inconsapevolezza di fondo
Ovviamente questa reazione nasceva da un’inconsapevolezza di fondo, ovvero la totale identificazione con una personalità, un carattere, una mente (e tutto ciò che contiene). Solo una volta creatasi una profonda spaccatura, un sempre più ingente ed irreversibile scollamento tra la coscienza e la personalità, si può comprendere appieno di non essere ciò che si ha sempre creduto di essere. Eppure la personalità rimane, non muore nessuno: di certo non so ancora chi sono, ma sicuramente so di non essere più lei, esattamente come so di non essere i vestiti che indosso.

Tentare di annullare l’ego, lo rafforza
Ora mi è chiaro che ciò che si intende per annullamento dell’ego è in realtà l’annullamento dell’identificazione con una struttura mente/ corpo, ma purtroppo vedo che ancora molte persone interpretano il messaggio alla lettera, ricercano loro stesse tentando si reprimere la propria personalità, le proprie emozioni negative, le proprie reazioni meccaniche. Tutto ciò alla lunga è assolutamente controproducente (non fa che continuare a consolidare l’identificazione).

L’Ego non è un nemico
L’ego, la personalità, il carattere, l’individualità, non sono nemici se li si riesce ad utilizzare come strumenti di espressione e di manifestazione per fare esperienza in questo piano di realtà, anzi, è del tutto impossibile la vita su questo livello per un Essere Umano, senza la concezione della propria unicità. Questa è la vera croce e delizia di noi Esseri Umani: poter essere auto-coscienti di noi stessi. Questa, se da un lato é la causa prima del caos, della separazione e dello sfacelo attuale, rappresenta al contempo il mezzo per poter tornare all’Uno in auto-coscienza.

Un’illusione funzionale
Vero é anche che l’ego è un trick della Coscienza, un trucco che l’Essere ha creato per poter auto-conoscersi ed è illusorio, per questo molti affermano che, in ultima istanza, esso non esista in realtà (cos’è la realtà? Si può dire che esista qualcosa?). Ma nell’esperienza dell’incarnazione è comunque un’illusione funzionale alla vita materiale. Chi ha bisogno di mangiare, di respirare, di lavorare? L’Ego, l’ “Io piccolo”, lo strumento che la coscienza sta utilizzando per esprimersi, sperimentarsi e riconoscere Se stessa.

Lasciare andare l’identificazione
Qualora ci si volesse liberare definitivamente dell’ego, bisognerebbe suicidarsi. L’illusione dell’ego può finire solo e soltanto con la morte fisica o a seguito di gravi patologie neuro-degenerative o in stato di coma (presumo), ma l’identificazione con questo Io illusorio può terminare molto prima, anche Ora e rappresenta il viatico per una nuova fase di espressione dell’Umanità su questo Pianeta.
Francesco Pirani
Fonte: http://francescopirani.info/si-deve-uccidere-lego/
Fonte immagine: https://openclipart.org/detail/202238/ego-man

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