Dobbiamo usare il potere della nostra visione e delle nostre aspettative che fluisce da noi come una preghiera costante. Tale potere è più forte di quanto chiunque possa immaginare: noi abbiamo l’obbligo di padroneggiarlo e di cominciare ad usarlo prima che sia troppo tardi.
« Stai cominciando a capire l’aspetto contagioso della mente umana », mi spiegò. «In un certo senso, tutti noi condividiamo la nostra mente. Possediamo un certo controllo su noi stessi e possiamo tirare indietro, isolarci, pensare in maniera indipendente. Ma come ti ho già detto, la visione del mondo predominante è sempre un campo gigantesco di credenze e aspettative. La via verso il progresso umano richiede l’esistenza di un numero sufficiente di persone capaci di diffondere un’aspettativa elevata di amore in tale campo. Questo sforzo ci consente di creare un livello ancora più elevato di energia e di ispirarci a vicenda, indirizzandoci verso il nostro potenziale più grande.
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La leggendaria Shambhala, la mitica Shangri-La, è incastonata in una oscura valle nella zona Himalayana, sulle montagne del Kunlun. Un regno fatto di spiritualità nascosto agli occhi degli altri esseri viventi che non vi possono accedere. Un regno invisibile che si manifesta solo a chi è capace di comprendere appieno il modo di vivere e di pensare dei suoi abitanti.
Le leggende dicono che chi entra a Shambhala non tornerà più indietro. Le leggende dicono che i guerrieri di Shambhala arriveranno da est per sconfiggere l’oscurità del mondo creando così una società ideale. I guerrieri non condurranno la loro battaglia con armi e cavalli, ma si serviranno dei singoli campi di energia ampliati che consentiranno alla conoscenza di Shambhala di diffondersi nel mondo visibile. “Se coloro che appartengono a religioni diverse non credono fermamente alla connessione con il divino riusciranno ad evitare le preghiere negative, lavorando all’unisono, tutti insieme potremo usare le estensioni della preghiera per assumere il ruolo di Shambhala”.
James Redfield