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Opera di Alessandro Matta

Chi fa un lavoro su di se ad un certo punto intuisce che la sua personalità, il suo io che interagisce con il mondo, è solo una macchina biologica con un corpo fisico e una mente. Intuisce che questo “veicolo” porta un passeggero che è anche (o dovrebbe essere) il CONDUCENTE del veicolo. Come una sofisticata macchina ha anche il pilota automatico che è gia attivato e collegato al navigatore. Il pilota automatico porta il veicolo e il CONDUCENTE verso una destinazione che è gia stata pre impostata alla nascita ovvero appena il CONDUCENTE è entrato nel veicolo. Il problema è che tra il computer di bordo e il CONDUCENTE non c’è comunicazione, quest’ultimo non conosce i comandi e il computer non è stato programmato per interagire con il CONDUCENTE che va dove il computer di bordo ha in programma di andare. La domanda è: “chi ha programmato il computer di bordo ? chi ha messo le coordinate del viaggio ?

Fuori di metafora noi viviamo con due grosse sensazioni: il senso di colpa e il disagio.
Ci si sente in colpa quando non facciamo una cosa che andrebbe fatta o facciamo una cosa che NON andrebbe fatta. E’ la coscienza che ci fa sentire cattivi o buoni, sbagliati o giusti, colpevoli o innocenti. Ma cos’è o chi è questa coscienza ? E’ Dio ? NO, non è Dio ma la coscienza (o l’incoscio) collettiva a cui apparteniamo. La famiglia è una coscienza collettiva, lo stato è una coscienza collettiva, la religione è una coscienza collettiva, ogni gruppo a cui apparteniamo è una coscienza collettiva che ci dice continuamente ciò che va fatto e ciò che non deve essere fatto. Ce lo dice con quella che nelle varie culture è stata definita “voce della coscienza” che nella metafora di prima è il computer di bordo: “a 100 mt svolta a destra, alla rotonda prendi la seconda uscita”. Quando parla la voce della coscienza ci sentiamo costretti a fare o non fare una determinata cosa, il problema è che spesso tutto questo avviene sotto la soglia della nostra consapevolezza, a livello inconscio, quindi pensiamo che sia la nostra testa a dirci cosa fare ma in realtà è il computer di bordo. Quando non prendiamo la seconda uscita a destra, ovvero quando ad esempio smettiamo di fare un lavoro che non ci piace, quando disobbediamo il computer di bordo CI FA SENTIRE IN COLPA, o meglio si sente in colpa.
Quando proviamo DISAGIO invece è la nostra Anima, il CONDUCENTE, che non vuole fare una cosa che è invece costretto a fare dalla coscienza collettiva, alias voce di dio. L’Anima è ciò che noi siamo realmente, è Colei che è salita a bordo del veicolo per fare un viaggio. L’Anima sa dove deve andare, cosa è venuta a fare ma non è in grado di comunicare con il computer di bordo. La grande possibilità che ha il veicolo/computer è quello di riconoscere che è una macchina e che la Realtà è l’Anima ovvero il CONDUCENTE. Allora il veicolo/computer smette di volere il controllo assoluto di tutti i comandi (perchè si rende conto che è solo un computer con programmi pre instalati) e si lascia guidare dall’Anima. A quel punto la bella addormentata nel bosco si risveglia. L’Anima prende in mano il volante e porta il suo veicolo/computer li dove deve andare a fare la cosa per cui è scesa sulla terra. In quel momento Anima e veicolo/computer diventano una sola cosa e il burattino pinocchio diventa UOMO.
Il senso di colpa è ispirato dall’esterno, il disagio è ispirato dall’interno. Il senso di colpa è disobbedire a un padrone (la coscienza collettiva in cui viviamo e a cui apparteniamo come schiavi), il disagio è disobbedire alla nostra Anima che è la Coscienza individuale. Quando la Coscienza individuale comincia a diventare padrona del proprio destino, ovvero del veicolo/computer ha l’opportunità di collegarsi al vero Dio che è AMORE. Potrebbe anche non farlo e in questo modo vivere una vita indipendente dalla Sorgente ma destinata a perire come una cellula priva di un ambiente in cui vivere, comunque diventa padrona di se stessa, ma prima o poi dovrà scegliere se collegarsi alla Sorgente o a un collettivo.
Qualsiasi cosa tu scelga di fare sappi che se ti senti in colpa stai disobbedendo alla voce di uno o più padroni esterni a te ma stai seguendo la tua Coscienza. Se ti senti a disagio non stai ascoltando la voce della tua Coscienza ma stai obbedendo a padroni che vogliono la tua schiavitù.
Domenico Lisi
Fonte: http://sentieromagico.it/sensi-di-colpa-o-disagi/[/vc_column_text][vc_column_text]Domenico Lisi ospite della nostra Web Radio:

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