Credo che la radice della maggioranza dei problemi psicologici della nostra epoca sia solo una: il distacco dalla nostra Madre Natura.
Penso, ad esempio a tanti libri della spiritualità contemporanea che parlano di gratitudine o di abbondanza. Chi vive in campagna o comunque ha idea di come funzioni il processo naturale della vita in Italia, sa che ci sono verdure e frutta per ogni stagione, che molte di esse possono essere colte liberamente, e ce ne sono in abbondanza.
Chi conosce le piante non morirà mai di fame.
Questa conoscenza dovrebbe essere portata nelle scuole, è più importante sapere di cosa puoi nutrirti o quante battaglie ha combattuto Napoleone?


Chi cresce in città crede che l’unico modo per mangiare sia avere i soldi per farlo, è falso, e specialmente immette nella coscienza l’informazione che la propria sopravvivenza sia legata al denaro e quindi ai modi che ci sono per procurarselo. Le persone vivono nel terrore di perdere tutto credendo che il pianeta non si prenderà cura di loro, questo non è vero ed è una manovra molto ben orchestrata da chi vuole tenere l’umanità in catene.
La gratitudine è spontanea nel cuore di un contadino che raccoglie i frutti del suo orto, gratitudine verso la terra, la pioggia etc.
Consiglio spesso a chi partecipa ai miei corsi di coltivare qualcosa in casa, anche chi abita in città può crearsi un piccolo orto sul balcone o semplicemente prendersi cura di qualche pianta aromatica come il basilico o il rosmarino.
Il contatto diretto con le piante sviluppa in noi un diverso tipo di sensibilità, e ci avvicina alla nostra essenza più profonda.


Chi coltiva la terra è quasi sempre una persona semplice, dicendo “semplice” voglio definire chi non ha tanti pensieri per la testa senza senso, di quelli non fanno bene a nessuno, e che perseguitano molti di noi.
Dalla terra viene tutto ciò che amiamo e di cui ci nutriamo, il contatto con essa è vitale per crescere con una mente, un cuore e un corpo semplici e quindi sani.
Insegnate ai vostri bambini che la terra è la nostra Madre e la nostra casa, che lei ci dona tutto e che dobbiamo amarla e rispettarla. 


Nella fase della crescita è importante mettere nella coscienza l’informazione che in natura c’è tutto, questo renderà sicuro il bambino che conosce la sua casa e ne avrà di tempo, da grande, per giocare a chi ha più cose, ma lo farà sapendo che in fondo non gli manca nulla.
In più il contatto con la terra, ci mette in connessione diretta con la ciclicità della natura, che è anche la nostra ciclicità e ci insegna a cavalcare e usare le diverse energie dei vari periodi dell’anno, nell’alternarsi delle stagioni per poter conoscere meglio noi stessi, il nostro mondo interiore.
Se è vero che è la nostra coscienza a creare la nostra realtà, è proprio osservando questa realtà e conoscendola che potremo trovare le nostre risposte ed essere in armonia con noi stessi.
La natura ci insegna ogni attimo, e noi? Cosa possiamo insegnare?
Grazie.

Vega Roze
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