Le Rune sono un antico alfabeto sacro utilizzato dagli antichi popoli nordici e dai loro sciamani. Piu? che semplici lettere sono simboli di Potere e la loro lettura e? solo un utilizzo minimo nella via dello sciamanesimo runico. 

Lavorare con le Rune non significa solo utilizzarle per la mera meditazione, esse sono uno specchio che riflette determinati momenti della nostra vita, offrono consigli non tanto sugli avvenimenti che verranno, ma permettono di cogliere aspetti di te o di terze persone su cui poter lavorare. Lo sciamano interpreta il Sogno dell’Anima che viene svelato attraverso le Rune e ci suggerisce il giusto percorso evolutivo, un cammino senza fine, da cui l’Uomo emerge come Sciamano.

La parola “Runa” deriva dal termine RUN che ha come significato “segreto”, “sussurro”, si tratta cioè di un messaggio nascosto e rivelato solo agli iniziati. Le Rune sono un percorso globale attraverso il quale le energie fondamentali della Natura possono essere veicolate, per questo gli Sciamani hanno una percezione diversa delle Rune, esse non hanno solo una funzione pratica, ma diventano contenitori o convogliatori di energie. Le Rune derivano dall’alfabeto greco e compaiono in testi antichi come la raccolta del Codex Regius del 1200 o l’Edda Recente di Snorri Sturlson, un islandese che la redasse nel XVIII secolo.

Erano poco usate per la scrittura, anche se non è indubbio il loro utilizzo quotidiano e pratico, occorre però ricordare che all’epoca i racconti e le storie erano tramandati oralmente e poche erano le persone letterate, risultano quindi più conosciute per la loro funzione pratica che mistica (utilizzata in ambito sciamanico). Non è quindi possibile separare le Rune dalla figura dello Sciamano, una parola tungusi (siberiana) che significa “colui che sa”, lo Sciamano è il depositario della conoscenza del clan, delle tradizioni, è colui che “cammina tra i due mondi” e che usa l’energia delle Rune per sé e per il bene della propria gente.

Lo Sciamano per eccellenza è Odino, il Padre degli Dei nordici, il Custode della Sapienza, colui che inventò le Rune e le donò alle proprie genti. La figura di Odino è avvolta nel mistero, gli studiosi hanno cercato di andare oltre il dio cieco da un occhio e accompagnato da corvi, Odino per noi rappresenta l’Uomo che si allontana dalla tribù per un viaggio, che volontariamente si sottopone ad una prova e torna cambiato, un Uomo in cammino per migliorare se stesso e portare questa conoscenza alla sua gente. Ecco che allora ci risulta più facile comprendere le parole che Odino lascia a chi vuole studiare le Rune, un monito, un insegnamento che ci invita a cambiare la nostra percezione della realtà, ad affidarci alle nostre forze, ad elevarci e soffrire per poter tornare cambiati: da Uomo a Dio, dal Cosmo informe fino alle Stelle più luminose. Odino ci insegna a non fermarci, a proseguire il nostro cammino e a tornare indietro: come tutti i cammini sciamanici non basta arrivare in alto, la vera sfida è quella di tornare nel mondo con la consapevolezza di poterlo cambiare, di contribuire al bene della tribù, a non essere “stregone”, ma “uomo che sa”.

 

Stasera alle ore 21.21
CLAUDIO TAVELLI su WEB RADIO VISIONE ALCHEMICA
Sciamanesimo Runico e il sogno dell’Anima.

 

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