Il Giuramento del Mago Errante lo scrissi per me, per ricordarmi tutto quello che puntualmente dimenticavo quando non c’ero, quando non ero centrato. Uno dei passaggi più importanti da apprendere per me è stato questo :
“Mi impegno a non parlare degli argomenti che non conosco, ma solo di quelli che conosco e che ho sperimentato. Mi impegno a non aver nulla da dimostrare perchè è solo l’ego che vuole dimostrare.”
Nella vita, nel lavoro e nei corsi vedo e ascolto centinaia di persone parlare di stati di coscienza, risvegli, illuminazioni, chakra, aure, vite passate, angeli, entità e forme pensiero e sento un sacco di gente parlare di energia senza averne però la minima esperienza.
Per carità non c’è nulla di male in questo, se non che, parlare continuamente di questa roba e scrivere status su facebook per farvi sembrare dei risvegliati, non farà mai di voi dei risvegliati (a patto che esista davvero qualcosa come il risveglio).
Questo atteggiamento non solo vi fa perdere energia e vi rende poco credibili ma, fidatevi, vi farà presto illudere di aver raggiunto uno stato che con ogni probabilità non avete raggiunto, spesso vanificando completamente la possibilità di un vero ampliamento della coscienza. Se lo avete raggiunto o no questo ampliamento potrete saperlo davvero solo voi. Dirlo a tutti e sbandierare ai quattro venti la vostra coscienza risvegliata, secondo me, è un chiaro segnale dell’ego in azione. Quando lo avrete raggiunto lo emanerete spontaneamente, e chi vi sta vicino se ne accorgerà, percependo dalla vostra vibrazione il ‘timbro’ vitale del livello a cui siete perchè con le vibrazioni non si può mentire.
La coscienza lavorerà anche senza bisogno di dirlo a tutti. Inoltre, più cresce il livello di consapevolezza meno si ha voglia di mettere a tavolino tutte le proprie meravigliose realizzazioni spirituali, che, se davvero ci sono, rimangono al 90% una esperienza del tutto privata, ineffabile e per la quale ogni parola risulta vana.
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Fonte: http://quantum73.blogspot.it