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La vita della maggior parte delle persone è fatta di abitudini. Ogni gesto viene compiuto in maniera quasi automatica. Ciò avviene attraverso schemi che il cervello acquisisce attraverso la ripetizione. Con la ripetizione di determinati comportamenti, infatti, il cervello sviluppa nuove reti sinaptiche e le rinforza ogniqualvolta quell’azione verrà ripetuta nel tempo.

Questo fenomeno viene detto neuroplasticità. In poche parole il cervello fa crescere determinate sue aree quando acquisisce nuovi schemi comportamentali, sviluppando nuove connessioni sinaptiche. Contemporaneamente, le neuroscienze hanno scoperto come le vecchie abitudini, se cambiate con nuove e diverse, tendano a sparire in quanto il cervello, non utilizzando più quelle “piste sinaptiche” riterrà opportuno lasciarle atrofizzare.

Avviene un pò come in palestra: i muscoli che alleniamo con maggiore frequenza tenderanno a crescere e ad essere maggiormente sviluppati rispetto a quelli che non alleniamo mai. Ho fatto questa premessa perchè la ritengo fondamentale per l’argomento che tratterò oggi. Il titolo parla di riprogrammare la propria vita. Cosa significa?

Quando parlo di riprogrammare, mi riferisco allo sforzo volontario fatto da una determinata persona che la porterà, se ripetuto costantemente nel tempo, ai risultati voluti in qualsiasi campo della propria vita. Ma quando è necessario cambiare abitudini di vita e, di conseguenza, riprogrammarsi? Beh, occorre farlo quando si cercano di perseguire determinati obiettivi nella propria vita senza riuscire a raggiungerli. In questo caso è necessario rivedere il proprio approccio e le eventuali convinzioni limitanti che stanno dietro al mancato conseguimento di quel particolare risultato che ci sta tanto a cuore.

Ognuno di noi è “programmato” in un modo preciso dai propri genitori, insegnanti, amici e, in generale, da tutte quelle persone che incontra nell’arco del suo sviluppo psicofisico. Purtroppo, però, questa programmazione, spesso, può avere dei limiti specie se si stanno perseguendo degli obiettivi nuovi per i quali gli schemi comportamentali classici sono non solo insufficienti ma, spesso, costituiscono dei veri a propri ostacoli al perseguimento dei nostri fini personali.

In questo caso occorre uscire dagli schemi di comportamento abitualmente utilizzati se si vuole veramente avere successo in uno o più campi personali. Einstein affermava in proposito: “Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”. Impariamo ad analizzare le cose in maniera oggettiva e da diversi punti di vista. Solo così si possono trovare le soluzioni per raggiungere i nostri obiettivi più importanti partendo magari, come forma di allenamento, dai più banali.

Spesso se non troviamo la soluzione ad un problema è semplicemente perchè i nostri genitori e i nostri educatori, in generale, non ci hanno insegnato ad analizzarlo da diversi punti di vista. Noi tendiamo ad adottare dei comportamenti automatici, reattivi, nei confronti di determinati eventi. Questi comportamenti li abbiamo acquisiti dai nostri educatori attraverso l’osservazione delle loro reazioni in situazioni simili a quelle che andiamo a vivere poi personalmente nel corso della nostra vita.

Se si arrabbiavano tenderemo ad arrabbiarci anche noi, se rimanevano rilassati faremo lo stesso in automatico. Capite? Sono dei meccanismi automatici che il nostro cervello ripete in quanto li ha già in archivio senza più nemmeno perdere tempo nè chiedersi il perchè! Ma come si fa a riprogrammare la propria vita? Innanzitutto imparando a non dare nulla di ciò che si è imparato dalle diverse fonti (insegnanti, libri, seminari, genitori, amici) per scontato ed immutabile. Tutto va bene finchè funziona! Quando non si ottengono i risultati voluti occorre cambiare!

E, credetemi, cambiando comportamento un pò per volta, cambieranno anche i risultati e gli obiettivi che prima sembravano irranggiungibili diventeranno alla portata di tutti. Il nostro cervello, man mano che cambieremo i nostri schemi mentali, adatterà tutto il sistema nervoso centrale creando, al contempo, nuove piste sinaptiche contenenti le informazioni recenti che, se ripetute nel tempo costantemente, andranno a sostituire i vecchi schemi di comportamento appresi da piccoli.

Qui è importante Essere Presenti allo scopo di Osservare il meccanismo automatico che scatta di fronte ad una determinata situazione. In questi casi bisogna osservarsi senza giudicare lo schema automatico di reazione. Già in quel momento di Presenza possiamo sostituire quello schema mentale reattivo automatico con uno nuovo e più adatto alla situazione.

Iniziamo a cambiare da oggi stesso in maniera graduale, partendo dalle cose più facili allo scopo di spezzare gli schemi abitudinari limitanti acquisiti. Possiamo cambiare o allargare le nostre amicizie, i locali che frequentiamo abitualmente, il lavoro svolto fino ad oggi o perfino le relazioni sentimentali se non si va d’accordo. Basta avere un pò di coraggio e crederci e vedrete che presto la vostra vita ragiungerà livelli che prima potevate solo sognare!

Vincenzo Bilotta
Fonte: www.vincenzobilotta.blogspot.it

 


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