I Chakra, termine che in Sanscrito significa “ruote”, sono dei centri di energia presenti nell’essere umano: sono dei punti recettori – emettitori che, per dare un’idea pur approssimativa, possono essere paragonati ai punti che usano gli agopunturisti. Di questi innumerevoli centri di energia presenti nel nostro organismo (antichi testi indù ne calcolano 88.000) solo alcuni possono, in realtà, essere considerati come “ruote” o meglio “come “ruote di vita”. La ruota è in genere un simbolo del mondo: la circonferenza rappresenta la manifestazione, prodotta dall’irradiazione del centro.

I Chakra sono poi tradizionalmente assimilati al fiore del loto. “Esso, benché nasca da acque stagnanti e putrescenti, dà origine ad un fiore bellissimo e puro. Proprio per questa sua peculiarità viene definito come un simbolo di purezza: nato dal fango, ma da esso non intaccato.
Secondo il simbolismo geometrico la ruota assume poi la forma di un circolo, di un cerchio, che rappresenta la perfezione, una perfezione immota “senza principio e senza fine; nella sua perfezione premondana è anteriore a qualsiasi decorso, eterno, poiché la sua rotondità non conosce alcun prima e alcun dopo, cioè alcun tempo, né alcun sopra e sotto, cioè alcuno spazio.
La tradizione indica sette Chakra, tra i quali solo i primi sei possono essere considerati come veri e propri Chakra, mentre l’ultimo, il settimo, il “loto dai mille petali” rappresenta “l’universalità contenuta nell’essere umano e diviene attivo solo nel caso in cui l’individuo superi i propri limiti corporei.

Gli effetti del suono

Dobbiamo, dunque, considerare il nostro corpo come un risuonatore, una cassa armonica con sue peculiari e proprie caratteristiche che è stimolata sia dall’ascolto di suoni esterni, cioè da quei suoni che ascoltiamo nell’ambiente che ci circonda (quello naturale, quello lavorativo, ecc.) o nei diversi brani musicali qualsiasi sia la cultura che li ha prodotti, sia da suoni prodotti dal singolo individuo con la voce. La reazione, che il sistema corporeo mette in atto, può essere fondamentalmente di due aspetti: uno a livello di risposta vegetativa ed uno di risposta emozionale. Sappiamo già da molti anni che le esperienze musicali percettive ed emozionali provocano delle variazioni della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca, della respirazione, del riflesso psico-galvanico e di altre funzioni vegetative. Queste variazioni rappresentano il riflesso dei processi psicologici sul sistema vegetativo messi in moto dalla musica.
Quando è in salute e bilanciato, ognuno dei sette chakra maggiori umani ruota ad una costante e predeterminata frequenza o vibrazione. Se un Chakra è un pò “scordato” e non vibra in armonia, esso può essere ri-accordato attraverso un processo di vibrazione simpatetica. Questo è un concetto base della terapia. Le vibrazioni armoniose alla frequenza corretta entrano direttamente nel campo di rotazione del Chakra e hanno l’effetto di portare quella sequenza vibrazionale del Chakra indietro alla sua frequenza propria così che possa funzionare efficientemente come un transduttore di energie provenienti dal campo di energia universale richiesto dagli organi e ghiandole associati al chakra.
Il mio metodo Elevazione di Frequenza attraverso l’ascolto di 7 tracce sonore, una per ogni Chakra dal Do al Si della scala musicale emesse dai miei Monocorda™ accordati a 528Hz, della durata di 21 minuti ogni una porterà al riequilibrio dei nostri canali energetici in disequilibrio.
Daniele Faccin
Potrete trovare le tracce per il riequilibrio dei Chakra a questo LINK
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Fonte: http://www.elevazionedifrequenza.com/relazione-note-musicali-chakra/

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