Etimologicamente parlando il nome Halloween deriva dalla forma All Hallows’ Eve in cui Hallow significa Santo, si tratta quindi della vigilia di tutti i Santi. Era per i celti, popolo che da’ origine a questa ricorrenza, Samahin un termine derivante dal gaelico samhuinn che significa summer’s end, conclusione dell’estate. Era la vigilia del nuovo annno che per loro iniziava, per via dei differenti ritmi di vita, il 1° novembre e non il 1° gennaio. Da questa data in poi il tempo peggiorava, giungeva la stagione più fredda che costringeva in casa dove nascevano coinvolgenti e talvolta inquietanti racconti attorno al focolare.

Tramite lo Samhain si ringraziavano gli dei per il raccolto dell’anno appena concluso e per il bestiame in salute e si invocava la loro benevolenza per l’anno in procinto di cominciare. Tema centrale del Samhain era la morte, condizione che la popolazione celtica viveva in quel periodo: la terra in inverno era come addormentata, la vita condotta durante i periodi più caldi dell’anno era morta per alcuni mesi, e tutto si spostava nel sottosuolo luogo di riposo dei morti. Ecco che il tutto si collega al culto dei morti che nel popolo celtico era molto sviluppato.

Essi credevano infatti che la sera della vigilia del nuovo anno Samhain riconducesse a sé le anime dei morti e che queste si unissero ai vivi creando un momentaneo sconvolgimento temporaneo e spaziale. La leggenda rievocava quindi la paura della morte e la combinava all’allegria dei vivi e dei morti stessi per i festeggiamenti inerenti l’anno nuovo.

Durante la notte del Capodanno celtico la popolazione, indossate strane e spaventose maschere, si ritrovava nei boschi per dar vita alla cerimonia dell’accensione del Fuoco Sacro durante la quale avvenivano sacrifici di animali. Tutti rientravano poi nel proprio villaggio alla luce di lanterne costruite adoperando cipolle intagliate al cui interno venivano poste le braci del Fuoco Sacro. I tre giorni successivi a questo rito erano dedicati ai festeggiamenti e le persone indossavano maschere ottenute dalle pelli degli animali sacrificati con l’intento di spaventare gli spiriti giunti sulla terra.

Cosa ha di speciale questa festa?
È semplicemente il giorno più potente (a livello energetico) dell’anno, in questo giorno, terza e quarta dimensione, si fondono, ovvero il mondo fisico e quello astrale o degli spiriti, interagiscono.
Spiritualmente parlando, la festa era un momento di contemplazione.
Per i Celti morire con onore, vivere nella memoria della tribù ed essere ricordati nella grande festa che si sarebbe svolta la vigilia di Samhain era una cosa molto importante (in Irlanda questa sarebbe stata Fleadh nan Mairbh, “Festa dei Morti”).
Questo era il periodo più magico dell’anno: il giorno che non esisteva.

Durante la notte il grande scudo di Skathach veniva abbassato, eliminando le barriere fra i mondi:
I morti avrebbero potuto ritornare nei luoghi che frequentavano mentre erano in vita, e celebrazioni gioiose erano tenute in loro onore. Da questo punto di vista le tribù erano un tutt’uno col loro passato ed il loro futuro. Questo aspetto della festa non fu mai eliminato pienamente, nemmeno con l’avvento del Cristianesimo..

Questo giorno non è né buono né cattivo… è solo POTENTE!

Fonti: http://oubliettemagazine.com/2014/10/30/halloween-origine-storia-e-tradizione-dellantica-festivita-celtica-samhain/
http://ritornandoallasorgente.wordpress.com/2014/10/24/il-vero-significato-di-halloween/

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