Non appaia fuori luogo il nostro riferimento all’egizia Casa della Vita, analoga ai Circoli Ermetici della Fratellanza, che intendiamo proporre quale ideale architettura del nostro Tempio di Verità.
Nell’antico Egitto le Case della Vita erano molto più che semplici Centri di cultura funeraria, dov’erano custodite le antiche tradizioni ierofantiche, le conoscenze cosmiche e i segreti della Magia, che sacerdoti saggi ed eruditi impartivano ai cadetti della nobiltà e ai congiunti del Faraone.
Nelle Case della Vita gli Scribi riportavano su preziosi rotoli di papiro, in linguaggio geroglifico, i preziosi insegnamenti della Taumaturgia, che il Capo dei Medici del Tempio consultava per curare gli ammalati e istruire gli aspiranti guaritori.
Le Case della Vita erano Santuari di culto, nei quali si veneravano gli Dei della Casa, Amon-Rha, Iside, Horus e Seckmet, la grande Guaritrice.
Immersa nel verde di un giardino lussureggiante, che degradava dolcemente in ampi terrazzamenti, la Casa della Vita si ergeva sul lato orientale del Tempio di Osiride, contornata da un laghetto d’acqua dolce, che rifletteva la luce solare in baluginanti riflessi dorati.
Il monumentale ingresso del palazzo, di forma cubica, era delimitato da due colonne papiriformi, che reggevano un architrave di calcare rivestito di malta rossa, disegnata con le immagini trionfanti del Dio.
Al centro dell’epistilio, a tutto rilievo, brillava il simbolo della Vita, il geroglifico che indica la sintesi degli Opposti nel semplice tratto della Croce Ansata, l’Ankh, la Fonte di ogni cosa nell’Invisibile come nel sensibile.
La Casa della Vita era l’epicentro delle energie della Creazione, che scaturiscono dalla Volontà del Dio unico Amon, l’Uno, il Misterioso, che s’inebria nella manifestazione della sua stessa Luce: Rha, il Sole.
Il cuore della Casa della Vita era il Santuario della Luce, un ambiente scuro e spoglio di ornamenti, in cui la luce penetrava stentatamente, scaturendo un raggio intenso che si proiettava su una minuscola piramide di granito, al cui vertice era incastonata la sacra Reliquia, il simbolo della manifestazione divina. Un globo di onice nero, su cui erano incise le magiche formule che rendevano quel sasso un talismano, un potente Magnete che attirava l’energia del Cosmo, concentrandola in una stella brillante pulsante di Vita.
Narra la leggenda che un giorno, all’inizio dei tempi, un Cacciatore di anatre trovò nel limo del Nilo una pietra nera, da cui emanava un intenso chiarore. Il suo nome era Osiride. Incuriosito, il giovane osservò gli strani disegni incisi su di essa: il Sole, i Pianeti, minute spirali che contornavano dei disegni stilizzati, gemme incastonate come in un cielo stellato. Fu allora che, per Magia, la sua mente esplose in un suono primordiale. In un istante le cellule del suo corpo cambiarono radianza, modificando la loro fisicità.
Osiride intuì la Legge Divina e i segreti della Natura. Così morì a se stesso e risorse come Dio. La trasmutazione era avvenuta, il seme delle Stelle era stato trapiantato nel corpo dell’uomo, generando una razza d’immortali.
Da quel giorno le sacre Iscrizioni furono tramandate da una generazione all’altra, gelosamente custodite nelle Case della Vita, fuori da ogni sguardo profano, profonde catalizzatrici di Salute e di Amore.
Solo i Sacerdoti di rango e il Faraone avevano accesso al Sacrario, misterioso Portale della Dimensione Trascendente, la cui Energia feconda si riversava sul popolo egizio, portando ovunque equilibrio, fertilità e benessere.
Nella Casa della Vita ogni albero dà frutti.
Nella Casa della Vita ogni corpo morto vive.
Nella Casa della Vita ogni anima si risveglia.
Nella Casa della Vita il Suono guarisce e la Luce trasforma.
Nella Casa della Vita le Forze del Male sono sconfitte.
Nella Casa della Vita fioriscono la poesia, le arti e le scienze.
Nella Casa della Vita il Re si ritempra e la sua vecchiaia si dilegua.
L’uomo è un Diapason, che emana le sue onde nello spazio senza fine. Le sue vibrazioni sono la Vita, nelle sue manifestazioni fisiche astrali e mentali. L’asse del corpo è l’anima, incorruttibile e immortale.
Bisogna far vibrare l’ anima, perché apprezzi il suo movimento, la sua vibrazione. Perché si compiaccia di quel movimento e di quella vibrazione. Perché non si rammarichi di quel movimento e di quella vibrazione.
La Casa della Vita è il Tempio dove s’impara a nutrirsi di Vita, a irradiare la Vita, nell’armonioso gioco delle espressioni naturali di ogni creatura, di ogni uomo.
La Casa della Vita è un Circolo di anime perfette, avvinte a un Asse più grande, a un Diapason più grande, che vibra al Suono dell’Eternità. Quel Suono si nutre dell’Energia delle Stelle, che si rifrange nelle mille Luci di Intelligenze Solari che insegnano all’uomo la Verità e la Virtù. Quel Suono rigenera e sana le ferite del corpo e dell’anima, iscrivendo le misteriose formule della trasmutazione nel corpo dell’uomo coraggioso che sfida l’Ignoto.
La Casa della Vita genera Amore, Virtù e Saggezza.
La Casa della Vita corregge gli errori dell’orgoglio e della vanità.
La Casa della Vita risplende nel cuore dei veri Iniziati alla Luce
Mario Krejis
http://www.societa-ermetica.it/sito2011/body/perankh.html