Questo ’simpatico’ animaletto, che nella classificazione linneiana è noto come Cordylus Cataphractus, vive in Africa del Sud e ricorda a tutti gli effetti l’alchemico Ouroboros (o Uroboro), il fatto di mordersi la coda è dovuto prettamente ad una questione protettiva, ma è innegabile la totale affinità tra i due.
L’Ouroboros è un simbolo molto antico che rappresenta un serpente che si morde la coda, ricreandosi continuamente e formando così un cerchio.
È un simbolo associato all’alchimia, allo gnosticismo e all’ermetismo.
Rappresenta la natura ciclica delle cose, la teoria dell’eterno ritorno, e tutto quello che è rappresentabile attraverso un ciclo che ricomincia dall’inizio dopo aver raggiunto la propria fine. In alcune rappresentazioni il serpente è raffigurato mezzo bianco e mezzo nero, richiamando il simbolo dello Yin e Yang, che illustra la natura dualistica di tutte le cose e soprattutto che gli opposti non sono in conflitto tra loro.
Pare che il simbolo si ispiri alla forma della Via Lattea, dal momento che in alcuni antichi testi era considerata un enorme serpente di luce che risiedeva nel cielo e circondava tutta la Terra.