LA MODALITÀ GEMELLARE È LIBERTÀ

di Maria Luisa Rossi e Caterina Civallero

 Nel condurre ricerche, nel progettare corsi, nello scrivere saggi, nel proporre consulenze ad hoc sulla Modalità Gemellare abbiamo fin da subito colto, e nutrito, l’importanza di sperimentare e di condividere con il gruppo le esperienze che man mano avvenivano. La Modalità Gemellare è per sua natura condivisione allo stato puro e proprio in virtù della sua essenza, abbiamo sentito la necessità di chiedere ai Mononati, incontrati nei percorsi e nelle conferenze, di divenire madrine e padrini di un articolo scritto in condivisione. LA MODALITA’ GEMELLARE E’ LIBERTA’ è nato dall’unione del loro sentire, dei loro vissuti, e si nutre di tutti i punti di vista, mostrando più tonalità e vibrazioni, esprimendo liberamente ciò che la Gemellarità integrata rappresenta per ognuno di noi.

Libertà ha come radice lib, che ritroviamo in liberalità, libidine, libare, tutte parole che rimandano all’idea di piacere, di gradimento. Senza impelagarci in disquisizioni filosofiche, teologiche, sociologiche, potremmo riassumere che libertà è la condizione di chi può decidere a suo piacimento della propria persona, di chi può beneficiare della propria autodeterminazione. Ma la libertà è anche libero arbitrio, libero dal giudice, dal giudizio. Liberarsi dal giudizio di sé è quindi condursi all’autodeterminazione, alla consapevolezza della propria volontà, all’integrazione che conduce al godimento della vita.

Per ognuno di noi la libertà è una potenzialità unica e originale, un ponte che coloro che hanno intrapreso i nostri percorsi di integrazione della Modalità Gemellare stanno attraversando per sperimentare al meglio il meraviglioso viaggio che è la Vita.

Siamo onorate di condividere con voi alchemiche testimonianze.

In questo articolo le persone partecipano condividono e redigono il loro dialogo interiore come fosse la confessione di un segreto che resterà inaccessibile agli altri, pur sapendo, o proprio sperando, che possa divenire specchio in cui ammirare le proprie percezioni.

 

Conoscere e integrare la modalità gemellare e’ stato per me come scoprire un nuovo mondo.
“… un elastico sempre teso, lacerato e mai spezzato trova una spiegazione
ogni azione positiva o negativa ha una motivazione
non giudicare me stessa e gli altri e’ una liberazione
dove c’era il vuoto e’ arrivato un pieno
dove c’era il buio e’ arrivata la luce
la paura e’ diventata coraggio
la rabbia e’ diventata serenità
il dolore e’ diventato amore
il mio cuore ha ricominciato a nutrirsi di ciò che gli sta accanto …”.

Marisa Balducci
Orbassano (To)

 

Giordano Bruno, contro le antitesi tra la causalità cosmica e la volontà divina, tra la necessità naturale e la libertà morale, tra la finalità trascendente e la finalità immanente, tra il bene ed il male, si sforzò di conciliare tutte queste antinomie, riportando i contrari all’unità assoluta, dove tutte le differenze restano eliminate. Contro il dualismo tra Dio e la Natura, sostenne che Dio non è una causa esteriore al mondo, ma un artista interiore, un principio efficiente, informativo dal di dentro.

 

La Modalità Gemellare è l’unità assoluta dei contrari.

“Sia la scienza che molte filosofie, e forse tutte le tradizioni cosmologiche e cosmogoniche delle civiltà che ci hanno preceduti, dimostrano che in qualche modo, palese o cosciente, l’umanità ha sempre saputo che il Tutto, gli universi stessi, non è Uno se non quando è fuso col suo anti-uno; da qui la pulsione in ogni entità di ogni universo a cercare questo altro sé barcamenandosi nel dualismo fino a quando non lo troverà e riuscirà ad integrarlo in sé. Quando l’integrazione sarà completa, in un lampo di enorme energia si annichileranno per trascendersi oltre l’Uno, oltre il Tutto,  in un nuovo modo di essere che non possiamo neppure immaginare. Come sopra così sotto, la Modalità Gemellare, se riconosciuta e ben compresa, potrebbe aprire ai singoli individui scenari e strade che prima non potevano intuire”.

Alessandro Zecchinato
Cumiana (To)

 

In Uno, Nessuno, Centomila Pirandello sostiene che la vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l’estraneo siete voi. Cosi volevo io esser solo. Senza me. Voglio dire senza quel me ch’io già conoscevo, o che credevo di conoscere. Solo con un certo estraneo, che già sentivo oscuramente di non poter più levarmi di torno e ch’ero io stesso: estraneo inseparabile da me.

 

La Modalità Gemellare è l’incontro con la Solitudine, con se stessi.

“La modalità gemellare è la presenza  senza soluzione di continuità di un vuoto interiore, di una mancanza, di qualcosa in me che mi lascia il senso di incompletezza, perché sento che c’é sempre ma alla quale contestualmente non riesco ad unirmi.

E poi….

Buongiorno! Stamani le mie cellule tutte ripetevano queste parole, così, in automatico mi sono scoppiate in petto:

‘Appocundria me scoppia 

Ogne minuto ‘mpietto 

Peccèpassanno forte 

Hajesconcecato ‘o lietto 

Appocundria ‘e chi è sazio 

E dice ca è diuno 

Appocundria ‘e nisciuno 

Appocundria ‘e nisciuno.’

Sono della canzone che preferisco per esprimere ciò che è sotteso alla Modalità Gemellare: è Appocundria di Pino Daniele
https://youtu.be/m_PHWaPbBWY”.

Mario Borrelli
Napoli

 

L’abilità magica, che spesso può essere scambiata per follia, rappresenta lo slancio vitale, il coraggio come atto magico, l’eroico furore di un continuo divenire, che è Vita, che è Amore.

 

La Modalità Gemellare è saggia follia.

“Sto ancora leggendo il vostro secondo libro: sono tanti gli argomenti interessanti su cui fermarsi e trovare un’emozione che risuona con il nostro vissuto.  Nel mio caso, la sindrome me la sono ritrovata tutta e mi sono aiutata con i vari percorsi di consapevolezza. In questi giorni ho letto un libro molto carico di vissuto emozionale (Come in una gabbia), che mi ha riportato a ricordare il mio lavoro in un ospedale di riabilitazione psichiatrica. Molti episodi che credevo rimossi mi sono passati accanto e, come ‘l’attimo fuggente’, aspettavano la vostra interpretazione per essere capiti. Ho trovato molte analogie sul lavoro della protagonista del libro, una terapeuta di bambini psicopatici, che si muoveva nel campo della psiche, proprio come facevo io.  In quel periodo credevo fosse un ‘dono’ la capacità di avvicinarmi in modo viscerale a quel tipo di disturbi, dove buona parte della gente fugge o ne ha paura.  Ora ho capito che era un talento, derivato dalla sindrome del gemello che resta.

La vostra ricerca ci rende più consapevoli, districa con risposte chiare il cammino tortuoso della nostra vita”.

Vi ringrazio di cuore, Dalma
Bussolengo (Vr)

 

La Modalità Gemellare è contemplazione.

“Prima della serata di qualche anno fa alla presentazione del vostro primo libro, non sapevo che esistesse questa sindrome, però man mano che mi sono buttata nell’argomento, e nel libro stesso, ho capito e riposto a molte cose, emozioni, stati d’animo, vuoti, pendenze, mettendo tutto al proprio posto. Tutto quello che prima non sapevo da dove arrivasse ora ho la certezza che è il mio gemello ‘maschio’ che mi tiene compagnia e mi modella a suo piacimento”.

Valentina Aresu
Piossasco (To)

 

Il gemello che resta. 

“Leggere questo libro ha suscitato in me molta curiosità. Inizialmente sono rimasta sorpresa, non mi aveva mai sfiorato il pensiero che potesse esistere una situazione come questa …

Quello che mi è piaciuto pensare, e che continuo a pensare ormai ogni giorno, è il fatto che non si è più soli.

Questo mi incoraggia molto, soprattutto nell’affrontare le situazioni che incontro nella mia vita, come se mi facesse sentire più forte, con l’obbiettivo di dover proteggere e prendermi cura di ‘qualcuno’.

Grazie per questo dono”.

Un abbraccio, Roberta Leone
Rivoli (To)

 

L’alchimista è colui che lavora per la trasmutazione alchemica della propria macchina biologica, emana un’irradiazione intorno a sé, un magnetismo, che agisce in maniera benefica su coloro che lo circondano.

Il fuoco interiore che si produce ‘brucia’, trasmuta i vecchi atomi dei suoi corpi eterico, astrale e mentale, e nuovi atomi di un ordine più elevato si sostituiscono grazie a questa trasmutazione alchemica. Stesso discorso vale anche per il corpo fisico, dove anche qui ogni atomo verrà trasmutato e salirà di un’ottava.

In tal modo, a un certo punto, egli non sarà più in grado di provare emozioni come paura, ansia, rabbia, per il semplice fatto che non possiederà più gli atomi necessari per farlo. Mentre proverà serenità, gioia, amore, compassione, avendo trasformato un numero sufficiente di atomi idonei ad esprimere emozioni superiori.

 

La Modalità Gemellare è trasformazione alchemica.

“Già metabolizzare è fondamentale. Come il digerire…uguale! Anch’io metabolizzo praticamente di continuo: ci sono cose che digerisco velocemente e altre che mi si piazzano sullo stomaco e stan lì. Mi accorgo che è andata quando mi sento meglio fisicamente e quando ad un determinato stimolo non corrisponde più la stessa identica risposta di sempre. Esempio: domenica sono con una coppia di amici che ad un certo punto discute. In passato la cosa mi avrebbe messo fortemente in difficoltà, sarebbero scattati i giudizi verso loro e verso me. Stavolta è successa una cosa bella: ero lì presente e non sentivo di dover né prendere posizione verso l’uno o verso l’altro ma sentivo in cuor mio molto serenità. Con questo intendo dire che spesso due parti litigano interiormente ma trovano, alla fine, il modo di comprendersi”.

Laura Rubiola
Comabbio (Va)

  

Modalité jumeaux.

“Le rescapé c’est celui qui restera à jamais double, mais qui fera de la parte de l’autre, une force vivante, vibrante.”

Da Florence Grillot
Annecy (Haute Savoie, France)

 

Solitudine liberata.

“Ho avuto una ciste dermoide alla testa, ci sono nata, e a 5 anni me l’hanno tolta. Quando ho scoperto di essere gemella mi sono tenuta la testa tra le mani per giorni la sera quando andavo a dormire, e non vi dico per quanti mesi ho abbracciato nel letto il cuscino parlandole e piangendo. Sono emozioni fortissime e immense. Ho scoperto e capito tante cose di me. Comunque, se penso a tutto, a quanto mi è mancata mia sorella, senza sapere che era lei che mi mancava, è indescrivibile il vuoto che lascia e che resta.

Ho pubblicato ‘Solitudine liberata Parole, per la mia gemella svanita’ con il desiderio che la sindrome fosse più conosciuta possibile, visto quanto influisce sulla vita di chi ne è coinvolto e quanto invece sia poco conosciuta. E se pubblicare poesie o libri può servire a farla conoscere, ben venga!! Siamo tanti… Ecco tra tutte le poesie che ho scritto, quelle che ritengo più significative, una del prima di sapere di essere gemella, una del durante, nel pieno tumulto dell`integrazione, e una del dopo…che descrive la pace che ne è seguita.

 

“Strana compagna l’assenza:
Qualcosa ti manca
Quel qualcosa lo fuggi.
Nel centro del petto sta l’assenza
muove le tue mani in avanti
già sicura di trovare un vuoto.
Se trova un pieno, scappa
se trova il vuoto, piange.

“Ci sono ali,
fulmini,
profondità abissali
e anche luce, dolcezza
attaccati a questa nuca,
volteggiano dietro di me
impetuosi e vitali
mi danno la spinta.
I pugni si allentano,
I palmi si aprono,
ma allora, è così che si nasce?
Quando tutto crolla
indietro rosso e denso
e lì non puoi più stare,
e avanti c’è l’aria
che fa male ad entrare
che entra e ti apre I polmoni
E ti fa respirare.
Ma allora è così, è cosi
Che si nasce?”

“È come rinascere
a nuova vita,
tolta la diga al vivere
che si perdeva in palude.
Scorre, gorgoglia, irriga
Tintinna argentina
adesso
La vita verso il mare.”

 

E tutto torna. Anche le mie relazioni fino ad allora.

Adesso sono ‘sola’ da tre anni, non ho relazioni ma…non ho mai più sentito quel vuoto e quella malinconia che ha sempre accompagnato la mia vita in ogni dove (ho fatto viaggi lontani, cercavo sempre non so cosa…). Oggi mi sento pronta a conoscere questa parte di me molto energica, vitale, creativa che vuole uscire e prendere spazio …”.

Un abbraccio, Giulia Tanzini
Empoli (Fi)

 

Modalità Gemellare: parole come diamanti per la Luce che portano in sè.

“… riconosco la tua presenza quando il cuore implode

… quando le mie parole diventan poesia…

Prima o poi avrebbe avuto risposta la mia ricerca d’Amore, oltre la malinconica solitudine,

ormai arresa senza più nulla da perdere …

Forte ed indelebile il segno dell’Incontro,

fra respiro ed espiro,

in uno spazio vuoto,

che ha sancito la certezza della presenza energetica del mio gemello non nato con me.

 

Teatro del momento l’utero materno, dove ormai sola, sono iniziate e con entusiasmo non ancora esaurite,le mie domande verso il processo di integrazione della modalità di concepimento gemellare, sinonimo di forza e presenza, che avrebbe supportato la mia esperienza terrena, un movimento spontaneo che non ha regole ma solo scoperte.

Dare senso a quella solitudine, è stato il primo movimento gioioso felice,  speditamente esplorato per nutrirmi, sensibilizzata all’ascolto della sua ‘voce/presenza’ oggi non ancora perfettamente riconosciuta.

Essere parte di … ripercorrere il tempo trascorso … riconoscere e  sanare i programmi biologici elusi …

Sentirsi‘due in uno’ (e sempre più ‘Uno’) è la percezione del ‘dono nuovo della vita’  per potenziare il risveglio.

La vita sa quel che deve fare … era già tutto previsto, e l’informazione si sta espandendo ad ogni latitudine, per la trasformazione potenziata che auguro dilaghi da ora in poi senza limiti.

Il lavoro interiore per l’assimilazione della ‘Modalità Generale’ oggetto del 1’ e 2’ libro delle autrici C. Civallero e M.L. Rossi sulla tematica è l’unica scelta necessaria che ci permette di darci amore e diffondere amore.”

Paola Dasi
Verucchio (Rn)

 

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