OcchioDiHorus

Autore della Tavola di Smeraldo fu Ermete Trismegisto, designato dagli antichi Egiziani come una divinità dal nome sacro di THOT e che, secondo Plutarco, fu il primo in Egitto, a conoscere i caratteri adoperati dagli Dei. La Tavola di Smeraldo è costituita da un “danario” di dieci proposizioni, così come di un decalogo fanno parte i simboli dell'”albero cabalistico”; dieci sono i numeri di base della Tavola Pitagorica; dieci le divinità indiane e dieci le dita delle mani e dei piedi di un essere umano.
Il testo della prima proposizione è:

1° PROPOSIZIONE

E’ vero; è vero senza errore; è certo ed è verissimo

Questo ternario è da considerare una triplice affermazione di una legge che governa la Natura sotto tre aspetti differenti aventi le stesse caratteristiche della Trinità Cattolica – comprendente Padre, Figliuolo e Spirito Santo, o della Trimurti Indiana, costituita da Brama, Visnù e Siva, o dall’Uomo, composto, secondo S. Paolo, da Corpo, Anima e Spirito.
Perciò, la Proposizione in esame si riferisce ad una fondamentale ed eterna Verità avente l’aspetto fisico, metafisico e spirituale di cui il primo, inerente alle nozioni della vita pratica, viene studiato dalla scienza contemporanea; il secondo, che si riferisce alla evoluzione psichica dell’essere, viene praticato dall’Ermetista classico che ha finalità di realizzare i princípi fondamentali della teoria Parapsicologica; il terzo tendente alla ricerca delle cause originanti la Verità intelligente corrispondente al Mondo divino.
Pertanto la Dottrina Ermetica, per dimostrare la sua Verità, ha bisogno della esperienza fisica nel campo materialista; di essere liberata da ogni errore d’interpretazione nel campo della psicologia; di conquistare il vero assoluto per dominare l’infinito, familiarizzando con le energie atmosferiche, spirituali, denominate “eoni cosmici” dalla Scienza moderna.
Si conclude che il testo della prima Proposizione, per essere più facilmente comprensibile, dovrebbe essere così formulato: “Puoi essere sicuro, perché mi consta, personalmente, e mi devi credere: il metodo va attuato con le seguenti modalità, per produrre un vero e proprio miracolo”

2° PROPOSIZIONE

Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per fare il miracolo di una cosa sola.

La Tavola di Smeraldo comprende tutta la Magia, ed essendo la fonte pura di ogni studio ermetico è il solo punto di partenza di ogni concezione dell’occultismo ed il primo e principale carattere di esso, è il simbolismo in forza del quale si afferma che “il visibile è il simbolo dell’invisibile”.
Secondo la Scienza moderna, in quest’ultimo quarto di secolo si è scoperto un nuovo spazio invisibile, provvisto di caratteristiche spirituali, che corre parallelamente al nostro spazio visibile, dalle caratteristiche meramente materiali.
Prendendo in considerazione l’Essere umano ed attribuendo al suo corpo fisico la qualifica di “basso”, adottata nella Tavola in questione, ed al suo spirito quella di “alto”, la Scienza rivela che la cosiddetta materia inerte (“basso”) è portatrice non soltanto di caratteristiche fisiche ma, anche, di energie spirituali, occulte, di cui sono dotate particolari particelle sub-atomiche denominate “eoni”.
Quindi, scientificamente, viene giustificato il “miracolo di una cosa sola” di cui parla la Proposizione, in quanto la materia inerte non esiste mai da sola essendo sempre collegata ad una “psicomateria” il che conferisce all’assieme, proprietà fisiche e spirituali simultanee.
Come l’accoppiamento delle due polarità (positiva e negativa) nell’essere umano, dà luogo alla nascita di un altro essere (in natura, ossia nella zona “bassa”) così l’accoppiamento “ordinato” negli “eoni” del protoplasma (zona alta) ha reso possibile la nascita e la chiarificazione nell’Universo.
Nel raggruppamento degli elementi separati, componenti un qualsiasi organismo materiale (di natura bassa) si verifica una disposizione piramidale della loro struttura così come, secondo la scienza, si manifesta, nelle cellule spirituali, umane, (di natura “alta”) in cui gli “eoni” subatomici sviluppano energie di intensità variabile secondo un identico schema piramidale.

3° PROPOSIZIONE

Come tutte le cose nacquero dalla sola cogitazione del Principio Primo, così tutte le cose sono nate Per adattamento di questa Cosa Unica.

La cogitazione (meditazione) è, secondo la scienza, una caratteristica essenziale del pensiero, nel corso della quale lo spirito ha le idonee attitudini di rievocare le nozioni memorizzate nelle vite precedenti generando, nella ricostruzione di tali notizie, nuove cognizioni sintonizzate con la evoluzione spirituale raggiunta.
Il pensiero, che risulta dalla riflessione, previo “adattamento” alle finalità della Cosa Unica, ossia dello Spirito, ha il potere di intervenire sul cammino evolutivo, naturale, della materia imprimendole quell’ordine morale, psichico, che esso è capace di creare nella necessaria chiarezza delle finalità ermetiche prestabilite.

4° PROPOSIZIONE

Il Sole ne è il Padre; la Luna ne è la Madre; il Vento lo ha portato nel suo ventre; la Terra è la sua nutrice. Il Padre di tutto, il Telesma di tutto il Mondo è qui; la sua potenza è illimitata se viene convertita in Terra.

La Cosa Unica, di cui si è parlato nella precedente proposizione, ossia lo Spirito (il Sole), esercitando la sua azione positiva, per mezzo delle sue radiazioni denominate “fotoni” dalla Scienza astronomica, svolge la sua attività paterna sulla Luna (ossia sul protoplasma etereo), creando quelli che la Scienza definisce “elettroni” e la Dottrina Ermetica chiama “Geni”.

Queste molecole sub-atomiche, diffuse nell’ambiente cosmico, vengono, tramite il Vento, trasportate sulla Terra, e quindi diffuse anche nell’uomo, nel cui organismo, denominato Athanor dagli Alchimisti, costituiscono, secondo la Scienza Medica, il D.N.A. che caratterizza la specie umana di cui rappresenta la vita genetica corporale e spirituale.
L’affermazione “il Telesma di tutto il mondo è qui” vuol significare che il “Padre di tutto”, ossia il Creatore dell’Universo vivente e della perfezione del mondo intero, denominato da Paracelso “Universal Telesma”, è da ritenere condensato nella energia fisica e spirituale la quale ultima, secondo la Dottrina Ermetica, viene rivelata dalla Volontà magica.
Si giustifica, così, l’asserzione della Proposizione in oggetto secondo cui “la sua potenza è illimitata se viene convertita in Terra” in quanto la “conversione” è da considerare come il mutamento del campo di esteriorizzazione di tale energia che viene impiegata dall’uomo, tramite la sua Volontà, nelle finalità particolari esoteriche.
La Medicina Ermetica, che è un ramo importante della Magia la quale studia l’uomo, anche dal lato psichico, tramite analogie, evidenzia che il potere calorico, il quale si presenta nell’organismo umano come energia animatrice della vita vegetativa, passa dalla semplice funzione incubatrice delle cellule, esercitata dal sangue nei polmoni, alla funzione sensitiva tramite l’assorbimento delle cellule medesime.
Quindi, attuando procedimenti alchimici, riesce a trasformarsi da energia termica in energia dei sensi, cioè in “fluido magnetico” che è il vero “fluido spirituale” costituito da particelle sub­atomiche, denominate Eoni corporei, i quali, agendo per interazione con quelli cosmici, si collegano ad essi e ne attingono potenzialità universale.

5° PROPOSIZIONE

Tu separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso, dolcemente, con grande industria. Ei rimonta dalla Terra al Cielo, subito ridiscende in Terra e raccoglie la forza delle cose superiori ed inferiori.

Ermete, il sommo filosofo, dopo di aver affermato, nella precedente proposizione, l’esattezza della forza universale, in questa proposizione affronta l’occultismo pratico, insegnando come avviene la rigenerazione spirituale dell’uomo, operata da Lui stesso. A questo proposito occorre tener presente che il Telesma è una doppia energia, di espansione e di contrazione, in moto continuo, la quale è l’origine di tutto quanto fu creato e che ancora esiste.
“Tu separerai la Terra dal Fuoco”, cioè dividerai quanto appartiene al mondo materiale dal principio di azione dei mondi morali ed intelligenti. “Il sottile dallo spesso” cioè il leggero dal pesante ossia, in linguaggio alchemico, il volatile dal fisso, “dolcemente, con grande industria” cioè cautamente, con prudenza e precisione.
Il “separare il sottile dallo spesso” significa, secondo i Filosofi Ermetisti, liberare la propria anima da ogni pregiudizio e da ogni vincolo dei sensi fisici, tramite la saggezza, nell’impulso della Volontà magica, con la finalità di pervenire alla purificazione della materia corporea ed al raggiungimento dello spirito puro. Dopo aver realizzato questa separazione, dell’anima dai sensi fisici, si perviene a cambiare, in Oro spirituale, tutti i sentimenti rendendo inerti i cinque sensi ed attivando il sesto senso della “intuizione”.
Questa separazione del “sottile dallo spesso” si effettua con l'”acqua degli Ermetisti”, eseguendo una reiterata vagliatura, effettuata in vari anni, con persistente ed accurata tenacia, eliminando dalla “Pietra dei filosofi” le impurità in modo che possa rendersi agevole la discesa dello Spirito, dal Cielo alla Terra, e la conseguente risalita al Cielo con procedimento che “raccoglie” in sé, la forza delle “cose superiori ed inferiori” e cioè delle spirituali e corporee.
E’ da tener presente che, tramite le cozioni, il calore perfeziona e rinnova tutto, come viene reso noto dal tetragramma I.N.R.I. (igne natura renovatur integra) ossia col Fuoco la natura intera si rinnova e ringiovanisce.
Concludendo, lo scopo a cui tende la Grande Opera di Ermete è la preparazione di un composto, chiamato Pietra Filosofale, che ha la proprietà di trasmutare, attraverso una serie di operazioni durante le quali cambia tre volte di colore: da nero in bianco e poi in rosso, i metalli grezzi in argento e poi in oro puro. Il nero è costituito dalla materia corporea, naturale; il bianco è il risultato della prima trasformazione psichica che cambia i metalli inferiori in argento; il rosso corrisponde all'”Elisir di lunga vita” che attua la sublimazione spirituale dell’argento in oro purissimo, conducendo nel campo della Divinità.

6° PROPOSIZIONE

Tu avrai, con questo mezzo, tutta la gloria del Mondo e perciò ogni oscurità andrà lungi da te. E la forza, forte di ogni forza, perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida.

La proposizione espone che, in forza di questi principi, si acquisterà la sovranità, l’impero assoluto sull’Universo, per cui ogni impotenza, ogni decisione si allontanerà dal neofita praticante.
E’ “la forza forte di ogni forza”, cioè qui sta la forza, la finalità di ogni attività, il potenziale di ogni manifestazione, la base fondamentale di ogni iniziativa trascendentale “che vincerà ogni cosa sottile”, cioè si impadronirà e renderà statica ogni cosa fuggente, fluidica, “penetrando ogni cosa solida” così come, secondo la dottrina Ermetica, agisce il pensiero allorché operando in situazioni determinanti vibrazioni di amore (negli elettroni corporei) diventa compenetrante tutte le cose materiali in cui si fissa con persistenza.

7° PROPOSIZIONE

E’ in questo modo che il Mondo fu creato

E’ secondo questo orientamento e con questi mezzi che l’Universo, partendo dalle sue manifestazioni iniziali, fisiche e spirituali, della sua assenza si realizzerà in potenza semenziale e, poscia, in attività operativa finalizzata.

8° PROPOSIZIONE

Da questa sorgente usciranno innumerevoli adattamenti il cui mezzo si trova qui indicato

Da questa sorgente, ossia da questo Telesma e, cioè, dalla conoscenza della Luce Astrale e del modo di dirigerla, dopo essersene impadroniti, si potranno realizzare “innumerevoli adattamenti”, nei tre Regni della Grande Natura; adattamenti che, per gli Esseri umani scarsamente eruditi ermeticamente, assumono la qualificazione di Miracoli mentre non sono altro che pratiche manifestazioni dell’occulto enigma diffuso fra gli Iniziati Ermetisti.
In effetti le Scienze attuali non sono da classificare che come figlie bambine della Scienza misteriosa qualificata, anticamente, come Alchimia, Astrologia, Cabala, Mitologia, Medicina Universale che costituivano la Scienza Unica della Pietra.

9° PROPOSIZIONE
E’ per questo motivo che io venni chiamato ERMETE TRISMEGISTO perché possiedo le tre parti della filosofia del Mondo

Trismegisto significa tre volte Mago, ossia tre volte grande o il più grande dei Maghi, padrone e signore di tutti i segreti filosofici: il Regno Minerale, il Regno Animale della Natura e il Regno Vegetale; nonché il Mondo fisico naturale, il Mondo psichico o passionale ed il Mondo spirituale, divino.
Questo duplice ternario è, nella Religione Cattolica, simboleggiato dai tre Re Magi i quali, seguendo una stella luminosa a cinque punte, sono arrivati, portando le tre offerte simboliche dell’oro, dell’incenso e della mirra, fino alla culla di un Bambino Redentore.

10° PROPOSIZIONE

Ciò che ho detto, dell’operazione del Sole, è perfetto e completo

Le cognizioni sull'”Operazione del Sole”, relative alla Grande Opera, denominata alchimia, richiedono un lavoro esoterico, condotto con l’impiego delle correnti fluidiche generate, che risulta “perfetto e completo” in quanto conduce al risultato definito, in Alchimia, “consumatum est”.
Questa ultima Proposizione cita soltanto il Sole ma in questa affermazione si sottintende che l’operazione comprendente anche la Luna e Mercurio, quali astri principali, si attua e si sviluppa con la collaborazione degli altri quattro elementi: Aria, Acqua, Terra e Fuoco.
E’ questo intero settenario che Ermete ha posto, come in una sintesi sublime, il concetto trascendentale della transustanziazione per conseguire il perfezionamento di quella tale Pietra che la Volontà magica trasforma, come si è detto precedentemente, in Oro, Elisir e Medicina Universale, a seconda del campo di azione.
Con questa finale Proposizione, strettamente collegata alla settima, Ermete Trismegisto assicura la piena attendibilità dell’arte spagirica di Paracelso, alla quale non si può negare credibilità come si rileva, anche dalle numerose testimonianze dei veri filosofi.

Ringraziamo l’autore Mario Krejis
e
Kore Kosmou

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