Non confondere la meccanica umana con il software dell’anima.
E’ proprio come un’auto: il motore, i freni e il serbatoio sono pezzi di struttura fisica, soggetti ad usura, le componenti elettroniche sono il ‘cervello’ dell’auto. E’ proprio come un computer: la tastiera e lo schermo sono pezzi di plastica che costituiscono il corpo del pc, ma il suo cuore è nei programmi installati. Un essere umano è un Essere ed è un Umano. L’Umano è fatto di nervi, sangue e muscoli, strutture mortali e limitate, per quanto affascinanti e bellissime. L’Essere è quel software dell’anima senza tempo, che non morirà e che anzi morirà dopo milioni di anni per gettarsi dentro le braccia dell’Uno e infondergli così nuova consapevolezza, alla fine di un infinito giro nella giostra delle reincarnazioni che finirà su questo mondo per ricominciare senza dove e senza quando.

In questo momento storico può accadere che tu percepisca emozioni pesanti e meccanismi di personalità: se hai fatto e stai facendo un buon lavoro di identificazione con l’anima non preoccuparti eccessivamente delle manifestazioni della macchina che abiti. Tu sei Anima, sei consapevolezza quieta e sostanziosa dietro alla volubilità e alla fragilità dell’animale umano che ti ospita.
In questo periodo è frequente percepire sonnolenza, appetito altalenante, spossatezza, desiderio sessuale potente, mentale sovraccarico, dolore emotivo acuto: la vibrazione generale si sta alzando ed il magnetismo terrestre sta diminuendo, i nostri corpi sentono tutto questo e faticano ad abituarsi al nuovo regime di lavoro, viene loro richiesto infatti di adeguarsi velocemente ad un voltaggio elevato, il sistema nervoso arranca per tenere il passo.

Siii Anima dietro ai capricci della personalità, osservati con serenità e lucidità, non spaventarti di fronte a pensieri ossessivi e ferite emotive che si riacutizzano (poiché stanno venendo a galla). Non giustificare ogni appetito di pancia con la scusa ‘va bene tutto e sto vivendo un periodo storico difficile’, le forme pensiero ti stanno lasciando per sgomberare la mente e poter vedere con maggior lucidità il da farsi, ma non sentirti nemmeno di stare regredendo se sei spesso stanco, arrapato o nervoso.

Sganciati dall’abitudine di dover accontentare i capricci della tua auto umana, con conseguente innesco di frustrazione ed insoddisfazione se non riesci a soddisfarli. Puoi sospendere gli esercizi di presenza, se ne stai facendo, puoi concederti di rilassarti e prenderla morbida, se stai dando il massimo nel lavoro e nel Lavoro (su di te) e percepisci troppa stanchezza.
Disciplina la tua mente, prega.
Disciplina il tuo corpo, fai sport, arti marziali e balla.
Disciplina le tue emozioni, vivile senza reprimerle: fino a quando ce la fai, stai nel dolore e ti accorgerai che ti sta pulendo, è come un solvente chimico, chi ha studiato chimica sa bene che una macchia oleosa puoi sgrassarla solo con un prodotto oleoso. Il dolore vissuto senza rifiuto è l’olio che lubrifica le articolazioni dell’anima, le lacrime piante senza giudizio sono il solvente delle incrostazioni calcaree del cuore. Siii Anima dietro i tuoi corpi, dai tuoi occhi traspaia il regista sempre presente, sia il tuo corpo il palcoscenico di Te, sia la tua mente un software ben addomesticato, siano le tue emozioni il carburante del volo verso nessun dove.


 


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