La nostra intera esperienza di vita è governata da Leggi alle quali dobbiamo necessariamente attenerci.
Conoscerle ci consente di vivere in armonia con il resto del mondo, ci evita di fare esperienze spiacevoli e ci aiuta a realizzare la nostra vera natura nel minor tempo possibile.
Esistono tre tipologie di leggi alle quali dobbiamo render conto:
- le “leggi giuridiche”,
- le “leggi fisiche”,
- le “leggi morali naturali”
Le “Leggi giuridiche” sono create dagli uomini e sono il risultato della composizione di differenti interessi presenti in una determinata società in base ai rapporti di forza dei differenti gruppi e centri di interesse.
Le leggi giuridiche hanno la finalità di regolamentare i rapporti tra gli individui, la gestione del potere e i rapporti degli individui con il potere, la proprietà, l’uso della forza.
Le leggi giuridiche sono mutevoli nel tempo adattandosi ai cambiamenti negli equilibri di potere interni ad una società,
Hanno valore solo nel territorio in cui l’Autorità che le ha emanate esercita la sua sovranità, e un cambiamento di Autorità o di spazio territoriale porta alla disapplicazione della legge.
Per produrre i loro effetti necessitano di due elementi:
- devono essere accettate dalla maggioranza delle persone
- devono prevedere una sanzione ed un organo di controllo per l’inosservanza.
Le “leggi fisiche” sono l’espressione, codificata in un linguaggio formale e convenzionale (logico-matematico), di un fenomeno che si verifica in natura. Gli uomini osservando la natura identificano in essa interazioni stabili fra due o più grandezze che determinano un fenomeno stabilendo rapporti di causa-effetto e codificano questi rapporti con un linguaggio logico-matematico.
Queste leggi sono scoperte e non create dagli uomini, non cambiano nel tempo per adattarsi alla moda, alla cultura o alle esigenze di un determinato luogo.
Le leggi fisiche non devono essere “accettate” per produrre i loro effetti. Il fenomeno a cui gli uomini di scienza hanno dato il nome “Legge di gravità” produceva i suoi effetti anche prima di essere scoperta e continuerà a produrli in futuro anche se una dittatura o un nuovo dogma religioso dovesse vietarne lo studio.
Le “Leggi morali naturali” allo stesso modo delle leggi fisiche sono l’espressione in un linguaggio formale di fenomeni causali (rapporti di causa-effetto) che si verificano. Diversamente dalle leggi fisiche il linguaggio formale codificato cambia in funzione della cultura della società in cui vengono codificate, ma il fenomeno causale osservato rimane sempre lo stesso. Le “leggi della morale naturale” hanno come oggetto di osservazione gli effetti del nostro pensare e agire su tutto quello che ci circonda e sulla esperienza di vita che ne deriva.
Un intero filone della filosofia del diritto si è occupata e si occupa tutt’ora di questo complesso di norme a partire dagli antichi romani (culla mondiale del diritto) per arrivare fino ai nostri giorni. Gli studenti liceali si ricorderanno sicuramente del “Diritto Naturale” contrapposto al “Diritto Positivo”. Già cicerone diceva:
“Certamente esiste una vera legge: è la retta ragione; essa è conforme alla natura, la si riscontra in tutti gli uomini; è immutabile ed eterna; i suoi precetti richiamano al dovere, i sui divieti trattengono dall’errore; ma essa però non comanda o vieta inutilmente agli onesti né muove i disonesti col comandare o col vietare. A questa legge non è lecito apportare modifiche né toglierne alcunché né annullarla in blocco, e non possiamo esserne esonerati né dal senato né dal popolo, né dobbiamo cercare come suo interprete e commentatore Sesto Elio; essa non sarà diversa da Roma ad Atene o dall’oggi al domani, ma come unica, eterna, immutabile legge governerà tutti i popoli ed in ogni tempo, ed un solo dio sarà comune guida e capo da tutti: quegli cioè che elaborò e sanzionò questa legge; e chi non gli obbedirà, fuggirà se stesso e, per aver rinnegato la stessa natura umana, sconterà le più gravi pene”[1] .
Le “leggi morali naturali” sono leggi di causa-effetto esistenti in natura e per questo hanno un carattere oggettivo e descrivono le modalità di sviluppo delle relazioni tra mondo interiore (pensieri, intenzioni, emozioni) e la realtà che ci circonda. Le leggi morali naturali vanno verificate, vissute e intuite nel profondo della nostra esperienza.
Le leggi morali naturali sono il libretto di istruzioni della nostra vita, o se preferisci sono il manuale di uso del sistema operativo della vita. Tra le tante quelle che io reputo più importanti per la propria realizzazione sono:
- Legge della provvidenza “Tutto accade per il tuo bene”
- Legge del costante cambiamento
- Legge dello specchio
- Legge della creazione
- Legge di Causa Effetto o della Responsabilità Totale
- La legge dell’attrazione o legge della risonanza
- La legge della crescita
- Legge della libertà
[1] Marco Tullio Cicerone, De re publica, 3, 22, 33
Luciano Cassese