Nelle piantagioni di alberi da gomma, i coltivatori ricorrono al metodo dello sfoltimento degli alberi, tagliando le pianticelle troppo vicine alle piante già grandi. Con questo sistema raccolgono più lattice dalle piante più produttive. Allo stesso modo dovrete sfoltire i vostri pensieri, onde poter bere la meravigliosa ambrosia, il cibo dell’immortale.
Come scegliete con naturale virtù i frutti migliori e scartate quelli meno buoni, così dovreste fare con i vostri pensieri: trattenuti quelli buoni ed allontanate quelli cattivi. Il guerriero colpisce i suoi nemici, allorché si affacciano dalle merlature della fortezza. Anche voi sbarazzatevi dei vostri pensieri, uno ad uno, quando si presentano sulla soglia della vostra mente. Se alla lucertola viene troncata la coda, questa si agita un poco fino a quando il Prana, in essa esistente, si esaurisce.
Così accadrà ai vostri pensieri: prima si agiteranno, ma poi senza più forza, esausti, non saranno più nocivi. I pensieri si dibattono per non naufragare, come quelli che sta per affondare e cerca di aggrapparsi a qualsiasi oggetto per salvarsi. Ma se procedete regolarmente nella pratica quotidiana della concentrazione e della meditazione, essi scompariranno. La fiamma si spegne quando tutto l’olio della lampada è consumato. Anche nelle piante, una volta liberate dai rami o dopo che siano stati recisi momentaneamente, essi possono di nuovo manifestarsi. Solo attraverso uno sforzo notevole riuscirete a sradicare i pensieri inutili.
Il controllo del pensiero
Quando vi fermate su un pensiero, non permettete che venga distratto da altri pensieri. Quando pensate ad una rosa, pensate anche alle differenti varietà esistenti di questo fiore, senza però permettere ad altri pensieri di inserirsi. Riflettendo sulla misericordia, pensate solo ed esclusivamente alla misericordia; escludete la clemenza, la pazienza, l’indulgenza, la tolleranza. Allorché studiate la Bhagavad-Gita non pensate al tè o alla partita di calcio. Siate completamente immersi nell’argomento che avete scelto.
Non concedete nulla al pensiero erroneo
Un pensiero erroneo che inizia ad insinuarsi nella mente, trattiene fortemente la vostra immaginazione che a lungo vi indugia. Se acconsentite che rimanga nella vostra mente senza opporgli nessuna reazione, gradualmente il pensiero erroneo si radica tenacemente in voi. In seguito, vi sarà estremamente difficile rimuoverlo. Un proverbio dice: “Se gli dai un dito, si prenderà tutto il braccio”. Questa verità si riscontra anche nel campo dei pensieri.
Fonte: Swami Sivananda da La potenza del pensiero
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