L’analogia è uno strumento concettuale potente per comprendere meglio l’esistenza e i suoi principi, poiché, dal momento che tutto si corrisponde, ma su differenti piani, basta conoscere e capire bene il meccanismo di un piano e portarlo nell’ambito esistenziale per comprendere meglio quest’ultimo.
L’antico motto “Come in alto così in basso; come dentro così fuori” sta a simboleggiare proprio questo: tutto corrisponde a tutto e tutto si riflette in tutto, dentro e fuori, alto e basso, sinistra e destra.
In questo articolo voglio evidenziare, applicando il suddetto principio analogico, come la vita opera nei nostri riguardi affinché ci risvegliamo, destandoci dalla nostra situazione di addormentamento.
Vediamo come ci comporteremmo noi al fine di svegliare una persona che abbiamo davanti e che sta, per l’appunto dormendo.
Come prima cosa, probabilmente bisbiglieremmo.
Se il bisbigliare si rivelasse non sufficiente, la chiameremmo piano per nome.
Poi aumenteremmo un poco il volume.
Ancora, se la persona fosse sempre addormentata, inizieremmo a usato un volume di voce sostenuto.
Ma niente. Allora le urleremmo nelle orecchie.
E ancora nulla. Seguirebbero allora prima uno strattone e poi una secchiata d’acqua in faccia.
E, se non fossimo ancora riusciti nel nostro intento, prenderemmo la mazza da baseball e inizieremmo a percuotere la suddetta persona in modo deciso.
Bene, la vita procede con noi nel medesimo modo: prima sussurra, poi ci parla piano, poi alza la voce, poi ci urta, e poi ci investe letteralmente con qualche evento drammatico e “ingiusto”.
Che ovviamente ingiusto non è, e che anzi è il risultato della nostra sordità precedente.
Anzi, c’è da dire un’altra cosa: più si è avanti nel percorso, più la vita alzerà il tono di voce, perché sa che noi possiamo fare di più: lo sa e lo pretende. Mentre da altre persone, che viceversa hanno una gamba più corta e dunque sono capaci solo di fare passi corti, non lo pretende: la vita lo sa e opera in modo perfetto in questa direzione.
Gesù Cristo stesso fu molto chiaro nel dire che ad alcuni, quelli pronti, sarà chiesto di più, mentre ad altri, quelli nati con meno talenti, sarà richiesto meno, e sempre in proporzione perfetta.
Ma, d’altronde, non c’è bisogno di citare in causa Gesù: noi non siamo nessuno per mettere in dubbio che la vita abbia operato bene e si sia invece sbagliata.
Non siamo nessuno anche in un altro senso, ben più letterale, ma questo è un altro argomento.
Dunque, non vi è nessuna ingiustizia se per caso a qualcuno, pur addormentato, le cose sembrano andare lisce (ma voi non lo sapete, e magari quella persona dentro sta attraversando gli inferi, solo che non lo viene a dire a voi), ma si tratta solamente dell’applicazione perfetta di leggi esistenziali.
Non c’è peraltro motivo che ci mettiamo a guardare i percorsi degli altri, che per l’appunto sono degli altri, ma è il caso invece che curiamo al meglio il nostro percorso, divenendo tanto sensibili e attenti da svegliarci non appena la vita ci sussurra qualcosa all’orecchio.
La Vita, a ben guardare, è la nostra mamma, che viene da noi a dirci che è ormai giorno e che è ora di alzarsi.
Ed è una mamma con una variegata collezione di mazze da baseball, oltre che di carezze e dolcezze.
Fosco Del Nero
In precedenza ho già dedicato alcuni articoli al principio analogico, che vi posto di seguito per chi fosse interessato a leggerli o rileggerli:
– www.bellezza-amore-gioia.com/il-principio-analogico-e-gli-occhi-del-gatto,
– www.bellezza-amore-gioia.com/visione-analogica-del-mondo-e-principio-analogico,
– www.bellezza-amore-gioia.com/sovranita-personale-e-sovranita-monetaria,
Fonte: http://www.bellezza-amore-gioia.com/lanalogia-tra-il-risveglio-fisico-e-il-risveglio-spirituale/#