Riuscire ad amare in modo incondizionato è tra le prove più ardue per un essere umano; egli è dotato di un cervello con due polarità differenti e quindi catalogare il “giusto e sbagliato” o il “bene e male” è particolarmente semplice.
Amare senza condizioni piuttosto significa unificare gli opposti e osservare semplicemente entrambe le due facciate per rendersi conto che fanno parte della stessa medaglia.
Ma quanto costa capirlo e metterlo in pratica?
Prima di tutto, bisogna spiegare i meccanismi interni del giudizio.
Partiamo dal presupposto che qualsiasi cosa che ci circonda la vediamo attraverso i nostri filtri. Filtri intesi come pregiudizi, simpatie e antipatie per arrivare a finire persino nello snobbismo.
Ognuna di queste sensazioni si ricollega certamente a traumi che noi abbiamo subito, facenti parte quindi di cause profonde e di ferite emozionali. Ma ora spiegherò meglio.
Partiamo da quel che professa Gesù:
“Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello se non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”
Vale a dire che la nostra vista è sporca e non ci permette di osservare la Realtà se non attraverso le barriere che mettiamo inconsciamente nei confronti del mondo che ci circonda. Ci rivestiamo quindi di maschere che utilizziamo per proteggerci: vediamo qualcuno o qualcosa che cataloghiamo come “strano” e siamo subito pronti ad etichettarlo come un non so che da cui dover stare alla larga per il semplice motivo che inconsapevolmente, la paura che ci possa mettere in difficoltà (in quanto si discosta dai nostri canoni di “normalità”) è più forte del riuscire ad a accogliere il “diverso”.
Vedremo che parole come “normalità e diversità” sono inesistenti, dato che non siamo neanche capaci di rispondere ad una domanda molto facile come questa: chi stabilisce se qualcosa è giusta o meno?
Lo stabiliscono i parametri che utilizza la nostra mente quando non ha voglia di cambiare e di tuffarsi in realtà diverse dal sicuro, dal conosciuto, come ad esempio l’accettare un caffè dalla persona più spregevole che abbiamo mai incontrato oppure fidarsi o meno a pelle delle persone che vediamo e via discorrendo.
Come se inconsciamente pensassimo che accogliere queste divergenze possa in qualche modo destabilizzarci…. ed infatti è proprio così.
Non ci si rende conto che tutto, ma proprio tutto, a partire dai gusti personali su ciò che mangiamo sino alla preferenza di un partito politico anziché un altro, é dovuto al nostro personale modo di percepire ciò che definiamo come vero ed esatto.
Ma abbiamo appena compreso che quel che é veramente reale è che l’oggettività non esiste.. finché non ci si Sveglia, ovviamente.
Finché saremo soggetti ai nostri stessi filtri, finché non guariremo quelle parti di noi che creano tutte quelle barriere atte a farci giudicare se qualcosa è errata o no, vedremo sempre l’altro sotto la nostra prospettiva perchè rispecchiante parti di noi che ancora non siamo pronti nel mettere in luce.
Ovvero quel che proprio non gradiamo degli altri in realtà non lo stiamo ammettendo e accettando in noi stessi non avendo ancora trasmutato le nostre zone ombra in qualità superiori.
Un piccolo esempio: qualcuno è particolarmente stupido e la prima cosa che facciamo è lasciarlo in balia del suo destino in quanto solo la sua vista ci infastidisce. Perché assumiamo questo piglio?
Perché non comprendiamo che il vero motivo del nostro disagio sta nel suo ricordarci inconsciamente le situazioni in cui siamo stati noi a sentirci stupidi e che non abbiamo ancora digerito. Benvenuta Legge dello Specchio.
Non siamo allora riusciti ad andare oltre gli atteggiamenti che vediamo nello stupido davanti a noi, non abbiamo letto il suo Cuore, non siamo riusciti ad amarlo e accettarlo come è veramente… semplicemente perché ancora non siamo riusciti a vedere davvero chi è, al di là dei nostri filtri e limiti mentali.
Altrimenti… ce ne innamoreremmo istantaneamente, ed è questo l’unico e vero rischio!
Far cadere le proprie maschere ha anche un altro lato positivo: con i nostri occhi lindi e pinti è ora facile riuscire a riconoscere gli atteggiamenti difensivi e le facciate di cortesia che usano le altre persone nella vita di tutti i giorni.
Questo succede quando ci si libera di qualcosa che ci accecava dal momento in cui grazie al distacco emotivo si diventa finalmente più lucidi e particolarmente attenti alle dinamiche che circondano gli altri ma che a noi ormai non ci infognano più.
Cogliere le autodifese della gente significa di conseguenza riuscire ad amarli così come sono. E, nella maggior parte delle volte riusciamo persino a vederli PERFETTI così come sono. Il tuo Cuore si spalanca e l’Amore scorga senza condizioni dalla tua Anima innamorandoti di chi prima reputavi odioso o troppo poco ricco o stupido.
È giusto discernere senza farsi prendere dall’emozione negativa (quindi giudicare) e saper comunque mettere un limite se vi è bisogno a coloro che non vibrano al nostro stesso modo. Comportamento completamente diverso dal cosiddetto buonismo.
Vedere la Bellezza in chiunque non significa non assumere posizione. Non riuscire a dire no significa che abbiamo ancora dei problemi con l’energia maschile, non accettando l’essere amorevolmente categorici e forti. Vedere la Bellezza significa andare oltre i propri meccanismi, oltre la nostra prospettiva e farsi valere a Cuore aperto, non di certo sottostare al volere degli altri a tutti i costi.
Ciò che bisogna fare dunque è questo: spogliarsi delle travi che abbiamo nei nostri occhi, assumerci la Responsabilità dei nostri fastidi, non incolpare più nessuno ma prendere tutto come qualcosa che ci aiuta nello scendere sempre di più dentro noi stessi per poter aumentare a dismisura la nostra Luce e la nostra capacità di accogliere l’Amore.
L’antipatia che avevamo allora diviene spontaneamente Accettazione, l’odio diventa Amore e la stupidità Tenerezza. La trasmutazione in queste qualità superiori si è dunque compiuta. L’Amore incondizionato fa parte di una nuova lezione da imparare, un nuovo stato di Coscienza.
Essere Liberi dalle maschere vuol dire allora camminare a testa alta con il Cuore costantemente spalancato, come le braccia pronte ad ospitare la Vita… senza catene. È dire GRAZIE.
Dispensate dunque sempre sorrisi, sempre ed in ogni dove… perché siete lo spettacolo più Bello del mondo quando lo fate.
Articolo di Michela Varuolo