«Nannosono iwao omo tosu kuwa no yumi»
Quando un uomo ha una volontà ferrea, può penetrare una roccia con una freccia di legno.
Tanto tempo fa, avvenne in Cina che di notte un giovane uomo camminasse, quando d’un tratto s’accorse che lungo il bordo della strada era accovacciata una tigre pronta a saltargli addosso. Per salvarsi l’uomo prese una freccia per l’arco e tirò con tutto il suo cuore. La freccia infilzò la tigre che però non fece il minimo movimento.
Allora l’uomo trepidante s’avvicinò e guardò.
Non si trattava di una tigre ma di una grande roccia la cui forma ricordava una tigre accovacciata. Quella freccia tirata con tutto il cuore era penetrata in una roccia.
Storie simili si trovano in tutte le epoche e in tutti i luoghi. Benché siano troppe per raccontarle una ad una, tutte ci parlano della grande potenza di una mente ed un corpo unificati (coordinati).
Tutti i grandi uomini, i veri artisti, santi e buddisti, devono aver acquisito la coordinazione tra mente e corpo.
di Koichi Tohei