Rileggere questo articolo dell’anno scorso e, ciò che era stato preventivato per la fatidica e discutissima data del 21.12.2012, può essere d’aiuto per ripercorrere un anno che senz’altro ha portato ad ognuno dei progressi nel cammino di consapevolezza. La metamorfosi non può certo avvenire in un giorno e neppure in tre, il 21.12.2012 sotto l’influsso del Genio che è l’archetipo del numero 11 (link), è stato l’inizio del nuovo, il bandolo della matassa che abbiamo iniziato a dipanare, c’è ancora molto da fare, molti nodi da sciogliere, ma proseguendo con il lavoro su noi stessi per tutto il 2013 abbiamo sicuramente ripulito molte altre parti di noi e di conseguenza della nostra realtà.
Alcuni dei sintomi qui elencati potrebbero essere emersi giorni o mesi dopo, una scorsa a questo passato recente può senz’altro essere un beneficio per il presente, rivedersi in retrospettiva in quei giorni, come eravamo?
Cos’è cambiato in noi e nella nostra quotidianità?
Quante aspettative sono state deluse? Comprendere i motivi più profondi può rivelarci che forse è stato un bene che certi avvenimenti non si siano verificati, come ovviamente il contrario, cosa siamo riusciti a realizzare dei progetti abbozzati l’anno scorso?
Buona lettura!
Patrizia di Visione Alchemica
Il 21 dicembre 2012 é stato: una RIVELAZIONE cioè – etimologicamente dal greco – un’APOCALISSE, un gettare via tutto ciò che copre, un rimuovere il velo, uno svelare i segreti più profondi della nostra Divina natura.
Questo processo si è declinato in una miriade di vissuti e sintomi: qualcuno già dalla sera del 20 dicembre ha avvertito un’euforia immotivata, sentiva che qualcosa di grande si stava chiudendo definitivamente, percepiva chiaramente l’imminenza di qualcosa di epocale. Tutto ciò – è doveroso precisarlo – non ha nulla a che vedere con l’autosuggestione derivante dal conoscere in anteprima le notizie salienti circa il giorno successivo nè dalle aspettative generate. Riguarda soltanto, come da premessa, la propria esperienza internamente riferita e percepita a livello sovramentale, a livello del Cuore, dello Spirito e dell’Essere, durante quegli istanti che sono diventati eterni.
Ecco dunque una lista non esaustiva di possibili esperienze. Come al solito, vi saremo grati se nella sezione commenti vorrete arricchirla del vostro contributo personale:
- contatto amplificato con le parti più profonde di noi stessi;
- voglia di stare in pace a riflettere, in calma e tranquillità;
- picco di energia fisica, intensa eccitazione, euforia e voglia di muoversi;
- desiderio di raccogliersi più a lungo del solito in meditazione o in preghiera;
- senso di leggerezza estatica, beatitudine e gioia immanente;
- esperienze extrasensoriali amplificate, come la telepatia;
- sensazione di stare abbandonando il vecchio per il nuovo;
- cambiamento improvviso di abitudini e schemi di pensiero;
- sentimento d’amore amplificato per i propri cari e per il mondo;
- incremento delle energie percepite durante la meditazione;
- estasi mistica con improvvisi insight e visioni;
- tono emozionale più alto del solito;
- accadimento di episodi significativi, simbolici e/o probatori;
- comprensione dei profondi significati spirituali di passati accadimenti e relazioni;
- viaggi astrali e/o sogni più vividi del solito;
- rilascio emozionale accompagnato da pianto liberatorio e/o dolori fisici;
- nuovi e più elevati propositi per il prosieguo della nostra vita.
I veri tre giorni di buio sono stati quelli compresi fra il 21 e il 23 dicembre: vissuti al massimo delle potenzialità offerte, sono stati giorni di profondo raccoglimento, in cui abbiamo “spento” temporaneamente il mondo esterno e ci siamo avventurati “al buio” in dimensioni di coscienza inesplorate, durante i quali abbiamo avuto la possibilità di rivedere e riesaminare la nostra intera esistenza, di comprendere chi siamo veramente e di indirizzarci in maniera più consapevole verso un radioso futuro. Questo è stato il vero e profondo senso del 21 dicembre. La fine di un mondo e l’inizio di un altro, in cui il passaggio è stato, è e sarà del tutto imperniato sulla percezione e la creazione delle rinnovate coscienze individuali.
La Nuova Terra
Il 21 dicembre è stato il culmine di tutto ciò che lo ha preceduto, il compimento di interminabili anni di preparazione individuale e globale da parte di coloro che sono venuti qui come aiutanti e servitori del Piano Divino. È stato il naturale clima per dell’avvento di una nuova cultura mondiale che, nell’ultimo sessantennio ha segnato la caduta del dogmatismo religioso, l’avvicinamento della scienza al mondo spirituale, il riconoscimento del Tutto come coscienza/energia, l’introduzione della medicina olistica, il rifiuto di intermediari religiosi nel rapporto fra uomo e Dio, la ricerca di fonti di energia libera e alternativa, l’avvento di una nuova consapevolezza alimentare e un nuovo senso di fratellanza globale.
Tutto questo, che finora è stato contrassegnato dai crismi del pionierismo, del progressismo e della cultura di nicchia, assurgerà nel prossimo futuro al ruolo da protagonista indiscusso, diverrà il paradigma di riferimento per l’essere umano medio e declasserà al rango di conservatorismo minoritario ciò che oggi percepiamo essere lo standard normativo, segnandone un inesorabile declino.
Se pensiamo che questi cambiamenti radicali in tutti gli aspetti della vita dell’uomo si sono compiuti nel giro di pochi decenni, non faticheremo ad ammettere che ci troviamo nel corso di una delle rivoluzioni globali più rapide, silenziose ed incisive della storia, che non ha luogo soltanto sul piano fisico – come le guerre del passato – ma anche e soprattutto sul piano del sentire, del pensare e dell’essere. È di fatto, una rivoluzione multidimensionale.
Il 21 dicembre è anche il punto di inizio per ciò che sarà, la cerimonia inaugurale di una nuova stagione dell’evoluzione umana. Il paradosso – ma non troppo – è che un simile cambiamento epocale sia stato percepito soltanto da una parte dell’umanità. Di certo, l’acqua pura della 5D è stata appena versata e le radici del pianeta Terra abbisognano ancora di tempo per assorbirla e farla penetrare capillarmente ad irrigare le ultime foglie dello scetticismo.
Il 2011 è stato l’anno prodromico, l’anno delle avvisaglie. Il 2012 è stato l’anno della maturazione e del compimento. In questo 2013 vedremo cadere tanti vetusti schemi politici, economici e sociali del vecchio mondo che ormai non reggono più il passo. Sarà l’anno del raccolto, l’anno in cui ciò che finora molti hanno soltanto sognato e sperato entrerà lentamente in manifestazione.
Si è parlato anche di cataclismi che avrebbero sconvolto la Terra. A ragion veduta, già da qualche anno un’interminabile successione di eruzioni vulcaniche, maremoti, sinkhole, uragani ed affini sta turbando l’intero globo. Forse non ce ne accorgiamo perché questi eventi non sono accaduti direttamente sotto casa nostra, ma sono accaduti e probabilmente continueranno ad accadere. Per nostra fortuna, il cambiamento geologico è stato finora ammortizzato da Gaia frammentandolo in una serie di eventi cataclismatici di portata regionale o locale. Ciò non lascia che presagire il meglio per il futuro, e parte di questo merito va senza dubbio riconosciuto all’umanità tutta, che ha assorbito l’energia lentamente senza rigettarla, evitando di trasformarsi nel tappo occluso di una pentola a pressione posta sopra la fiamma.
Fonte e articolo integrale: http://hearthaware.wordpress.com/2012/12/30/lalba-su-un-nuovo-mondo/