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La Ruota dell’Anno gira attraverso le stagioni e finalmente giunge la luna della semina, o del Rinnovamento.

Già con Imbolc abbiamo accolto l’apparire dei primi segni di risveglio della natura, che ora si fanno ancor più forti: questo è il momento del rigonfiamento del seme nella terra, ormai pronta a dare nuove gemme.

La giovane Dea Terra si prepara a dismettere il suo sobrio abito invernale, per ricoprirsi di fiori e colori, facendoci dono della Primavera.

Pesci è il segno che accompagna questo delicato passaggio, dove un ciclo astrologico, vitale ed umano si chiude, per lasciar spazio ad uno nuovo che si aprirà in Ariete, in un’alternanza che non ha mai fine.
Infatti Pesci è l’ultimo segno dello zodiaco, quello che ci deve riportare alle origini, alla fonte spirituale da cui proviene tutto ciò che esiste.
E’ qui, in questo sensibile segno, che avviene la frantumazione del dominio della razionalità e dell’individualismo, poichè l’acqua dei pesci è il regno dell’infinito, dell’imprecisato, dell’irrazionale e dello spirituale.
I due pesci del simbolo sono legati da un filo d’oro … dove finisce l’uno comincia l’altro, e rappresentano l’eterno senso di movimento e trasformazione, in cui individualità e collettività si fondono, nel comune intento di “ritornare a casa”.

Così anche la natura è tutta in subbuglio e rispecchia la mutevolezza ed imprevedibilità di questo segno, il più inafferrabile, irrequieto ed emotivo di tutto lo zodiaco. Marzo pazzerello, cita un antico detto, facendo riferimento alla mutevolezza di questo mese, tutto all’insegna del cambiamento e del rinnovamento.

Anche la luce del sole continua a crescere, fino a raggiungere il punto di parità perfetta con il buio, che dà luogo all’equinozio di Primavera, Oestara, il 20 del mese.

In questa fase di equilibrio equinoziale le due polarità, lo Yin e lo Yang fuori e dentro di noi, si attraggono e si cercano l’un l’altra …. e possiamo vedere come la natura tutta risponda al dolce richiamo: gli uccelli nidificano, gli animali di terra si accoppiano, le prime farfalle fecondano i fiori ed anche i primi uccelli migratori fanno ritorno.
In un attimo spuntano germogli ovunque, fioriscono il narciso, la primula, la tussilaggine, ed i fiori primaverili color del sole, primo fra tutti la mimosa, simbolo della giornata della donna, che si celebra come ogni anno l’8 di marzo.
Si dice anche che questo sia un tempo in cui abbondano le fate e dove tutto è possibile!

Un’antica consuetudine domestica con cui salutare la nuova stagione è quella delle “pulizie di primavera”, con cui si usa liberare la propria casa da tutto ciò che rappresenta il vecchio e l’inutile.
Le pulizie di primavera sono molto di più di un semplice lavoro fisico, e rappresentano per noi un’ulteriore possibilità per sgomberare la casa, ma soprattutto la nostra mente, dai problemi e dalla pesantezza dei mesi passati, in modo da accogliere nel modo migliore la parte luminosa dell’anno.
Una regola comune è che tutti i movimenti, inclusi il lavare per terra o lo spolverare, debbano essere fatti in movimento orario, per riempire l’abitazione di energie costruttive.

Oestara è ‘ la magia del nuovo inizio, nel meraviglioso equilibrio di luce e buio dell’Equinozio di Primavera (da equum nocti, uguale alla notte). Siamo al Mattino del Mondo, nella luce crescente e chiara che rende i giorni del buio un ricordo che inizia ad annebbiarsi.
Nell’equilibrio, nell’armonia di luce e buio, luna e sole, maschile e femminile, ci viene incontro un mondo nuovo, ricco di promesse, di fertilità, di apertura, di possibilità e colori. La Primavera, stagione di espansione, di creatività e di danza gioiosa.
La natura ci viene incontro nella grazia e nella vitalità della sua fanciullezza e tradizionalmente le feste legate all’equinozio celebravano dee fanciulle come Persefone-Kore, dea greca dal duplice volto di fanciulla e regina degli inferi:

E dunque Ostara, l’Equinozio di Primavera, è anche il momento dell’incontro della Dea e del Dio fanciulli e della loro danza. E’ infatti per tutti il momento in cui si esce dall’interiorità del lungo inverno e avviene il primo incontro con l’Altro, con l’avventura e la magia della scoperta di ciò che non è noi, con l’innamoramento e la trasformazione.
E’ il primo incrociarsi degli sguardi, il sorriso che scaturisce, la luce di quello che è già un nuovo mondo.

E’ il momento adatto per aprirsi ai sentimenti e viverli nella loro totalità, per rinascere con la Natura e fondersi con la Madre Terra, celebrarla e gioire della Vita che sboccia e si manifesta in tutte le sue forme.

Se vogliamo celebrare l’Equinozio, possiamo farlo con semplici azioni, ricordando che la Primavera ci porta verso il mondo e l’azione concreta in esso. Possiamo ad esempio, in sintonia con l’energia di Oestara:

  • Svuotare i cassetti, eliminando tutto ciò che non serve e che fa ristagnare l’energia nella stanza.
  • Camminare nella natura per riconoscere i cambiamenti della Terra mentre si risveglia.
  • Circondarsi di fiori per ricordare la nostra appartenenza alla natura.
  • Stendere sulla tavola una tovaglia verde e candele color pastello.
  • Piantare dei semi in giardino o nei vasi: prendersi l’impegno di crescere le piantine con amore.
  • Aprire le finestre all’aria di primavera.
  • Imparare a creare qualcosa con le mani.
  • Fare un cerchio di arance che rappresentino il sole, pensando a tutto quello che il sole ci dona.
  • Dipingere delle uova con i simboli del sole e della luna o con delle qualità e di seguito mangiarle per incorporare l’energia del simbolo. Queste uova sono “semi spirituali” che vengono piantati al nostro interno e che germoglieranno durante l’anno.
  • Meditare sull’immagine dei semi.
  • Meditare sugli inizi, sull’aria, sull’alba.
  • Regalare alla Terra del miele, un cristallo o una monetina.
  • Comprare un libro su una materia completamente nuova che ci affascina e leggerlo.
  • Fare qualcosa di nuovo, di mai fatto prima …
  • Aspettare l’alba davanti ad un piccolo falò con amici.

Spiriti di Natura:
folletti dei laghi, gli esseri dell’aria e dell’acqua che arrivano con le piogge primaverili e i temporali
Piante: ginestra, gialappa, lapazio giallo, betonica, muschio irlandese.

Colori: verdino, rosso-viola
Fiori: giunchiglia, narciso selvatico, violetta
Profumi: caprifoglio, fiore di melo
Pietre: acquamarina, eliotropia
Alberi: ontano, corniolo
Animali: puma, porcospino
Divinità: Iside nera, la Morrigan, Ecate, Cibele, Astarte, Athena, Minerva, Artemide

A questo link troverete altre informazioni: Calendario lunare del mese di marzo 2015

Fonte: www.ilcerchiodellaluna.it

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