Una canzone di Lucio Battisti, quasi dimenticata ci rivela uno dei più grandi segreti della legge di attrazione. Riscopriamo questo magico testo insieme…
Qualche giorno fa stavo riascoltando alcuni brani di Lucio Battisti, quando ad un certo punto, ascoltando “Dove arriva quel cespuglio“, sono quasi saltato sulla sedia nell’accorgermi che il testo scritto da quel genio di Mogol conteneva una vera e propria ‘lezione’ su una delle principali tecniche da seguire per materializzare i propri sogni.
La canzone, contenuta nell’album “La batteria, il contrabbasso, eccetera” (a mio avviso uno dei più belli in assoluto scritti da Battisti-Mogol) parla di una coppia di fidanzati che immaginano la loro nuova casa costruita nel mezzo di un campo, ‘dove arriva quel cespuglio‘, appunto.
Sicuramente sapete, come ho scritto più e più volte in questo blog, che non basta visualizzare qualcosa per ottenerlo, ma che è assolutamente indispensabile sentire anche le emozioni corrispondenti, cercando di coinvolgere il più possibile tutti i sensi.
Ebbene, guardate un pò cosa dice il testo di questa bellissima canzone:
Dove arriva quel cespuglio, la cucina
che avrà il sole di mattina.
Dove adesso è il mio berretto
lì la camera da letto,
e in direzione dello stagno
costruiremo il nostro bagno.
Il protagonista della canzone qui inizia descrivendo alla propria compagna le varie stanze della casa, associando ad ognuna un particolare per renderlo il più possibile reale, come “la cucina che avrà il sole di mattina“, o “lì la camera da letto dove adesso è il mio berretto“.
La casa non esiste ancora, ma agli occhi dei due amanti si sta lentamente materializzando, attraverso le fantastiche parole di Mogol.
Ma continuiamo…
Entra pure è la tua casa,
la tua casa fra le rose.
Ora appena prendo il mese,
il primo muro, la tua casa te lo giuro.
Qui un’altra grande lezione attraverso due importanti concetti.
Per prima cosa, è importante visualizzare un movimento, un gesto, qualsiasi cosa insomma che ci faccia ‘sentire’ di possedere già l’oggetto del desiderio: “Entra pure è la tua casa, la tua casa fra le rose.” è l’azione descritta in questo caso. Immaginarla tra le rose inserisce un elemento emozionale importantissimo, che riesce a rendere ancora più piacevole e potente la visualizzazione.
L’altro elemento è l’azione che va sempre intrapresa per dichiarare all’Universo che si intende davvero ottenere la cosa richiesta. In questo caso la frase è
“Ora appena prendo il mese, il primo muro, la tua casa te lo giuro.”
Questa promessa ha anche lo scopo di abbattere le resistenze della mente razionale, dichiarando come fattibile quel sogno, perchè lo si potrà costruire un pezzo alla volta, con lo stipendio percepito alla fine di ogni mese.
Come molti sanno, l’inconscio non è in grado di valutare se un’affermazione sia vera o falsa, quindi considera reale tutto ciò che la mente razionale accetta come possibile. Ecco allora l’importanza di avere fede incrollabile nel fatto che il desiderio possa essere realizzato.
Quel “te lo giuro” finale è un rafforzativo contenente un’incalcolabile energia creativa.
Semplicemente fantastico. I due amanti possono già veder realizzato il loro sogno e sentire propria quella casa, anche se davanti ai loro occhi in quel momento c’è solo un campo brullo e incolto.
Ma ora il vero e proprio colpo di genio:
Ora siediti qui dove ci sarà il camino
e pensa a quando tutta quella gente
pur passandoci vicino
non vedrà più niente
quella porta non è un sogno
è robusta è di legno.
I due amanti stanno immaginando già la loro casa fatta di mura solide, ma soprattutto circondata da persone che le passano accanto. Praticamente i due stanno visualizzando non solo la casa, ma anche un intero quartiere pieno di persone che verrà costruito dove ora c’è solo erba. Porre il proprio sogno all’interno di un contesto reale è uno degli ingredienti indispensabili per renderlo tale.
E poi “quella porta non è un sogno è robusta è di legno” da un’ulteriore spinta alla sensazione dell’esistenza reale di quella casa, non solo descrivendo la porta, ma soprattutto ‘percependone’ la solidità.
Non so se Mogol fosse a conoscenza della legge di attrazione, ma sicuramente in questa canzone ha descritto con una precisione incredibile una gran quantità di tecniche che andrebbero sempre applicate per veder realizzati i propri sogni.
Ah, dimenticavo forse la cosa più importante… il fatto che fossero in due a immaginare la casa, e che uno dei due descrivesse ad alta voce il proprio sogno comune, rafforza notevolmente la sua energia creativa. Ricorderete infatti le parole del Vangelo “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro…”
Ora vi lascio alla canzone vera e propria, che potrete ascoltare in questo video, perchè a questo punto va dato merito anche alla fantastica musica che Lucio Battisti ci ha regalato.
Buon ascolto…
Paolo Marrone
Fonte: http://www.campoquantico.it/wordpress/dove-arriva-quel-cespuglio/
Ascolta “L’ATTENZIONE COME POTENTE STRUMENTO DI CREAZIONE con PAOLO MARRONE” su Spreaker.