non è il risparmio del tempo che conta, bensì la capacità di trovare un centro.
Mai nulla è per caso, questo per me sta diventando un dogma, saranno stati gli avvenimenti vissuti negli ultimi due anni, sarà l’attenzione risvegliata ma tutto ha un senso ed un fine… sempre… la nostra crescita ed evoluzione!!!
Un amico che tira con l’arco da qualche anno, mi ha spronata e ho provato, una disciplina che mi ha sempre attratta e finalmente ho potuto sperimentarla, non è semplice come sembra ed è un’ottima pratica per essere nel qui e ora. Essere presenti nel proprio corpo al millimetro, il respiro, la postura dei piedi, la spalla e il braccio che impugnano l’arco perfettamente allineati con il busto, le dita che tendono la corda solo con i polpastrelli per cui mezzo centimetro non di più altrimenti la corda vibra ed invalida la mira.
Per quanto si possa osservare una persona che tende l’arco, è solo provando e seguendo i suggerimenti di chi ci accompagna che si può realizzare la perfezione della postura che porti a scoccare la freccia e… cogliere il bersaglio.
La vista è importante ma deve esserci tutto il corpo, anche la mente, presente nel qui e ora, solo così si può fare centro, se manca una sola parte, la freccia partirà senza una direzione precisa e fallirà il bersaglio anche se all’occhio sembrerà di aver preso la mira.
Comprendere il qui e ora, molti chiedono cos’è, come si fa, a cosa serve, ecco la spiegazione in modo semplice, attraverso l’esperienza di una disciplina sportiva… essere presenti a se stessi, percepire il proprio corpo, nessun pensiero, la mente è talmente focalizzata su ciò che sta facendo e sulla freccia che non ha la possibilità di pensare ad altro e siamo noi in quel momento il centro! L’esperienza del tiro con l’arco è stata per me come una disciplina meditativa, ho compreso perché il tiro con l’arco è Zen.
Penso possa essere utile a chi voglia sperimentare ed allenarsi nel qui e ora in un modo diverso ed anche divertente, non ha importanza il centro perfetto per ora, non è quello la finalità… ciò che ho potuto sperimentare è proprio la consapevolezza della presenza, dai primi tiri a quella maturata poi nei successivi, uno strumento in più per una miglior consapevolezza, come nello sport così nella vita!
Namastè
Patrizia Pezzarossa
Testi di Visione Alchemica
®Riproduzione consentita con citazione della fonte.
Arco, freccia e bersaglio diventano strumenti grazie ai quali è possibile accedere a piani più profondi di comprensione di se stessi e dell’universo.
Eugen Herrigel
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