Ecco qualcuno che si considera molto infelice e viene a spiegarmi perché.
Gli chiedo: “Ha ringraziato oggi?
– Ringraziato…? Ma chi? E perché?
– Può camminare? Può respirare? – Sì.
– Ha fatto colazione? – Sì.
– E può aprire la bocca per parlare? – Sì.
– Ebbene, ringrazia. Ci sono persone che non possono né camminare né mangiare né aprire la bocca. Lei è infelice perché non ha mai pensato a ringraziare. Per cambiare il suo stato, dovrebbe anzitutto riconoscere che nulla è più meraviglioso del fatto di essere vivi, di poter camminare, guardare, parlare”.
Gli esseri umani avrebbero migliaia di ragioni per ringraziare, ma non le vedono. Sono ingrati. Ecco perché il Cielo li fa passare attraverso varie prove: semplicemente per insegnare loro ad essere finalmente riconoscenti.

Omraam Mikhael Aivanhov
In questi ultimi mesi ricevo molti messaggi di persone che vivono dei disagi, alcune stupite di questo, perchè, dicono:
“Stavo così bene, va tutto bene ma… sono ricominciate a tornare vecchie situazioni, malesseri fisici, emozioni che credevo di aver integrato, che succede?”

Succede che dobbiamo ripulire i residui, succede che quando ci assopiamo nel benessere e non ancora tutto è stato fatto, altro viene a galla. Anche a me succede, mesi fa si alternavano giornate cupe a giornate serene ora l’alternanza è nelle ore, c’è ancora da lavorare!!!
Eppure quando vado a dormire, facendo il riesame della giornata, anche se è stata una brutta giornata riesco a trovare 4 o 5 cose per cui essere grata, è importante questo e continuo a trovare conferme in proposito, anche questo brano del Maestro Aivanhov lo è.

Il percorso è arduo e la meta non c’è, nessuna meta, ormai ci è stato detto più volte, la meta è il viaggio stesso, tutto ciò che ci accade, che attiriamo, tutti gli eventi, dai più insignificanti fino ai più tragici e a quelli meravigliosi, ognuno di essi è una meta se cogliamo l’occasione per lavorare su di noi!
Poi si riparte, stanchi e felici o tristi, si integrano le esperienze, la forza c’è e… si prosegue per la prossima meta, non pensiamo che se oggi è splendido domani sarà lo stesso… è un’aspettativa anche questa!
Siamo ancora sul piatto della bilancia che va su e poi giù, però guardate indietro un attimo, solo un colpo d’occhio… le escursioni dei piatti della bilancia non sono più come prima, il delta si è accorciato, siamo riusciti ad integrare parti di noi che ci portavano fuori di testa… o di cuore. Ora siamo in un Equilibrio dinamico, deve esserlo, non c’è evoluzione nella staticità, non c’è crescita senza esperienze!

Non crogioliamoci sugli allori, un sorriso possiamo anche farcelo, una pacca sulla spalla è doverosa, proseguiamo senza “montarci la testa” ma con un sorriso in viso e uno nel cuore è più bello il percorso, ringraziamo per dove siamo, non siamo giunti in nessun posto, siamo qui…ora e va bene così, tutto è come dev’essere e tutto sarà come noi vorremo che sia o come abbiamo voluto che fosse prima di essere qui, Namastè!
Patrizia Pezzarossa
Testi di Visione Alchemica
Riproduzione consentita con citazione della fonte.




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