LA FERITA
IL VENTRE GONFIO
DELLA TERRA SUDA
LACRIME DI SANGUE
SOFFERENZA CELATA
DALL’ESSERE MASCHERA.
ALBERI IMMENSI
LE RADICI SI CIBANO
DI UMORI MALSANI
LA TERRA RICOPERTA
DI FOGLIE RUGGINOSE.
RAMI CONTORTI
DAL DOLORE
LEVATI AL CIELO
PLUMBEO, NON LUCE
MA ODORE DI MORTE.
FIORI TRISTI
CHINANO IL CAPO
FOGLIE LASCIAN LO STELO
SPENTI I COLORI
DISSOLTI I PROFUMI.
QUALCUNO BUSSA
ALLE PORTE DEL TEMPO
VIBRA L’ARIA… SPERANZA
SI SPEZZA LA CATENA
L’IMMENSO SI SPALANCA.
IRROMPE IL VENTO
L’INFINITO CHE MONDA
L’ACQUA SALVIFICA
IRRORA I CAMPI
E SCENDE NEL VENTRE.
GOCCE SCIAMANE DI FEDE
RISCATTANO
PURIFICANO LA FERITA
IL VENTRE SANATO
RITORNA SOAVE.
TORRENTE IMPURO
SI RIVERSA NEL NUCLEO
IL FUOCO LO BRUCIA
PROROMPE DAL CRATERE
SCOPPIANDO LIBERATO.
INNALZA AL CIELO
LA SUA ROSSA RABBIA
URLANDO SUI FIANCHI
LA LAVA SI ADAGIA
CAMMINA, POI CENERE.
IL GUARDIANO DEL TEMPO
SONNECCHIA PAZIENTE
TRASMUTA LA CENERE
IN FERTILE TERRA
VERGINE DEA CERERE
2001 – Patrizia di Visione Alchemica
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