L’amore è un nutrimento per l’anima. Quello che il cibo è per il corpo, l’amore è per l’anima. Senza cibo il corpo diventa debole, senza amore l’anima diventa debole. Gli stati, le religioni, gli interessi costituiti, non hanno mai voluto che la gente avesse anime forti, perché una persona che ha energia spirituale, è necessariamente un ribelle.

 

L’amore ti rende ribelle, rivoluzionario, ti dà la capacità di vedere dentro le cose, in modo che nessuno possa ingannarti, sfruttarti e opprimerti. Capi religiosi, guru e i politici, sopravvivono solo grazie al tuo sangue e allo sfruttamento. Sono parassiti. Per indebolirti spiritualmente, ti hanno insegnato a non amare te stesso e un una persona che non si ama, non può neanche amare gli altri. Dicono: Ama gli altri, ama l’umanità, ama dio, ama tua moglie o tuo marito, i tuoi bambini e i tuoi genitori, ma non amare te stesso, perché amare se stessi è egoismo.


Condannano l’amore di sé più di qualunque altra cosa – e sono riusciti a far sì che i loro insegnamenti appaiano del tutto logici. Dicono: Se ti ami diventerai un egoista, se ti ami diventerai narcisista. Ma non è affatto vero. Un uomo che si ama, scopre di non avere un ego. È nel tentativo di amare gli altri senza amare se stessi che l’ego nasce. Un uomo che ama se stesso avrà anche rispetto per se stesso e un uomo che si ama e si rispetta, rispetterà anche gli altri perché sa: “Come sono io, così sono anche gli altri. Come io amo il rispetto e la dignità, così li amano anche gli altri”.

 

Diventa cosciente del fatto che per quanto riguarda le cose fondamentali della vita, non siamo diversi; siamo una cosa sola. L’uomo che ama se stesso prova una gran gioia che non fa altro che crescere e comincia a traboccare raggiungendo anche gli altri. Deve raggiungerli! Se vivi l’amore, devi condividerlo. Non puoi continuare ad amare te stesso per sempre, e una cosa ti diventerà chiarissima: se amare te stesso ti riempie di gioia, quanta più sarà grande per te se la condividi con gli altri!
A poco a poco le onde si allargano. Ami altre persone; poi ami gli animali, gli uccelli, gli alberi, le rocce. Un solo uomo, può essere colmato e colmare d’amore l’intero Universo, proprio come una piccola pietra può colmare tutto il lago di onde, una semplice pietra. Ma tutto parte dal centro, dal centro di noi stessi ed è li che ogni cosa ha inizio.

 

L’uomo deve compiere la sua parte divina, L’uomo deve diventare un dio. In caso contrario non ci sarà alcuna realizzazione, alcun soddisfacimento. Ma come puoi diventare un dio?
I preti ti dicono che sei un peccatore. Ti dicono che sei condannato, che andrai all’inferno.
E fanno in modo che tu abbia paura di amare te stesso. 
Ecco perché la gente è così brava a trovare cosa c’è che non va. Trovano cosa c’è che non va in loro, e poi come possono evitare di trovare difetti negli altri? In effetti, non solo li troveranno ma li renderanno anche più grandi, più grandi possibile. Questo sembra esser l’unico modo di salvarsi; per salvare la faccia, devi farlo per forza. Ecco perché si critica tanto e c’è così poco amore. Una persona che ama se stessa può facilmente diventare meditativa, perché la meditazione vuol dire proprio essere con se stessi.

 

Se ti odi – che è proprio ciò che fai tu, ciò che ti hanno detto di fare, e che tu hai eseguito religiosamente – se ti odi, come puoi stare insieme a te stesso? La meditazione non è altro che il godersi la propria splendida solitudine e celebrare se stessi. È esattamente questo. La meditazione non è un rapporto, l’altro non è affatto necessario: basti a te stesso. Sei immerso nella tua gloria, nella tua luce. Gioisci perché sei vivo, perché sei.
Il miracolo più grande del mondo è che tu sei e che io sono. Essere è il miracolo più grande, e la meditazione apre le porte a questo grande miracolo. Ma solo un uomo che ama se stesso è in grado di meditare; altrimenti non fai altro che cercare di sfuggire a te stesso, di evitarti. Chi è che vuole guardare una brutta faccia e chi vuole penetrare in un essere così brutto? Chi è che vuole andare in profondità nel proprio fango, nella propria oscurità? Chi vuole andare nell’inferno che pensa di essere? Vuoi tenere tutto questo nascosto con fiori bellissimi, e vuoi sempre sfuggire a te stesso.

 

È per questo che le persone cercano sempre compagnia. Non possono rimanere con se stessi, vogliono stare con altri. La gente cerca compagnia, di qualsiasi genere; pur di evitare se stessi va bene qualsiasi cosa. Andranno a sedersi al cinema per tre ore per vedere una cosa assolutamente idiota. O leggeranno un giallo per ore, sprecando il loro tempo. Leggeranno più volte lo stesso giornale solo per tenersi occupati. Giocheranno a carte o a scacchi per ammazzare il tempo… come se ne avessero tanto!

 

L’amore inizia con te stesso, e poi si diffonde e si allarga, e lo fa per suo conto, non hai bisogno di diffonderlo tu.
“Ama te stesso” dice Buddha. E poi aggiunge subito: “…e osserva”. Questa è meditazione, questo è il nome che Buddha dà alla meditazione. Ma il primo requisito è di amare te stesso, e solo dopo puoi osservare.
Ama te stesso.
Socrate dice: Conosci te stesso, Buddha dice: Ama te stesso.
E Buddha è quello che ha più ragione perché se non ti ami, non potrai mai conoscerti- conoscersi arriva dopo, quando l’amore ha preparato il terreno. L’amore è una possibilità di conoscere se stessi, è il modo giusto per conoscersi.

 

Amati e osserva: oggi, domani e sempre.

Crea intorno a te un’energia di amore. Ama il tuo corpo e ama la tua mente. Ama tutto il meccanismo, tutto l’organismo. Con amore si intende: accettalo com’è, non cercare di reprimerlo. Reprimiamo solo quando odiamo qualcosa, reprimiamo solo quando siamo contrari. Non reprimere, perché se reprimi, come potrai osservare? Non possiamo guardare il nemico negli occhi; possiamo solo guardare negli occhi dell’amato. Se non sei l’amante di te stesso non potrai guardare nei tuoi occhi, nel tuo volto, nella tua realtà.
Sii consapevole, vigile, non essere inconsapevole. Non comportarti come chi sta dormendo. Non funzionare come una macchina, un robot. La gente funziona proprio così.
Osserva, semplicemente osserva. Non importa cosa devi osservare: è tutto! Quando cammini, osserva il camminare. Quando mangi, osserva il mangiare. Facendoti la doccia, osserva l’acqua, l’acqua fredda che cade su di te, il brivido che ti percorre lungo la schiena, osserva tutto… ‘oggi, domani e sempre’.

 

Alla fine arriva il momento in cui puoi osservare persino il tuo sonno. Questo è il livello supremo dell’osservare. Il corpo si addormenta ma l’osservatore è ancore sveglio e guarda silenziosamente il corpo profondamente addormentato. Questo è il culmine dell’osservare. Ora come ora è vero proprio l’opposto: il corpo è sveglio ma tu dormi. Allora sarai sveglio e il tuo corpo dormirà. Il corpo ha bisogno di riposo ma la tua consapevolezza non ha bisogno di dormire. La tua consapevolezza è cosciente; è l’essenza stessa dell’essere vigili, quella è la sua vera natura.
Quando ti ami e la tua capacità di osservare cresce, è come se mettessi le ali, e allora il cielo intero ti appartiene.

 

tratto dal libro “Lo specchio del Cuore” di Osho



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