Quest’immagine riporta il simbolo della pace capovolto.
Vi sono simboli in cui ci imbattiamo quotidianamente, simboli la cui origine è poco nota, a dispetto della frequenza con cui vengono utilizzati. Uno di questi è sicuramente il simbolo della pace e amore.
Questa è la versione più nota sulla sua origine: Il simbolo della pace nasce come simbolo della campagna inglese per il disarmo nucleare (Campaign for Nuclear Disarmament (CND)) e venne ideato e disegnato da Gerald Holtom, nel 1958, un artista del Royal College of Arts, a partire dalla lettere N e D come rappresentate dal codice dei segnali con bandierine, divenne poi il símbolo dell’antimilitarismo negli anni sessanta.
(EN) « I was in despair. Deep despair. I drew myself: the representative of an individual in despair, with hands palm outstretched outwards and downwards in the manner of Goya’s peasant before the firing squad. I formalised the drawing into a line and put a circle round it. »
(IT) « Ero in uno stato di disperazione. Profonda disperazione. Ho disegnato me stesso:la rappresentazione di un individuo disperato, con le palme delle mani allargate all’infuori e verso il basso, alla maniera del contadino di Goya davanti al plotone d’esecuzione. Ho dato al disegno la forma di una linea e ci ho fatto un cerchio intorno. »
(Gerald Holtom)
Il símbolo fu creato quando il suo creatore era in uno stato molto depressivo. Questo dice molto, in effetti la descrizione del suo stato d’animo spiega la posizione delle linee. È esattamente il simbolo della disperazione. Ne analizziamo il significato affinchè possiamo utilizzarlo nella sua giusta e vibrante simbologia, disegnadolo come dovrebbe essere, nella originale posizione, per produrre positività. (Sappiamo che ogni simbolo è una forza attiva, che agisce come archetipo nel nostro inconscio, se il simbolo è negativo, come fu il caso della svastica ad esempio (il cui originale e positivo simbolo era esattamente al contrario), noi riceviamo informazioni distorte che producono cariche energetiche che agiscono nella nostra realtà, influenzandone le realizzazioni negativamente).
Dunque il significato storico è Disarmo Nucleare Globale. Secondo alcuni il simbolo deriva da due simboli storici cristiani: il cerchio esterno indica la terra (desolata e vuota, Gen 1:2) mentre il disegno interno “piede della strega/zampa di corvo”, indica “DIO discende” (con il dono di salvezza, Giovanni 3:16). Secondo altri le due braccia con bandierine, senza il cerchio, assomigliano ad una figura stilizzata con le braccia aperte – “il gesto di un essere umano disperato”; il cerchio rappresenta l’utero o le generazioni non nate, come pure il mondo; il colore nero rappresenta l’eternità. Un’altra spiegazione, presumibilmente “non ufficiale”, è che essa rappresenta la croce del cristo con le braccia abbassate in segno di disperazione. Infatti il simbolo è anche la Runa della Morte nell’alfabeto runico Futhark.
da “Il simbolo della pace e il suo significato”
Le vie attraverso cui la controiniziazione tenta di infiltrarsi nella vita degli uomini sono, in prima battuta, quelle dei Simboli, esotericamente intesi. Si appropria quindi di tutti quei sigilli che veicolano la Verità, cercando bene di plasmarne il significato, modificarlo ad usum delphini, snaturandolo in senso opposto a quello “benefico” nonché “originario” .
Soffermandoci sull’analogia con l’alfabeto rúnico. Punto di partenza è la Runa Algiz/Eiwaz (nella serie lunga).
Nella serie runica breve viene chiamata invece Man. Questa Runa è collegato ad un significato fausto, positivo, in primo luogo collegato con animali sacri quali il cigno (in protogermanico: alkaz) e l’alce (indoeuropeo: olkis). Il Cigno è animale in cui si tramutano le Valkyrie: esse possiedono e trasmettono i segreti celesti, sono simbolo dell’epifania del divino; per questo sono dette bianche e luminose. Le corna dei cervidi, invece, simboleggiano l’eterno ritorno, il risveglio primaverile, in ambito celtico non è difficile perciò pensare a Kernumnos, dio della fertilità e della ricchezza. O ancora, oltre allo stesso cigno, anche il cervo è sacro all’Apollo iperboreo, in questo senso ci si può riferire alla resurrezione come ritorno al Centro Spirituale originario, la runa assume così anche il significato dell’”orante”, l’uomo che saluta il Sole con le braccia levate.
La similitudine morfologica e semantica più significativa c’è nell’avvicinare l’Algiz al greco Alké che il Benveniste traduce con: fare fronte al pericolo senza mai indietreggiare; non cedere all’assalto, resistere validamente nel corpo a corpo. Ma l’alké è ben diversa dalla pura forza fisica (sthenos): sono gli dei e Zeus in particolare, che concedono l’alké immutabile, qualunque sia il Destino individuale. Per questo si può sintetizzare l’Algiz come runa tipicamente sacerdotale, essa è l’archetipo dell’uomo aperto alle influenze celesti, superne, attraverso cui viene permesso di resistere spiritualmente, proteggendo da qualsiasi attacco nefasto.
Pace senza Valore
Torniamo al simbolo della “pace”, segno grafico ereditato da quel movimento identificato come beat generation. Il simbolo in questione, depurato dei necessari adattamenti grafici per camuffarlo adeguatamente, rivela di essere nient’altro che una Algiz rovesciata: la runa chiamata Yr.
La “Pace” di chi espone quel simbolo non è altro che l’opportunismo che proviene dalla propria dimensione materiale ed esclusiva, l’uomo del Chaos interiore ed esteriore, contro la semplicità e la geometricità dell’uomo aperto alla dimensione del Cosmòs.
Quindi come esseri della nuova e positiva Era abbiamo il dovere di portare bellezza al mondo, aiutare a crescere la nostra e altrui coscienza. I simboli possono essere veicoli importanti, se utilizzati nel modo corretto. Il vero simbolo di Pace e Amore è come un albero a tre braccia, unione spirito, anima corpo, la trinità, l’albero della vittoria umana che produce energia costruttiva.
Grazie a Flavia Vallega per la sua ricerca
FONTE : https://www.facebook.com/notes/flavia-vallega-krystael/il-vero-significato-del-simbolo-pace-e-amore/10151943714983765
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