Il sentire cambia.

Se dovessi usare la logica per capire e poter spiegare in me che cosa sta cambiando non potrei sicuramente proseguire in queste poche righe. Ma è proprio la mancanza di logica che rende il mio sentire affascinante ,almeno per me. Ho lasciato che l’intuizione sempre più facesse parte della mia vita e il risultato è stata una volontà quasi ferrea ,di cambiare, di smettere di pensare ed essere una persona “normale”. Ho avuto la fortuna, fra tante sfortune, di poter vivere in un luogo direi “magico ” come la città dell’Aquila dove esistono dei siti sacri carichi di conoscenze capaci di risvegliare proprio quell’ emisfero preposto al sapere senza capire, al sentire senza conoscere; sapere ormai trascurato dalla logica umana già da millenni. Ma non è tutto, non è abbastanza: i “tempi” stanno cambiando, la Terra si sta evolvendo attraverso i suoi ciclici cambi magnetici e polari, e noi, ospiti maleducati, volenti o no la seguiremo in questa suo respiro cosmico.
Ciò che studio riguarda in pratica proprio quel respiro sonico -divino che in modo androgino detta i tempi di un vero e proprio cambiamento non solo terrestre ma giustamente universale, un cambiamento che coinvolge ogni corpo celeste e ogni essere vivente ovunque esso sia. Penso che ora sia il momento per tutti di riappropriarsi del “femminile “che in noi alberga, per troppo tempo inviso e trascurato. Credo inoltre che i cambiamenti a cui andiamo incontro non saranno sicuramente “catastrofici” come tanti si ostinano a pensare e volere, semplicemente la Terra come l’umanità smetterà di essere come la percepiamo in questo momento e se si considera che ciò avviene ciclicamente da millenni non vedo perchè ci si debba preoccupare più di tanto.
Forse è giusto aggiungere come la capacità “vibrazionale ” della terra e dell’umanità sta cambiando, o meglio, cosa stimola questo cambiamento e qui ciò che ho ri-scoperto mi è di grande aiuto. L’uomo che mai è stato solo nella sua ricerca della consapevolezza aveva, millenni fa, conoscenze non proprio “sue” le quali, con disarmante chiarezza, spiegavano come la Luce, che è un vero e proprio “Suono “, è la vera responsabile di ogni cambiamento vibrazionale cosmico. La Luce è la vera parola di Dio e i Maya lo sapevano , lo sapevano così bene da vedere il nuovo Sole, che fra pochissimi anni ci illuminerà, come il portatore di grandi cambiamenti terrestri. Giustamente poichè la sua nuova “luce”sarà portatrice del segreto vibrazionale delle” Tre Ottave”, tema del mio libro. Cambieremo, cambieremo non tutti , ma coloro che saranno scelti lo faranno volenti o no , così come è successo a un piccola persona come me che ora sa che il Divino “suona” veramente in tutti noi.

Nel mio libro “Il Segreto delle Tre Ottave” dalla codifica dei Rosoni all’interpretazione dei Cerchi nel Grano, passando attraverso le conoscenze babilonesi, egizie e maya ho potuto tracciare un unico filo conduttore che vede nella presenza di una arcana scienza millenaria sulla terra , un sicuro e magico rapporto da sempre esistito fra l’uomo e altre civiltà non propriamente del nostro pianeta. La caratteristica principale di tale scienza, finemente riassunta dal Labirinto di Collemaggio è un sapere basato sulla conoscenza del rapporto esistente tra il Suono, in tutte le sue sfaccettature, e la materia. La LUCE-Suono in questo caso si è dimostrata essere il vettore principe dell’antica” Legge” delle Tre Ottave. Legge conosciuta dall’umanità fin da un’epoca antidiluviana è giunta fino a noi grazie alla volontà di un Papa troppe volte insultato per la sua “presunta” viltà: Celestino V.

Alla domanda che frequentemente viene posta: di che cosa ti occupi? Posso solo rispondere:
Ecco questo è il modo piuttosto infantile e disarmante con cui, a volte, cerco di dare una spiegazione razionale a ciò che studio e a ciò che sono, ma questo succede sicuramente non per una mancanza di argomenti, ma piuttosto per la “sconcertante” immensità davanti a cui il mio “sentire” mi ha condotto. Mi rendo conto che non è usuale presentarsi come un esperto di “Rosoni” ma a dire di alcuni questo ero, dico ero , poichè lo studio dei Rosoni mi ha dato la possibilità di cercare, seguire ,ma sopratutto e fortemente “ri- scoprire” una “Legge Universale”, inaspettata, meravigliosamente semplice nella sua certa complessità. Detta così sembra qualcosa di estremamente serio e importante, e lo è, ma ciò che rende il tutto ancora più difficile da incasellare, capire e direi accettare per l’uomo della strada è che le leggi o la Legge a cui mi riferisco sono state dimenticate dall’uomo, ormai da tempo immemorabile pur essendo tutt’ora vigenti.
Un arco di tempo tale da rendere grandi civiltà come quella Accadico-Babilonese, quella Egizia o Maya, che questa” Legge” conoscevano, le ultime testimoni di un sapere già antichissimo allora. Io vivo il presente cercando di capire le regole dettate da una “scienza” senza tempo che ha attraversato tutta la storia delle civiltà umane per ritornare oggi a noi in modo inaspettato, ma allo stesso tempo travolgente.
Mi occupo di Suono, di Luce, di Tempo, di Spazio ma sopratutto di “Note”, poche note musicali, anche se questo è chiaramente un termine improprio, alla base di una Creazione Universale dove Dio “è” una Sinfonia in cui il maschile e il femminile si sposano in termini Vibrazionali in modo meraviglioso, consegnando un’immagine del Creatore completamente diversa da qualsiasi tipo a noi proposto dall’enorme “scelta” religiosa “Terrestre”.
Ma veniamo al dunque e quindi cercando di riassumere il più possibile il mio “conoscere” conscio che molto dovrò tralasciare, ricomincerò dai miei cari “Rosoni” e dalla Basilica di Collemaggio all’Aquila , dove io vivo, teatro della mia prima “piccola ” scoperta.


Bene, dico subito che i Rosoni “parlano”, lo fanno in modo numerico certo, ma senza esitazione, e dicono tutti, ovunque essi siano, una cosa sola: Precessione degli Equinozi.
La prima volta che questo è ri-successo è stato appunto attraverso il rosone centrale della basilica di Collemaggio: come? molto semplicemente, utilizzando le sue braccia (36) e i particolari architettonici posti al termine delle stesse(72) e una naturale operazione matematica
(36×72=2592 ).
Un rosone di Ottocento anni fa conteneva un’ informazione, pensavo solo scientifica, estremamente sofisticata che ufficialmente nel 1200 non doveva esistere anche se ufficiosamente era nota a pochi da qualche millennio, il tutto in un opera architettonica nella culla di quella cristianità che di li a poco avrebbe dimostrato tutta la sua ferocia nell’impedire all’uomo qualsiasi tipo di progresso” spirituale-conoscitivo” per secoli.
Da quel giorno l’anno Platonico di 25920 anni (da notare, circa ventiseimila) fu il tema centrale dei miei studi, ma sapevo anche se in modo piuttosto presuntuoso, che dietro quel fenomeno si celava molto, molto di più . Per chi non lo sapesse, la Precessione degli Equinozi è un lentissimo movimento retrogrado dell’ Asse Terrestre che culmina in 12 mesi di 2160 anni l’uno (quasi) ,il cui avvicendarsi è puntualmente caratterizzato ,dal sorgere eliaco (del Sole) all’Equinozio di Primavera ,e da una nuova Costellazione. Fra poco meno di 70 anni lasceremo i Pesci per entrare nell’Acquario. Ufficialmente la Scienza attribuisce tale movimento all’attrazione Luni-Solare e all’anomala distribuzione delle terre emerse rispetto all’enorme presenza acquea del nostro pianeta.
Se questo era vero perchè allora tutte le civiltà antiche del Pianeta ,che teoricamente non dovevano conoscere tale fenomeno, consideravano i cambi Precessionali alla stregua di Eventi , eventi che caratterizzarono l’arte, le religioni e la crescita civile e morale delle stesse? E ancora, perchè il sistema numerico presente nella Precessione (72 ,144, 216, 432) è lo stesso usato nei miti, nelle leggende e nelle religioni di tutti i popoli terrestri?
Questi erano gli interrogativi che riempivano le mie giornate e la soluzione di questo mistero è diventato il filo conduttore della mia vita ormai da anni. Una soluzione che ho cercato con tutto me stesso come se improvvisamente qualcosa o qualcuno avesse deciso fuori o dentro di me di guidarmi in questa che a me è sembrata una piccola impresa il cui valore non sarò certo io a decidere.
Io sono un” ritorno”, io oggi sono un essere ai confini del suo tempo pronto a tuffarsi nel passato per avere delle risposte, conscio però del fatto che l’umanità proprio oggi e in qualsiasi momento può o meglio potrebbe rendersi conto di come la sua storia sia stata spesso prodiga di” accompagnatori” molto, molto utili alla sua evoluzione.

La precessione e l’uomo

 In questa mia ricerca moltissimo devo all’Aquila e a Collemaggio: senza di essi non sarei diventato quello che oggi sono, ma sopratutto non avrei avuto accesso alla chiave di questo “mistero” Precessionale, un mistero intimamente connesso alla vita umana. Molto semplicemente l’uomo” è” un essere precessionale: ogni essere umano infatti cosuma circa 26000 atti respiratori giornalieri, ha un cuore che pompa 7200 litri di sangue al giorno, nasce con un peso medio di circa 2 kg e 600 grammi, vive in media 72 anni, esattamente il tempo utilizzato dall’asse terrestre per spostarsi di un Grado nella sua corsa precessionale; ha 24 vertebbre più due spurie (sacro e coccige, 26) cambia completamente il tessuto epiteliale della sua parte intestinale in 72 giorni mentre i suoi piedi hanno 26 ossa. Potrei andare avanti in questo elenco ancora, ma sarebbe inutile perché, anche se all’inizio pensai fosse questo l’anello mancante per capire i rapporti Precessione- Uomo, in breve mi resi conto di trovarmi di fronte a qualcosa di molto più complesso e affascinante.
Tutto ciò che sapevo stava cambiando, tutto ciò che pensavo ora non mi serviva più.
Dalla codifica dei rosoni in poi non era nel razionale che potevo trovare delle risposte ma solamente l’intuito poteva indicarmi la strada da seguire.

Labirinto di Collemaggio al solstizio d’estate

 Il 21 Giugno si produce un fenomeno nella” mia “basilica direi meraviglioso, il Sole si allinea con il Rosonre Centrale di cui sopra e proietta un’ immagine dello stesso all’interno di una zona, tra navata e transetto, chiamata “Labirinto”. Il Labirinto a sua volta risulta essere costituito da Sei circonferenze intimamente conesse a formare” Tre Otto” dalla raffinata fattura .
Ora la mia domanda era: se il Rosone rappresenta la Precessione degli Equinozi perchè esso si riflette nel Labirinto esattamente al centro di quei Tre Otto marmorei? E perchè solo al solstizio? Dovevo quindi sapere di più del Labirinto anche se nulla , veramente nulla , poteva in quel momento darmi qualche minima indicazione. E finalmente un mattino seduto proprio su una delle panche dei “fedeli” che da sempre coprono il Labirinto capii: dovevo misurare, si dovevo misurare quel luogo per cercare di avere più informazioni possibili.
Uscii e comprai un “metro ” e tutto il mio sentire improvvisamente si trasformò in sapere. Il diametro dei Sei Cerchi, si rivelò essere immediatamente una costante pari a 2,88 M.., la somma quindi di tre dei Sei diametri era pari a 8,64 M, mentre la somma totale dei diametri era pari a 17.28M.
Mi trovavo di fronte a 1\3 e 2\3 della Precessione infatti 8,64+17,28 =2592: il Tempo attraverso il Solstizio d’Estate era stato trasformato in Spazio quasi 800 anni prima di Einstein. Era fantastico. Di lì a breve appresi che i diametri di quelle Tre Ottave erano stati usati ovunque nel Mondo per costruire gli edifici più enigmatici e importanti del mondo. Sto parlando delle Piramidi di Giza , Baalbek, Tiahuanacu, la Tomba di Semnut, Dendera,ecc. Ovunque sulla Terra i siti sacri del passato erano disposti longitudinalmente e a livello costruttivo secondo la metrica precessionale di Collemaggio: ero entrato in possesso di una chiave condivisa millenni fa solo da esseri dalla grande conoscenza, ma di ignota provenienza. E poi perchè dividere il Tempo in frazioni quasi “Musicali”?

La conoscenza Quantica, Pitagora , e la Cimatica.

Oggi grazie alla fisica Quantica sappiamo che la solidità del nostro mondo è solo apparente in quanto tutto è una vibrazione dalla diversa lunghezza e altezza d’onda: potremmo senza tema ammettere che le vibrazioni e in modo più comprensibile il Suono sono la base imprevedibile della nostra realtà. Bene, quattro secoli prima di Cristo un famoso esperto di Numeri e Note “Pitagora” rivolgendosi a pochi adepti scelti con cura diceva ” L’Universo è stato creato con pochi intervalli musicali: esattamente Cinque da Cinque Quinte, numericamente la cosa appare in questo modo: 2\3+ 2\3+ 2\3+ 2\3 +2\3= 5\5. Ora il mondo della Musica aggiunge che tali Cinque intervalli sono pari esattamente a “Tre Ottave “: esattamente ciò che il Labirinto di Collemaggio rappresenta (888).
Il labirinto di Collemaggio rappresenta quindi anche un sapere Quantico-Sonoro alla base di tutta la nostra realtà. Ora sapevo che oltre che Tempo e Spazio le Tre Ottave erano anche Suono. Fu grazie però a una scienza considerata semi-ufficiale che compresi come il Suono agisce sulla Materia: la Cimatica infatti utilizza frequenze sonore per capire come la materia, appunto, si dispone, si organizza, reagisce. La cosa che più mi sconvolse fu il vedere come una goccia d’acqua si conformava, sotto l’influenza di alcuni Suoni-vibrazioni: essa si disponeva esattamente come un Rosone, con lo stesso numero di braccia e Spazi dei Rosoni da me studiati. Non solo numericamente le sue parti erano le stesse della metrica Precessionale, m. in parole povere una goccia d’Acqua sotto l’influsso del Suono si comportava numericamente come l’Asse Terrestre a livello temporale. Quindi non era l’attrazione Luni-solare a decidere il movimento dell’Asse Terrestre bensì il Suono: un Suono proveniente dalla profondità dello spazio identificato da sempre con le 12 Costellazioni Zodiacali. Dodici intervalli di 2160 anni, così importanti per l’uomo, dettati dalla metrica delle Tre Ottave: la Precessione quindi non era un fenomeno fisico bensì un fenomeno sonico.
Era il Suono a influenzare le Ere umane e dal Suono qualcuno, in un momento imprecisato, aveva tratto tutto il suo sapere, condensandolo in un pacchetto vibrazionale pari a Tre Ottave, ma chi?

Celestino V e la metrica sonica

Personaggio chiave nei miei studi fu chiaramente il vero costruttore della basilica: Celestino V, il papa del gran rifiuto come Dante lo descriveva; a lui infatti devo questa grande possibilità di “sapere”. Pochi cenni per dire che alla fine del 1200 fu eletto Papa all’interno della basilica da lui voluta all’Aquila, ma solo tre mesi dopo fu “convinto” a riconsegnare il suo “mandato”. Poco stranamente per me, Collemaggio fu inaugurata, molto al di là dall’essere terminata nel “1288” alla presenza di” otto” vescovi, mentre tuttora nella mia città si consuma una ricorrenza, ormai religiosa, chiamata Perdonanza, il 28\8 di ogni anno: ricorrenza fortemente voluta da Celestino appunto.
Ricorderete i diametri del Labirinto: ebbene in seguito scoprii che tale riferimento numerico-vibrazionale si trovava in una “stele” mesopotamica conservata al British di Londra, un famoso reperto archeologico chiamato ” Lista Sumera dei Re” dove guarda caso” Otto” re avevano regnato in “Cinque” città antidiluviane per periodi di 28800 anni e suoi multipli. Tale riferimento era quindi un passaggio chiave per i miei studi. Rimanendo in Mesopotamia, grande fu la mia sorpresa nell’osservare un’ immagine del padre di tutti gli dei della fertile Mezza- Luna: il Dio Anu che si faceva immortalare in una assurda posa mettendo in risalto due oggetti ai suoi polsi molto, molto simili a “Rosoni”. Gli Dei che un tempo camminarono su questa terra con l’uomo erano a conoscenza del potere sonico e questo in un periodo imprecisato della storia “umana”. Ma tornando al mio riferimento esso ricomparve ,sempre aspettato, nella grandiosa civiltà egizia, esattamente nella Tomba di un grande architetto faraonico del 1400 avanti Cristo: “Semnut”. Sul soffitto di questo vuoto luogo funerario vi è un compendio delle conoscenze astronomiche egizie condensato in Quattro e Otto “Ruote” di, guarda caso, ventiquattro raggi (Tre Ottave). Sotto tali Ruote raggiate due gruppi di esseri rappresentanti stelle e pianeti vengono “disposti” dagli dei egizi secondo un rapporto numerico pari, guarda un po’, a 1\3 e 2\3 di “288” raggi.

 

Le 12 ruote egizie conservavano il sapere sonico di Collemaggio con cui incredibilmente i corpi stellari venivano disposti: l’Anno-Sonico veniva utilizzato dagli egizi non più in una classica visione terrestre ma come appannaggio di tutto ciò che essi vedevano nei cieli. Le Tre Ottave acquistavano i connotati di una Legge Universale. Di questo mi convinsi quando gli Egizi esordirono in un compendio stellare famosissimo, lo Zodiaco di Dendera, dove tutti i corpi celesti, 72, erano disposti in Cinque ” Gironi” il tutto sorretto da Quattro donne e Otto esseri semi divini: i Neter.
Tutto era disposto affinchè fossero Otto le direzioni in cui si trovavano coloro che sostenevano lo Zodiaco. Riassumendo, questa visione cosmica era così ripartita: Otto direzioni(Lista Sumera dei RE) 12 esseri divisi in 1\3 e 2\3 (intervallo di Quinta) pari a QUATTRO E OTTO, che sostengono con le loro 24 braccia (TRE OTTAVE) l’Universo disposto in Cinque gironi di 72 corpi celesti.
Sintetizzando sonicamente il tutto: Otto note poste all’esterno dell’universo dispongono i corpi celesti in Cinque frazioni e si diffondono nello spazio sotto forma di 12 toni e 24 semitoni (Le Tre Ottave). Nell’Universo Dio che è Androgino vibra attraverso Otto intervalli che espandendosi si frazionano in 24 semintervalli: non solo dispone ma sopratutto crea. Chi diede così tanto a livello cosmologico all’uomo millenni fa? Ma soprattutto, chi conosceva così intimamente la materia, il suono, il Tempo, lo Spazio, da condensare un tale sapere così semplicemente?

Le Rondini Dimensionali

Ora sapevo che Dio secondo tale visione creava attraverso un tipo molto speciale di Suoni, il Tempo, lo Spazio, la Materia, la Vita e tutto ciò mi riempiva di gioia. Ma certo non avrei pensato che le Tre Ottave sarebbero ricomparse proprio ai miei tempi in modo così inaspettato e meraviglioso.
Io non mi sono mai occupato di Cerchi nel Grano ma una loro foto improvvisamente rimise in moto i miei studi. Tre esseri volanti (definite rondini) in sequenza trasportavano ai vertici delle loro ali gruppi di cerchi numericamente così disposti 6-4-2-6-2-4-6, osservai le ali di quelle Rondini e mi accorsi che esse ricalcavano metà della forma delle Tre Ottave (888), ma sopratutto numericamente la sequenza funzionava come un codice, un codice da me spesso incontrato e visto a Collemaggio come in Mesopotamia o in Egitto come in Sud America e quindi: 6×4=24 per2=48X6=288. Il riferimento di Celestino appariva nei Cerchi del Grano dopo 800 anni e dopo millenni di storia umana. Quindi sommando le due sequenze si otteneva esattamente due volte 288 cioè 576: la metrica di una ottava di Collemaggio, la frequenza di una Ottava di Dio.
Gli Dei erano tornati e noi che mai siamo stati soli in questo Universo eravamo avvisati, con amore come al solito, che presto avremmo dovuto affrontare una nuova sfida vibrazionale. Molto non ho potuto dire, molto vorrei ancora sentire ma le Tre Ottave mi condurranno dove ciò avverrà.

Michele Proclamato
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Il Segreto delle Tre Ottave
Dai rosoni di Collemaggio ai cerchi nel grano, alla ricerca delle leggi dell’Universo

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