La storia che segue è vera, anche se i nomi sono stati cambiati.
Michael era proprietario di una grande azienda con filiali in tutta l’America del Nord. Dopo una delle migliori stagioni di vendite nella storia della sua compagnia, andò a Miami con la moglie e i figli per una vacanza di dieci giorni.
Il giorno stesso del suo rientro dalle ferie, il commercialista entrò nel suo ufficio e, con malcelato imbarazzo, gli spiegò che durante le ultime tre settimane di dicembre uno dei direttori commerciali aveva falsificato le distinte di versamento delle sue vendite. Il denaro non era mai stato versato sul conto dell’azienda e, come se non bastasse, era stato proprio il loro miglior manager a farlo, quello che gestiva la filiale con il fatturato più alto.
«Quanti soldi mancano?» chiese Michael.
Il commercialista deglutì e gli disse: « Ci ha fregato centocinquemila dollari». (…)
In quel momento Michael doveva prendere una decisione.
Avrebbe dovuto reagire con paura, panico e rabbia oppure far ricorso a ciò che aveva imparato studiando la Kabbalah – compresa la lezione nascosta della separazione delle acque del Mar Rosso – e optare per un intervento proattivo?
Ecco quanto aveva imparato riguardo agli Israeliti messi alle strette a un passo dal baratro. Gli Israeliti fuggirono e, certo, le acque del Mar Rosso (come tutte quelle della Terra) si separarono magnificamente. Ma non fu Dio a farlo.
Quando Dio chiese a Mosè perché Lo stesse invocando, Egli lasciò sottointendere che Mosè e gli Israeliti avevano il potere di separare da soli le acque del Mar Rosso. Dio stava rivelando una delle Leggi Spirituali della Vita: Vinci la tua natura reattiva e il cielo ti risponderà aiutandoti a vincere le leggi di Madre Natura, poiché entrambi sono intimamente connessi.
Per riuscire nell’impresa, però, è necessaria la certezza assoluta.
È questa la segreta chiave di lettura della storia.
Gli Israeliti furono costretti a entrare nel mare e avanzarono con certezza assoluta prima che una sola goccia d’acqua cominciasse a dividersi. Dovettero resistere all’immensa incertezza radicata nella loro natura.
In effetti, i saggi cabalisti spiegarono che il Mar Rosso non si divise fino a che le acque non raggiunsero le narici degli Israeliti. Quando l’acqua cominciava già a riversarsi loro in gola, gli Israeliti rinunciarono al controllo ed ebbero fede nella salvezza. Misero la loro vita nelle mani della Luce.
Un istante dopo respiravano aria fresca mentre le acque si separavano ergendosi verso il cielo.
Anche Michael stava per annegare. Guardò il suo commercialista e disse: « Il direttore non ha mai rubato quei soldi. Quei soldi non sono spariti ».
Poi aggiunse: «Non potrai mai perdere qualcosa che è veramente tuo. Quindi il denaro deve saltare fuori, e se non succede è perché fin dall’inizio non mi apparteneva».
Michael stava affrontando la situazione con un atteggiamento proattivo: non avrebbe reagito ad alcun esito, né positivo né negativo. Ecco la chiave. Era certo che, qualsiasi fosse stato il risultato, sarebbe stato il migliore per la sua crescita e la sua comprensione spirituale. Perchè il “male” non esiste!
Anche il suo commercialista aveva una certezza: Michael doveva essere completamente uscito di testa!
«Devo starmene qui senza fare nulla?» gridò l’uomo. «Non dovremmo chiamare la polizia e avviare un’indagine? Qui stiamo cercando di amministrare un’azienda! »
Il commercialista era completamente arroccato nella convinzione che il denaro fosse stato rubato. Michael ci mise un’ora per convincerlo a prendere almeno in considerazione un’altra possibilità.
«In primo luogo» disse Michael «voglio che valuti la possibilità che il denaro non sia sparito. Secondo, se manca, non è mai stato nostro. Lo avremmo perso in un altro affare o l’anno prossimo avremmo avuto profitti inferiori perché ci sarebbe stato un calo nelle vendite pari alla cifra che adesso ci manca. In altre parole, sta’ sicuro che qualsiasi cosa accadrà, sarà giusta. Dobbiamo avere la certezza che il risultato sarà il migliore da una prospettiva spirituale.
Una volta che ti sei convinto di questo, procedi e fa’ quello che faresti normalmente in una situazione di questo tipo.»
Sebbene il commercialista non afferrasse del tutto ciò di cui Michael stava parlando, la mattina seguente tornò con la notizia che ottantottomila dollari erano improvvisamente saltati fuori in una banca a Winnipeg, in Manitoba (Canada).
«Abbiamo trovato gli assegni» spiegò il commercialista.
Non potendoli incassare, il manager li aveva depositati e si era tenuto tutto il contante.
«No» replicò Michael «non ha rubato il contante. Salterà fuori anche quello. Nessuno può prendere ciò che ci appartiene legittimamente. E, se non salta fuori, significa che fin dall’inizio non era nostro.»
Di nuovo Michael cercava proattivamente di non essere uno schiavo, di non restare alla mercé dell’esito, positivo o negativo che fosse. In seguito si scoprì che il manager voleva veramente rubare i soldi, ma che un paio di giorni dopo essere arrivato in Florida aveva avuto un ripensamento.
In effetti telefonò lui stesso a Michael per confessarglielo. «Non ho alcun dubbio che il concetto cabalistico di certezza abbia giocato un ruolo fondamentale in ciò che accadde» disse Michael in seguito. «Se non avessi fatta mia la lezione della Kabbalah, avrei mandato due uomini armati di mazze da baseball a scovare il ladro. Probabilmente non lo avrebbero mai trovato e sarei ancora in perdita di oltre centomila dollari. In questa sordida faccenda la pressione mi sarebbe salita alle stelle e mi sarei abbandonato a sentimenti negativi, al desiderio di vendetta e al vittimismo. Grazie al cielo sono libero da tutto questo.»
Secondo molti insegnamenti spirituali, compresa la Kabbalah, la coscienza crea la nostra realtà. Ciò che desideriamo è quanto riceviamo. Se siamo incerti, riceviamo l’energia dell’incertezza. Se reagiamo alle crisi con la preoccupazione e il pensiero negativo, accresciamo la probabilità di un esito doloroso.
Ma le cose possono cambiare radicalmente. Possiamo mettere fine alla nostra incertezza, ai nostri dubbi. Possiamo buttare all’aria i piani dell’Avversario, lasciandoci permeare dalla Luce.
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