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Di Chiara Benini
Imparare a fare la capriola all’indietro, per alcuni bambini, è una grande conquista.
Quando ci si trova a testa in giù si perdono tutti i riferimenti abituali, è un po’ come mettere in discussione la “mappa della vita”, la nostra “visione del mondo” che ci siamo creati.
Nelle inversioni, inoltre, il cuore deve stare sopra alla testa e per chi è molto razionale, o tende a rifugiarsi nel controllo, lasciare che ciò accada è molto difficile.
E’ un po’ un “perdersi per poi ritrovarsi”.
“Maestra non ce la farò mai!”
Quante volte ho sentito questa frase nei miei gruppi di danza moderna.
“Certo che la farai, appena lascerai che sia il cuore a guidarti e non la testa! E poi ricordati che la spinta te la dà la gioia mentre la paura ti frena.” Rispondo io.
E poi un giorno semplicemente accade, spesso durante un percorso che racconta una favola, un sogno ad occhi aperti.
Quando é Cappuccetto Rosso che fa una capriola all’indietro per scappare dal lupo e arrivare diritta al suo obiettivo, la casa della nonna, tutto é più leggero, tutto é più facile, tutto trova un nuovo senso.
Perdersi nel sogno è la strada più breve che porta alla realizzazione della capriola.
Perdersi nel sogno é anche il segreto perché i nostri desideri si realizzino.
È molto importante avere desideri: far sì che si avverino ci fa proseguire sulla strada dello sviluppo spirituale dell’anima.
Gli antichi yogi dicevano che la vita non è altro che una danza; una danza con l’universo sovrabbondante di ogni cosa, grandioso e amorevole.
In questa danza chiediamo, riceviamo e poi saremo noi a dare a nostra volta.
In questa danza per muoverci non usiamo i muscoli, ma i pensieri: se sono negativi cadiamo, se ci mettiamo troppo entusiasmo inciampiamo per eccesso di velocità.
É la gioia a far partire i nostri piedi.
Dubbi e timori ci fanno rallentare.
Rimanendo presenti a noi stessi in ogni movimento la mente è e ci mantiene in equilibrio.

Danzando dobbiamo puntare sempre verso il nostro desiderio perché se scegliamo invece di concentrarci sulle nostre paure i nostri piedi si fermano.
E se ci fermiamo dobbiamo concentrarci sul nostro respiro per ritrovare l’equilibrio necessario a ripartire.
Le forze crollano quando abbiamo paura di realizzare il nostro desiderio.
Se penseremo di arrenderci sfrutteremo solo la minima parte delle nostre capacità.
I muscoli del nostro carattere si rinforzano nelle difficoltà.
Dobbiamo riuscire a dominare e a convogliare verso il nostro obiettivo l’energia che abitualmente ci corrode.
Come ci insegna la capriola all’indietro dobbiamo imparare a mettere il cuore sopra alla testa perché l’energia più potente che esista è l’amore.
L’amore muove i pensieri e dilata i gesti aldilà dei confini creati dalla mente.
L’evento più affascinante che ci possa capitare consiste nel darci un traguardo e nel lottare per raggiungerlo.
Desidera il tuo traguardo. Sii il tuo traguardo: sarà il motore della tua volontà.
E per aiutarti ti propongo il mudra del desiderio.

Il mudra del desiderio

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Preparazione: sfrega per qualche minuto le punte dei pollici, degli indici e dei medi di ogni mano, le une con le altre lasciandole poi unite une con le altre.
Mudra: le punte dei pollici, degli indici e dei medi rimangono sempre unite, le altre due punte delle dita sono nel centro della mano. Le mani sono rilassate in grembo oppure sulle gambe.
Respirazione: respira in modo profondo, lento, ritmico e sottile.
Le pause successive all’inspirazione e all’espirazione sono un po’ più lunghe.
Concentrati sul chakra del cuore.
Effetto: sul piano fisico questo mudra attiva la respirazione alta.
Se nel corso della respirazione attivate anche il nervo olfattivo, immaginando di odorare qualcosa, questo mudra aiuta anche contro il raffreddore.
Il mudra del desiderio é efficace in un modo che non è possibile chiarire dal punto di vista razionale. Con esso si possono conoscere le persone giuste al momento giusto e attirare velocemente le cose, perfino i soldi, che desiderate.
Immaginazione: visualizzate semplicemente cosa vorreste avere, fare o essere, raffiguratevi il vostro desiderio realizzato e lasciate che cresca la sensazione di felicità nel vostro cuore.
Deliziatevi ancora per qualche tempo in questo momento felice.
Affermazione: “chiedo ciò che desidero e lascio che il resto accada. Sono pronto a ricevere con riconoscenza i doni della vita e a donarli a mia volta con generosità.”

l vostro comportamento nei confronti dell’universo, non dovrebbe essere ansioso o esigente, siate piuttosto calmi, aperti e pieni di un’aspettativa gioiosa.
Proprio come fanno i bimbi con la letterina per Babbo Natale: la scrivono, la inviano e fanno i bravi nell’attesa. Prima di andare a dormire, la vigilia preparano latte e biscotti per ringraziare Babbo Natale.
Praticate il mudra dell’abbondanza per sette giorni 3 volte al giorno, da 5 a 15 minuti.
Vi auguro pieno successo!
E non dimenticate di ringraziare l’universo.
Se realizzate un desiderio, manifestate la vostra gratitudine con un segno riconoscibile, con un dono, con la beneficenza verso chi ha meno di voi in modo da continuare la danza del dare e ricevere con l’universo.
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Articolo scritto da Chiara Benini il 24/05/2016
Categoria/e: Chicche di Yoga, Primo piano.
Chiara Benini, educatrice di Asilo Nido, insegnante di yoga, di pilates e di danza moderna per bambini. Quello che cerca di insegnare a tutti i suoi allievi è ad aprire il proprio cuore perchè quando il cuore è aperto tutti i luoghi sono “casa” e tutte le persone sono “amici”. Su Eticamente cura la rubrica “Chicche di Yoga”.

 





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