pick1Opera di John Picking


Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita,
sempre in ansia per quello che accadrà,
e annoiato di ciò che ha.
Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo
alla propria crescita, chi dispone ogni giornata
come se fosse la vita intera,
non aspetta con speranza il domani nè lo teme.
***
… mai abbastanza ci si potrà stupire
dell’ottusità della mente umana di fronte a questo problema:
gli uomini non permettono che uno occupi i loro poderi,
e per la minima divergenza su questioni di confini
si infuriano e sono pronti a colpire con sassi e armi;
poi tranquillamente lasciano che altri entrino nella loro vita,
anzi sono loro stessi a introdurci quelli
che a poco a poco ne diventeranno i padroni.
È ben difficile trovare uno disposto a dividere
con altri il suo denaro:
ma la vita ciascuno la distribuisce a centinaia di persone.
Tutti sono avari quando si tratta di tenersi ben stretto il patrimonio,
ma sono generosissimi nel buttar via il tempo:
e pensare che questa è l’unica cosa di cui
sarebbe molto decoroso essere avari!
***
Voi vivete come se doveste vivere per sempre,
non pensate mai alla vostra fragilità, non volete considerare
quanto del vostro tempo è già trascorso;
buttate via il tempo come se lo attingeste da una fonte inesauribile:
mentre, forse, quel giorno che voi regalate a una persona o a un affare. è l’ultimo per voi.
Avete paura di tutto perchè vi sapete mortali,
ma tutto bramate, come se foste immortali.
***
Cerchiamo dunque che ogni momento ci appartenga:
ma non sarà possibile, se, prima non cominceremo noi
ad appartenere a noi stessi.
***
Spazia ampiamente la vita del saggio,
che non si sente chiuso, come gli altri, entro limiti angusti e,
sottratto alle leggi comuni, ha tutti i secoli al suo servizio,
come fosse un dio:
abbraccia col ricordo il passato, utilizza il presente,
pregusta il tempo che deve ancora venire.
A lui rende lunga la vita questa possibilità
di unire tutti i tempi insieme.
Brevissima invece e piena di angosce è la vita di chi
dimentica il passato, trascura il presente, e ha paura del futuro.
***
Vive veramente chi è utile all’umanità e sa usare se stesso;
mentre coloro che stanno appartati e nell’inerzia,
fanno della loro casa una tomba.
Sulla soglia, al posto del nome, si potrebbe scrivere,
come un’epigrafe sul marmo:
sono già morti prima di morire.

Seneca

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