“I tempi sono maturi” è una frase che si utilizza per identificare uno spazio temporale dove gli elementi che compongo un progetto si intersecano alla perfezione venendo a realizzare una situazione che attendevamo da tempo. Ci sono stati segnali ed avvenimenti  che  mi hanno ispirano questo pensiero, per cui si tratta di una mia verità, alcuni si riconosceranno, altri no.

I segnali di cui parlo sono parecchi ma i principali e più importanti sono stati talmente evidenti che non ho potuto ignorarli.

  1. Il tempo che intercorre tra un pensiero e la sua realizzazione si è accorciato sensibilmente. A volte passano solo poche ore tra un pensiero e la sincronicità che ne deriva!
  2. Le sincronicità sono più frequenti.
  3. Le esperienze sono brevi ed emotivamente più intense, di conseguenza anche i tempi di apprendimento si accorciano.
  4. Le intuizioni nel comprendere gli insegnamenti delle esperienze vissute arrivano a breve, alcuni giorni, a volte meno! Logicamente quelle con significati più profondi arrivano in seguito quando abbiamo distolto l’attenzione dall’avvenimento! Per cui stà a noi togliere al più presto l’attenzione razionale dall’accaduto, ovvero continuare a ripercorrere gli stessi pensieri e giudizi sull’accaduto.

Le lezioni che ho attratto mi hanno esortata a portare l’attenzione ai segnali ed alle sensazioni sia emotive che fisiche.
Il nostro corpo ci aiuta tangibilmente per farci comprendere se una situazione è bene per noi o no. Dolori nel corpo possono essere indicativi, se cambiando la situazione che si vive i dolori spariscono, era la situazione che determinava i malesseri, il cammino che si stava facendo non era bene per noi o portava in evidenza le zone in cui portare guarigione. I dolori dovrebbero essere interpretati in base alla psicosomatica ed avremo elementi in più per comprendere meglio la nostra esperienza! Nulla accade per caso, l’esperienza può essere vissuta comunque, ovviamente, ma a costi più alti per il nostro fisico; se facciamo attenzione ai segnali che ci suggeriscono come agire quando l’esperienza è solo agli albori, possiamo determinare se sia il caso di proseguirla o interromperla, benchè il viverla può portarci un insegnamento non per questo dobbiamo mettere in pericolo la nostra serenità, nella misura in cui abbiamo amore per noi stessi sapremo come agire, lo comprenderemo grazie all’intuito. 

Il grado di attenzione è determinante, essere nel momento presente attivando l’osservatore ci può risparmiare cocenti delusioni, a volte ci facciamo abbagliare da ciò che desidereremmo nel prossimo e lo idealizziamo, ovvero proiettiamo i nostri desideri su persone e situazioni che sono ben lungi dall’appagare la nostra illusione, cerchiamo fuori ciò che abbiamo dentro. Anche se certe situazioni arrivano con sincronicità positive, lo sono solo apparentemente, vivere nel qui e ora, sentire ciò che ci risuona dentro, quella vocina sottile che non vogliamo ascoltare e che ci farebbe vedere chiaramente chi abbiamo di fronte e cosa stiamo vivendo. Essere presenti è anche pre-vedere la situazione, cogliere l’insegnamento evitando l’esperienza, sembra magia ma non lo è, il distacco emotivo dalla situazione può illuminarci in un attimo di preveggenza ma in modo consapevole, se ciò non avviene, si aggiungono altri segnali che ci vengono in aiuto per togliere il velo dell’illusione ed essere svegli, se siamo attenti i miracoli possiamo vederli e viverli. Quante volte dopo esperienze dolorose ci siamo detti che lo avevamo sempre saputo ma non abbiamo voluto ascoltar-ci?

I tempi sono maturi per il nostro cambiamento, tutto è ormai alla nostra portata, basta essere svegli, attenti ai nostri pensieri, presenti e focalizzati su ciò che realmente vogliamo essere, fare, avere!!!

Buona vita!!!

Patrizia di Visione Alchemica

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