Indubbiamente tutti sanno che un filo elettrico è circondato da un campo magnetico. Se la corrente varia, cioè se essa è alternata anziché continua, il campo è animato da pulsazioni e fluttua a seconda dei cambiamenti di polarità. Il corpo umano, che è una fonte d’elettricità, è circondato da un campo magnetico alternato. L’eterico, come lo chiamiamo, fluttua, o vibra, così rapidamente che è praticamente impossibile discernerne il movimento. … Se una persona si avvicina molto a un’altra, prova spesso un’impressione di pizzicore.
Molte persone, anzi la maggior parte, sono perfettamente coscienti della prossimità di un altro. Provate, fate l’esperimento con un amico; mettetevi dietro di lui e avvicinategli un dito alla nuca, poi sfioratela. Il più delle volte, non farà nessuna distinzione tra l’esser vicino ed esser realmente toccato. Questo avviene semplicemente perché l’eterico è anche sensibile al fatto di esser toccato. L’eterico è il campo magnetico che circonda il corpo umano.

Aura
E’ la frontiera dell’aura, il suo nucleo, se così si può dire. Accade che, in alcuni individui, l’eterico copre ogni parte del corpo per uno spessore di circa un millimetro, anche intorno a ogni capello. In altri, esso è più spesso, e arriva talvolta, ma di rado, a una larghezza di dodici centimetri. Esso può servire a misurare la vitalità delle persone; cambia infatti d’intensità a seconda dello stato di salute. Se un uomo ha lavorato duramente per tutta la giornata, il suo eterico sarà assai prossimo alla pelle, ma dopo un buon riposo, aumenterà di spessore.
Esso segue la forma precisa del corpo, dei peli, delle verruche e anche dei foruncoli. E’ interessante notare che, se sottomessi a una forte tensione elettrica a debole amperaggio, l’eterico si può vedere, talvolta colorato di rosa e talvolta di blu. Anche determinate condizioni atmosferiche permettono di vedere l’eterico. I marinai chiamano questo fenomeno il Fuoco di Sant’Elmo.

Gli alberi, le sovrastrutture, lo scafo di una nave sembrano bordati da una luminosità, molto impressionante per chi la vede per la prima volta. Si può definire questo fenomeno come l’eterico della nave. Spesso, in campagna, in una notte scura e brumosa, è possibile notare una luminosità bluastra intorno a dei fili ad alta tensione. Gli ingegneri elettrotecnici chiamano questo fenomeno la ‘corona’ dei fili ad alta tensione … . La corona del corpo umano è, naturalmente, l’eterico, ed essa somiglia molto alla scarica dei fili ad alta tensione. Quasi tutti possono vedere l’eterico di un corpo, a condizione di esercitarsi un po’ e di aver pazienza.
Malauguratamente, s’immagina spesso che esista un mezzo facile e rapido di raggiungere conoscenze e poteri che hanno richiesto anni di studio ai Maestri. Niente si può fare senza esercitarsi: i grandi musicisti fanno le scale tutti i giorni. Così voi pure, se volete giungere a vedere l’aura e l’eterico, dovrete ‘fare le vostre scale’.

Potrete esercitarvi chiedendo a un individuo di buona volontà di stendere il braccio, con la mano tesa, le dita allargate, a qualche centimetro da uno sfondo neutro o nero. Giratevi verso questo braccio e questa mano, senza però guardarlo direttamente. Occorre usare un ‘trucco’. Con la coda dell’occhio vedrete allora una specie di fumo blu-grigio incollato alla pelle. Come abbiamo già detto, esso può esser spesso da un millimetro a parecchi centimetri. Sovente, l’osservatore volgerà la testa per guardare più da vicino e non vedrà che un braccio, forse perché fa troppi sforzi, oppure “non vede la foresta perché è nascosta dagli alberi”. Distendetevi, non fate sforzi, e con un po’ di pratica, vedrete qualcosa. Potrete anche esercitarvi da soli. Sedetevi in una poltrona comoda, mettetevi a vostro agio. Ponetevi a distanza di almeno due metri da ogni oggetto, tavola, sedia o muro. Respirate profondamente, regolarmente e poi, lentamente, stendete le braccia, congiungete le punte delle dita, coi pollici in aria. Allora, se allargate leggermente le mani, sentirete ‘qualcosa’.

Sarà forse una nebbia grigia, che vi sembrerà luminosa, ma certamente, allargando leggermente le dita, vedrete che c’è realmente qualcosa. Questo qualcosa, è l’eterico. Se perdete il contatto, cioè se il fugace ‘qualcosa’ sparisce, ricominciate, congiungete di nuovo le punte delle dita e allargatele ancora. Non è che una questione di esercizio. … Ma contemplate ancora le vostre dita. Guardate attentamente la leggera nebbia che passa dall’uno all’altro dito. Con un po’ di pratica, potrete osservare che essa passa dalla mano sinistra alla destra, e viceversa; questo non dipende solo dal sesso ma dal momentaneo stato di salute e dalle preoccupazioni. Se vi è possibile farvi aiutare da una persona interessata all’esperimento, potete esercitarvi con la palma della mano. Sistemate questa persona, possibilmente di sesso opposto, in una poltrona di fronte a voi. Entrambi dovete stendere le braccia e le mani. Poi, lentamente, abbasserete la vostra palma su quella di chi vi è di fronte.

Quando sarete a circa quattro centimetri dalla sua mano, sentirete una leggera corrente d’aria, fredda o calda, passare da una mano all’altra; questa sensazione sarà più viva al centro della palma. Se sentirete una brezza calda, muovete leggermente la mano, di sbieco, e la sensazione di calore aumenterà. D’altronde essa aumenterà con l’allenamento. Quando arriverete a questo stadio, se guardate attentamente lo spazio che sta fra la vostra mano e quella dell’altro, potrete distinguere chiaramente il corpo etereo. Esso è simile al fumo di una sigaretta che si consuma da sola, ed è di colore bluastro. Occorre ripetere che l’eterico non è che la manifestazione esterna delle forze magnetiche del corpo; lo chiamiamo ‘anima’, perché quando una persona muore di morte violenta, in perfetta salute, la carica eterea rimane per qualche tempo, poi si stacca dal corpo ed erra come una ‘anima in pena’, ma questo non ha alcun rapporto con l’entità astrale. … Avrete però senza dubbio sentito parlare di vecchi cimiteri di campagna senza la minima illuminazione, dove si è visto nelle notti senza luna un vago chiarore bluastro salire da una tomba scavata di fresco. E’ la carica eterea che si va dissipando e lascia il morto sotterrato il giorno stesso. Si potrebbe definire un po’ come il calore che sale da un bollitore sotto il quale si è appena spento il fuoco. Una dispersione di calore. Allo stesso modo quando un corpo muore (non bisogna però dimenticare che esistono vari stadi relativi della morte) la forza eterea si abbassa sempre di più. Accade che l’eterico indugi intorno al corpo per parecchi giorni dopo la morte clinica … . … solo l’esperienza vi permetterà di vedere l’eterico, e, finché non lo vedrete, non potrete distinguere l’aura, che è ancora più sottile. … il corpo è avvolto nell’eterico. Ma al di là di esso c’è l’aura, che è simile, nel senso che anch’essa è d’origine magnetica; ma la sua somiglianza si ferma lì.


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L’aura ha i colori del Super-Io; essa indica se una persona è spirituale o carnale, se è in buona salute o malata. Tutto si riflette nell’aura, che è lo specchio del Super-Io, ovvero dell’anima. Nell’aura, possiamo vedere la malattia, la salute, il fallimento o il successo, l’amore e l’odio. E’ indubbiamente una fortuna che oggi poche persone abbiano il potere di distinguere le aure, perché, nell’epoca nostra, è purtroppo molto comune cercar di avvantaggiarsi sugli altri, e l’aura tradisce tutti i pensieri, buoni o cattivi, riflettendo i colori e le vibrazioni del Super-Io. Sta di fatto che, quando una persona ha una malattia mortale, la sua aura comincia a oscurarsi, e, in certi casi, sparisce prima ancora che la persona muoia. D’altra parte, in caso di morte violenta, in cui la vittima era in buona salute, l’aura rimane ancora dopo la morte clinica. Sarebbe bene fare qui alcune osservazioni sulla morte, perché questa soppressione della vita non è affatto un atto brutale, come un taglio di corrente. La morte non è mai rapida. Qualunque ne sia la causa, fosse anche la decapitazione, essa non è mai immediata. … L’aura è qualcosa di molto più sottile del corpo etereo che è relativamente denso.

Essa è rispetto all’eterico ciò che questo è rispetto al corpo materiale. L’eterico segue il corpo e lo ricopre interamente, ma l’aura se ne stacca per formare una specie di conchiglia ovoidale. Essa può raggiungere un’altezza di due metri e mezzo e anche di più, e una larghezza di oltre un metro al centro. Si affina poi in modo tale che la parte più stretta si trova ai piedi. L’aura è formata dalle radiazioni colorate che partono dalle diverse parti del corpo. … Come abbiamo detto, l’aura è multicolore, ma dobbiamo far notare che, allorché parliamo di ‘colori’, alludiamo semplicemente a una certa parte dello spettro solare. In altre parole, invece di usare la parola ‘colore’ potremmo citare la frequenza della radiazione che chiamiamo ‘blu’ o ‘rossa’. Il rosso è uno dei colori più facili a vedere. Il blu è più sottile. Vi sono persone che non possono vedere il blu, altre alle quali sfugge il rosso. Se siete in presenza di una persona che può vedere l’aura, guardatevi bene dal mentire, perché vi tradireste! Normalmente, ogni essere è dotato di un ‘alone’ bluastro o giallastro. In caso di menzogna, radiazioni giallo-verdastre traversano l’alone. Si tratta di un colore assai difficile a descrivere ma, una volta visto, non si può dimenticarlo. Così, mentire è tradirsi immediatamente, grazie a questi scintillii giallo-verdastri che scaturiscono alla sommità dell’aura. L’aura sale fino agli occhi e poi c’è quel che si chiama l’alone vero e proprio, o nimbo, di un vivo colore giallo o blu. Poi, in cima, sgorga una specie di fonte di luce che si chiama, in Oriente, Fiore di Loto. Essa è un vero e proprio arcobaleno e, per poco che uno abbia immaginazione, sembra di veder sbocciare il loto dai sette petali. Più la spiritualità di un essere è grande, più l’alone è giallo zafferano. Se una persona ha cattivi pensieri, quella parte dell’aura volgerà verso il bruno opaco e sarà inquadrata da quel colore giallo-verdastro bilioso, caratteristico della menzogna. Siamo convinti che molta gente veda le aure senza saperlo. Si dice comunemente che un certo colore sta bene, che un altro non dona per niente; istintivamente, uno pensa che quel colore stoni con l’aura. … I colori, dopo tutto, non sono altro che vibrazioni. Come la vibrazione che chiamiamo ‘suono’ può diventare contrastante o armoniosa, così le vibrazioni mute che chiamiamo colori possono provocare una cacofonia spirituale.

Questo libro è sicuramente uno dei più interessanti; dovrebbe essere letto integralmente e con molta attenzione. E’ diverso da tutti gli altri, poiché è un vero e proprio manuale, che descrive minuziosamente le caratteristiche di tutte le facoltà paranormali e le tecniche che l’autore ritiene necessarie per acquisirle.

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