Maschio e femmina hanno lo stesso numero di chakra ma le polarità di ognuno sono invertite.
Nell’uomo il primo chakra è di polarità positiva: si muove verso fuori, azione, forza.
Nella donna è negativo: riceve dentro.
Già da questo si capisce che le polarità inverse hanno un’eccellente funzione, sono incastri di energia. Dove c’è la spina si trova la presa, dove c’è il maschio, di là c’è la femmina.
L’inversione polare continua per tutti gli altri chakra. Il secondo chakra, legato al piacere e alle emozioni, è negativo per l’uomo e positivo per la donna. Questo implica che, se l’uomo è più forte fisicamente della donna, la donna è più forte dell’uomo emotivamente. Nel senso che percepisce più emozioni, le vive più intensamente e riesce a stare più a lungo in situazioni emotivamente cariche. L’uomo in questo campo è debole, e quindi giudica debolezza l’emotività.
In quanto al piacere, la donna è in grado di provarne infinitamente di più dell’uomo. In questo caso, l’uomo reprime la sessualità della donna per non sentirsi più debole.
Nell’uomo il primo chakra è di polarità positiva: si muove verso fuori, azione, forza.
Nella donna è negativo: riceve dentro.
Già da questo si capisce che le polarità inverse hanno un’eccellente funzione, sono incastri di energia. Dove c’è la spina si trova la presa, dove c’è il maschio, di là c’è la femmina.
L’inversione polare continua per tutti gli altri chakra. Il secondo chakra, legato al piacere e alle emozioni, è negativo per l’uomo e positivo per la donna. Questo implica che, se l’uomo è più forte fisicamente della donna, la donna è più forte dell’uomo emotivamente. Nel senso che percepisce più emozioni, le vive più intensamente e riesce a stare più a lungo in situazioni emotivamente cariche. L’uomo in questo campo è debole, e quindi giudica debolezza l’emotività.
In quanto al piacere, la donna è in grado di provarne infinitamente di più dell’uomo. In questo caso, l’uomo reprime la sessualità della donna per non sentirsi più debole.
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L’uomo è positivo nel terzo chakra, quello della volontà, della realizzazione materiale, dell’ego. La donna lo è nel quarto chakra, quello dello spazio, dell’accettazione, dell’amore.
Il maschio è positivo nel quinto e ha forza e chiarezza espressiva, afferma se stesso, manifesta la propria creatività. La donna fa lo stesso, ma in maniera più ricettiva. Sa ascoltare considerevolmente di più ed usa mezzi diversi dall’uomo per esprimersi, ma non certo meno profondi. La sua creatività è spesso orientata verso gli altri, mentre nell’uomo, a volte, questa orienta gli altri verso sé. Nel sesto chakra, la qualità positiva sostiene la forte intuizione femminile. Nell’uomo, la qualità negativa appartiene ai regni dell’introspezione e della filosofia.
Il maschio è positivo nel quinto e ha forza e chiarezza espressiva, afferma se stesso, manifesta la propria creatività. La donna fa lo stesso, ma in maniera più ricettiva. Sa ascoltare considerevolmente di più ed usa mezzi diversi dall’uomo per esprimersi, ma non certo meno profondi. La sua creatività è spesso orientata verso gli altri, mentre nell’uomo, a volte, questa orienta gli altri verso sé. Nel sesto chakra, la qualità positiva sostiene la forte intuizione femminile. Nell’uomo, la qualità negativa appartiene ai regni dell’introspezione e della filosofia.
Nel settimo chakra la donna è negativa, di nuovo come lo è nel primo; è pronta a ricevere dall’esistenza, al punto di accettare di portare una nuova vita dentro di sé. L’uomo qui è positivo: è pronto a farsi ricevere dall’esistenza, al punto da crearla come vuole lui. Non saranno molti i libri sacri scritti da donne; gli inferni e i paradisi portano la firma di uomini.
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Per via della paura dell’altro e dello sconosciuto che ci attanaglia, abbiamo tramutato delle qualità che si completano a vicenda in nemici che si danno battaglia.
La strada di un nuovo modo di relazionarsi con l’altro sesso passa per una reciproca e profonda comprensione, che includa i meccanismi che stringono i sensi dentro una gabbia, che separano con dolore quel che madre natura ha fatto perché invece si unisse con gioia.
La strada di un nuovo modo di relazionarsi con l’altro sesso passa per una reciproca e profonda comprensione, che includa i meccanismi che stringono i sensi dentro una gabbia, che separano con dolore quel che madre natura ha fatto perché invece si unisse con gioia.
Arshad Moscogiuri