I Celti erano un’antica popolazione indoeuropea, che i Greci chiamavano Keltoi e i Romani Galli o Galati. Verso la fine dell’età del Bronzo si espansero in Europa centrale e nell’Asia Minore, arrivando a invadere Roma nel 390 a.C. e la Grecia un secolo dopo. In seguito, l’espansione dei Romani e delle popolazioni germaniche li constrinse a ritirarsi verso occidente, dove si stabilirono soprattutto nelle isole britanniche, in una parte dell’attuale Francia del nord e della Spagna (di qui il nome di una regione della Galizia).
Benchè fossero già in possesso di una cultura e un artigianato ben sviluppati, è possibile che l’esoterismo e la spiritualità della loro religione magica si approfondissero ulteriormente venendo in contatto con gli antichi Britanni, costruttori del monumento megalitico di Stonohenge. La saggezza dei Celti sono stati recuperati dalla Wicca, che è essenzialmente l’espressione esoterica della religione celtica e del culto che tributava alla forza e all’armonia della Natura.
I Celti si definivano custodi della Terra ed avevano uno stretto rapporto con la natura, con le acque, gli alberi, le pietre, che hanno dentro di loro una forte valenza magica, un valore perduto e che si spera di ritrovare con la conoscenza dei riti e dei costumi di questa fantastica popolazione, essi sapevano che i boschi, i laghi, le piante, i minerali, gli animali e tutto ciò che vive sulla Terra è carico di vibrazioni astrali. Questa energia universale è ciò che mantiene l’equilibrio tra noi e il mondo naturale che ci circonda, offrendoci nello stesso tempo la possibilità di arricchire la nostra vita attraverso i poteri della mente e dello spirito.
Oggi
Fino agli anni sessanta gli studi sui Celti, erano pochissimi, i lettori si orientavano verso la cultura classica greca e latina.
Ad iniziare a far conoscere questa cultura fu Tolkien, con la sua saga celtico-medievale su Il Signore degli Anelli, mentre a livello più approfondito fu George Dumézil, con le ricerche sulle origini, la storia, la mitologia e la religione degli Indoeuropei, i Celti, i Germani, gli Sciti, che hanno dando il via ad approfonditi.
Sempre in quel periodo c’è stata la riscoperta della propria identità nazionale da parte degli Irlandesi, degli Scozzesi, dei Gallesi e dei Cornovagliesi, inoltre negli anni settanta, gruppi musicali come Dubliners e Chieftains hanno fatto conoscere la musica celtica, ricostruita accuratamente con l’uso degli strumenti tradizionali, come l’arpa, il bodhran, le cornamuse.
Proprio attraverso queste melodie suggestive si riesce a capire perché i Celti credessero che la musica appartenesse a dimensioni ultraterrene, e perché le leggende parlino di meravigliosi cantori rapiti dalle fate e costretti a suonare e cantare solo per il Piccolo Popolo.
Il folklore celtico ci dona saghe e leggende popolate da fate ed elfi, nani e folletti, gnomi e tesori pieni di oro, oscure fortezze, giganti, draghi, saggi re, principesse ed eroi, potenti maghi, prodi guerrieri, luoghi sacri, misteriosi, spade magiche: un mondo simile a quello delle fiabe.
La New Age, con la riscoperta delle antiche culture, mescola spesso impropriamente i Celti con la Nuova Stregoneria Wicca. Essa ha attecchito tanto più fortemente quanto più viene sentita l’esigenza di un ritorno ad una vita più semplice, meno caotica, più vicina ai ritmi naturali, alle piante, agli animali. In altre parole, più spirituale e meno materialista.
Ora trovare libri sui Celti, sul druidismo, che insegnano l’uso dei simboli celtici, ad usare le rune, curarsi con le piante è diventata una cosa semplice, in Italia come in Francia e in Gran Bretagna, vengono organizzate Feste Celtiche con balli, canti, giochi e tanta musica soprattutto in estate
Questa grande cultura sta appassionando molte persone, ora non sono solo i popoli Celti a cercare le proprie radici ma anche gli appassionati della cultura celtica.
Fonte: http://violetfairy.altervista.org/celti.htm