Essere integri significa essere immuni a tutto ciò che osserviamo nel mondo. Ogni cosa nel bene o nel male cerca di portarci verso se stessa, di spogliarci della nostra essenza, di farci complici di meccanismi sottili che portano alla distruzione nostra e del prossimo.
Senza una forte presa di coscienza e un’estrema volontà è facile essere fagocitati da tutto ciò che è ambiguo, subdolo e nascosto.
Ed è qui che nasce l’Integrità, come reazione ad un sistema distruttivo e autolesionista, come risposta ad una società in declino e ad un mondo in sofferenza.
L’Integrità è come una roccia che resiste all’erosione e allo sgretolamento causati da fattori esterni, è come l’acqua che si insinua in ogni meandro, trasmutando con la sua purezza anche i lati più oscuri dentro di noi.
L’Integrità può esistere solo dentro tutti coloro che non lasciano spazio ai compromessi nella propria vita, perché sentono che la vera forza in realtà è la libertà di espressione della propria natura.
Ouspensky da: La quarta Via
Parlo del “ricordarsi di sé? come divisione di attenzione che ne è il tratto caratteristico.
IO——————–>il fenomeno osservato.
Quando, sempre osservando, tento di ricordarmi di me, la mia attenzione è diretta contemporaneamente verso l’oggetto osservato e verso me stesso:
IO<——————->il fenomeno osservato
Si è in errore se si pensa che siano sufficienti delle mezze misure.