Esercizio dei fili neri.
Coricati sul dorso su una superficie dura (tappeto, moquette); ed effettua un rilassamento mantenendo le braccia lungo il corpo. Senza fare alcun movimento fisico utilizzare il pollice e l’indice della mano destra (è importante che sia proprio la destra) per sfilare mentalmente dall’ombelico (l’ombelico è detto anche “la sorgente del male”), un filo nero per ogni paura da cui ritieni di doverti liberare, o meglio, ritieni di avere. Togli tutti i fili delle paure e man mano che li togli gettali alla tua destra dove puoi immaginare un fuoco che brucia.
Estrai dal punto dove è situato il plesso solare (bocca dello stomaco) un filo nero per ogni risentimento (oppure per ogni persona verso cui nutri del risentimento).
Sempre dallo stesso punto estrai un filo nero per ogni insoddisfazione, ovvero per tutte le occasioni in cui hai pensato di non essere abbastanza bravo, capace, forte, ecc.
Per terminare estrai dallo stesso punto un filo nero per ogni cosa che non ti piace di te stesso, sia essa del corpo oppure del carattere. Concludi colmando i vuoti lasciati dai fili con luce bianca ed affermando: Io sono come sono e com’è giusto che io sia. Nessuno può pretendere che io sia diverso da quello che sono.
Può accadere di incontrare nodi, grovigli o altro che impediscono la completa estrazione di un filo. In questo caso immagina di avere in mano una forbice e taglia il filo, quindi lascialo stare fino alla prossima seduta. All’inizio cerca di togliere i fili che si riferiscono alle situazioni più semplici. Questo esercizio serve per eliminare l’energia delle paure, delle insoddisfazioni, dei risentimenti e delle negatività che alberghiamo in noi stessi. L’esercizio è adatto anche per i bambini.
Esercizio per il controllo mentale
Questo esercizio sembra banale, ma non lo è. Vi assicuro che se avrete la perseveranza di eseguirlo per almeno 15 minuti continuati al giorno, per alcune settimane, potrete constatare un notevole miglioramento della vostra padronanza mentale.
Scegliete un posto dove non vengano a disturbarvi per 15/20 minuti.
Sedete eretti ma non rigidi, piedi paralleli, le mani sul grembo.
Chiudete gli occhi molto lentamente, massaggiate le sopracciglia, le guance ed il naso respirando profondamente, sbadigliate e stiratevi in tutta libertà.
Mettete le mani sull’addome e respirate tranquillamente, osservate se respirate con l’addome (si sente alzarsi ed abbassarsi) oppure con i polmoni (l’addome è quasi fermo mentre sono le spalle ad alzarsi ed abbassarsi). Se respirate con i polmoni è buona cosa spendere qualche minuto esercitandosi nella respirazione addominale (spingere il ventre in fuori quando l’aria entra e viceversa).
Senza alterare il ritmo del respiro seguite il percorso dell’aria, da immaginare come luce bianca, pensando:
Pace, inspirando.
Amore, espirando.
Saggezza, inspirando.
Allegria, espirando.
Proseguite per 15/20 minuti, poi terminate stirandovi lentamente.
Se durante l’esercizio la mente “scappa” riprendere con calma ricominciando da capo.
Note: quando subentrano dei pensieri diversi da quelli in programma ignorateli e riprendete l’esercizio, state utilizzando una parte di voi, usate amore e non violenza!
Esercizio di visualizzazione per superare il risentimento
Descriveremo ora come si pratica il processo di visualizzazione. Prima di iniziare, tuttavia, sarà bene individuare una persona con cui riconciliarvi: non sarà difficile trovarla. Se vi cogliete a rivangare una ferita passata; a riandare con la mente a un episodio doloroso; a rimuginare continuamente su quello che avreste dovuto dire o fare; a ricordare il comportamento ingiusto di un altro, vuol dire che avete sentimenti irrisolti su quell’esperienza e, con la tecnica proposta da Emmett Fox, potete farvi fronte. Ecco come si fa:
Sedete su una sedia comoda, con i piedi a terra e gli occhi chiusi.
Se vi sentite tesi o distratti, come preparazione rilassatevi come descritto più innanzi.
Evocate nella vostra mente un’immagine nitida della persona verso la quale provate risentimento.
Immaginatevi che le succedano delle cose belle. Visualizzatela mentre riceve amore, riconoscimento o denaro, qualunque cosa che pensate possa farle piacere.
Prendete coscienza delle vostre reazioni. Se vi riesce difficile visualizzare che a quella persona succedano delle cose piacevoli, non preoccupatevi. È una reazione naturale e si modificherà con l’esercizio.
Ripensate alla parte che avete svolto voi in quell’episodio doloroso ed a come si potrebbe interpretare diversamente l’episodio e il comportamento dell’altro. Provate a immaginarvi come potrebbe apparire la situazione dal punto di vista dell’altro.
Prendete coscienza di quanto ora vi sentiate più rilassati, più in pace. Ripetetevi che non dimenticherete quello che avete capito ora.
Ora siete pronti per riaprire gli occhi e riprendere le vostre attività.
Bastano meno di cinque minuti per eseguire questo esercizio. Fatelo ogni volta che vi rendete conto di stare rivangando un episodio passato spiacevole, doloroso o frustrante. Potreste stare dei mesi senza avere bisogno di eseguirlo, o trovarvi in condizione di compierlo cinque o sei volte al giorno.
Potete addirittura usarlo mentre si sta verificando una situazione spiacevole. Per esempio, in un caso come quello dei ragazzi in macchina che vi tagliano la strada, potreste immaginarveli che arrivano sani e salvi dove devono arrivare, che vanno bene a scuola o sul lavoro o negli sport. Potreste ripensare a quando eravate ragazzi voi, alle stupidaggini che facevate allora e anche capire certi problemi dei giovani.
Fonte: www.viveremeglio.org