La pergamena che reca il testo dell’indulgenza plenaria donata da papa Celestino V alla città e al mondo è oggi conservata nella cappella blindata della Torre del Palazzo Civico, ancora a ricordo del ruolo svolto dalla popolazione e dalle autorità civili di L’Aquila: essi protessero il prezioso documento dal tentativo di distruzione operato da papa Bonifacio VIII, che in tal modo voleva cancellare uno strumento tanto rivoluzionario nel suo valore politico e religioso, prodotto dal suo predecessore.

L’autenticità della Bolla del Perdono, più volte messa in discussione nel tempo, fu confermata da papa Paolo VI che, nel 1967, all’atto della revisione generale di tutte le indulgenze plenarie, annoverò quella di Celestino V al primo posto dell’elenco ufficiale.
Il corteo della Bolla, che ancora oggi ogni 28 agosto sfila per le strade della città, è coevo al rito del Perdono. Sin dal suo primo apparire, ebbe la funzione di accompagnare solennemente la Bolla dell’indulgenza celestiniana dal Palazzo del Magistrato, l’odierno palazzo di Margherita d’Austria oggi sede del Comune, alla basilica di Santa Maria di Collemaggio.

Si attribuisce il primo Giubileo a Bonifacio VIII nel 1300, successivo a quello di Celestino V del 1294, conoscendo quali altre Bolle emanò Bonifacio VIII (articolo qui) mi riesce difficile credere che abbia creato un evento che non fosse a scopo di lucro.
Celestino V invece aveva ben altri ideali, a quei tempi l’indulgenza si poteva solo comprare ed era quindi accessibile solo ai ricchi, lui istituì La Perdonanza affinché il popolo potesse averne vantaggio e… gratuitamente!

Un’altro particolare che mi ha fatto suonare un campanellino è l’accostamento che si fa tra la rinuncia al papato di Papa Ratzinger e quel Gran rifiuto di Celestino V, possiamo perdonare Dante che lo mise tra gli ignavi, allora non c’era il web e qualcosa deve essergli sfuggito, ma oggi non possiamo ignorare certi fatti, benché le fonti di informazione ufficiali cerchino di farci credere ben altro rispetto alla realtà.

A pro di ciò, la cerimonia della Perdonanza che si svolge a L’Aquila riprese vita nei suoi rituali nel 1983 ed è sospetta la creazione, proprio in quell’anno, dell’articolo can. 332 che dona al pontefice la facoltà della rinuncia al trono di Pietro, Ratzinger era al fianco di Papa Karol Wojtyla in quel periodo e proprio lui ne ha beneficiato. Chi può aver ispirato la creazione di quell’articolo? Forse i segreti di Fatima, sono segreti solo per noi e racchiudono istruzioni per i Papi? Oppure l’Emerito Papa Ratzinger ha doni di preveggenza, non mi stupisce, dovrebbe essere un requisito base di ogni Papa, il divino in Terra sa cosa accadrà! E il Divino sa cosa è giunto il tempo di fare ed ha incaricato Papa Francesco di questo e lui lo sta facendo scrupolosamente, aiutiamolo con la nostra energia per quella parte che noi crediamo possibile, portare un Vero Cambiamento, che sia Amore e Pace sulla terra per tutti gli Esseri Umani di buona volontà! I portali che si aprono portano energia per poter cambiare, aiuti arrivano anche con queste cerimonie, sembra possibile!

Papa Francesco, il Trasmutatore si è infatti incaricato di organizzare un evento epocale con il suo passaggio nella repubblica del Centro Africa, il 29.11.2015 ha compiuto un pellegrinaggio storico aprendo il “Giubileo della Misericordia” proprio a Bangui.
Giorni fa ho avuto la fortuna di incontrare una persona che conosce bene Bangui, le sincronicità piovono in questo periodo, un dubbio e incontri la persona giusta, fantastico. Lei mi ha raccontato che appena fuori la città, esiste la missione delle Suore Celestine del monastero aquilano di San Basilio, tramite loro Celestino V evangelizza e cura i malati da 28 anni. Forse Papa Francesco ha voluto fare un omaggio e dare un riconoscimento velato ad un Papa male interpretato o volutamente messo in cattiva luce dalla storia?


Il posto fuori città si chiama Bimbo, 29.11.2015, somma numerologica, portale energetico 11.11, 11 archetipo del Genio nella sua somma 1+1=2 archetipo del Fanciullo.
Certo è che quei luoghi sono l’antitesi della pubblicizzata Africa dai tramonti tanto celebrati, è un luogo grigio e triste ove poteri stranieri, anche francesi, sfruttano la povertà e l’ignoranza, fomentando guerre che poi vengono attribuite alla religione, quando nella realtà i rappresentanti delle due fazioni, Cattolica e Musulmana vivono nella stessa casa, perché come predicano la fratellanza e la pace così la praticano dandone l’esempio! 

Il karma è l’eterna legge della vita e i colonialisti ne hanno accumulato parecchio, ne creano sempre di nuovo in aggiunta andando ancora a sfruttare i giacimenti del sottosuolo senza condividerne i proventi, questo peggiora certe energie e chi è consapevole di queste leggi non dovrebbe stupirsi di certi eventi.

 

Papa Francesco ha aperto ed aprirà altri portali perchè ha compreso che il cambiamento è indispensabile, i suoi passi sono guidati a porre rimedio là dove c’è bisogno e portare energia all’emisfero sud della è un gesto che dovrebbe farci riflettere profondamente!
L’azione dei Portali attraverso le Porte Sante serve a ripulire il karma, usiamo queste energie nei giorni in cui avvengono e anche successivamente, per tutto il 2016, l’anno dell’apertura del Cuore… quello Umano!!!
Spero che l’Energia di questi portali risvegli i dormienti e i risvegliati!
Tutti dovremmo comprendere una sola cosa, il Cambiamento avverrà nel momento in cui tutte le coscienze si focalizzeranno sul BENE COMUNE, a poco serve chiacchierare di Luce, Ascensione, Quinta Dimensione pensando di lasciare tutti i problemi in Terza dimensione, lavandosene le mani perché ognuno si ritiene risvegliato o illuminato. Nulla cambia se noi non cambiamo e la smettiamo di pensare solo a noi stessi. Ognuno è responsabile della realtà che viviamo ed è solo essendone veramente consapevoli che possiamo modificare il nostro atteggiamento ed attuare il VERO CAMBIAMENTO, questo dovremmo volere che avvenga in noi, nel qui e ora!

Patrizia Pezzarossa

Testi di Visione Alchemica
®Riproduzione consentita con citazione della fonte.

BOLLA DEL PERDONO
«Celestino Vescovo servo dei servi di Dio, a tutti i fedeli di Cristo che prenderanno visione di questa lettera, salute e apostolica benedizione. Tra le feste solenni che ricordano i santi è da annoverare tra le più importanti quella di San Giovanni Battista in quanto questi, pur provenendo dal grembo di una madre sterile per vecchiezza, tuttavia fu ricolmo di virtù e fonte abbondante di sacri doni, fu voce degli Apostoli, avendo concluso il ciclo dei profeti, ed annunziò la presenza di Cristo in terra mediante l’annuncio del Verbo e miracolose indicazioni, annunziò quel Cristo che fu luce nella nebbia del mondo e delle tenebre dell’ignoranza che avvolgevano la terra, per cui per il Battista seguì il glorioso martirio, misteriosamente imposto dall’arbitrio di una donna impudica in virtù del compito affidatole. Noi, che nel giorno della decollazione di San Giovanni, nella chiesa benedettina di Santa Maria di Collemaggio in Aquila ricevemmo sul nostro capo la tiara, desideriamo che con ancor più venerazione tal Santo venga onorato mediante inni, canti religiosi e devote preghiere dei fedeli. Affinché, dunque, in questa chiesa la festività della decollazione di San Giovanni sia esaltata con segnalate cerimonie e sia celebrata con il concorso devoto del popolo di Dio, e tanto più devotamente e fervidamente lo sia quanto più in tale chiesa la supplice richiesta di coloro che cercano Dio troveranno tesori della Chiesa che risplendono dei doni spirituali che gioveranno nella futura vita, forti della misericordia di Dio onnipotente e dell’autorità dei suoi apostoli SS. Pietro e Paolo, in ogni ricorrenza annuale della festività assolviamo dalla colpa e dalla pena, conseguenti a tutti i loro peccati commessi sin dal Battesimo, quanti sinceramente pentiti e confessati saranno entrati nella chiesa di Santa Maria di Collemaggio dai vespri della vigilia della festività di San Giovanni fino ai vespri immediatamente seguenti la festività. Dato in Aquila, 29 settembre, nell’anno primo del nostro pontificato».

La traduzione è stata curata dal prof. Alessandro Clementi.

Orazione di Celestino V

POTENTIA DE LU PATRE CONFORTA ME.
SAPIENTIA DE LU FILIU ENSENIA ME.
GRATIA DE LU SPIRITI SANCTU ALLUMINA ME.
K’IO TE POÇA AMARE ET TEMERE ET POÇA FARE LO TUO PLACERE.
MÉ POÇA SPREÇARE ET TENERE ME VILE.
E IN REU MORTALE NON POÇA CADIRE.
E LA VITA ETERNA NON POÇA PERDIRE.
AMEN

Orazione in volgare contenuta nel libro di preghiere di Celestino V, piccolo codice membranaceo della seconda metà del XII secolo, conservato nell’archivio del Museo Nazionale di L’Aquila.

 

Fonte: http://www.perdonanza-celestiniana.it/it/la-bolla-del-perdono.html

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