[vc_row][vc_column][vc_column_text]ILLUSTRATION - This illustration shows a torn wedding picture and a wedding ring on a table symbolizing divorce, Frankfurt/Oder, Germany, 06 October 2011. 11 out of 1000 marriages were divorced in 2010. This is the highest percentage since reunification. Most of the time it is women who file for divorce. About half of the divorced couples had children who were under age. Photo: Patrick Pleul -ALLIANCE-INFOPHOTO
“Quando sei stato sposato e poi il tuo matrimonio si è rotto, parole come ‘per sempre’ perdono senso e fanno male, bruciano come benzina su una ferita.
Hai vissuto un ‘per sempre’ che è finito, e non ti sei più ripreso interiormente.
Esteriormente, si.
La fine del tuo matrimonio non è la causa prima del tuo dolore poiché ha portato a galla una tua ferita antica.
La causa prima è il senso di abbandono del Padre Celeste.
Riuscire ad amare ancora, per te, diventa facile se lasciato a livello impersonale, puoi amare generalmente l’esistenza, puoi innamorarti ardentemente del tuo lavoro, dei figli, degli amici… ma non riesci più ad amare una porzione di esistenza grande come l’infinito e racchiusa in una sola persona.
Puoi imparare ad amare per una notte, dando tutto te stesso… fino al momento in cui sbatti fuori casa quella persona che finalmente ti lascia tornare alla tua vita.
Puoi amare per un mese, fino a quando lasci quella persona tornando alla tua zona di comfort che davvero non è niente male: sei libero, fai una bella vita e le persone dell’altro sesso ti cercano, hai successo nel lavoro poiché ti ci dedichi finalmente anima e corpo.
Non solo le cose ‘brutte’ bruciano ma anche quelle belle: lo fanno quando vanno a bussare alla Ferita del tuo cuore.
Anche una persona che si innamora di te sentitamente può farti vacillare, può bruciare, poiché comprendi che è lo specchio di una parte di te che vuole aprire il cuore di nuovo…
Quando hai perso il senso di quel ‘per sempre’, quando non senti più il calore di una famiglia che si è rotta, impari ad essere per te madre e padre, impari ad essere madre e padre per i tuoi figli, diventi un po’ androgino e sviluppi qualità che ti rendono completo.
Dentro te qualcosa si è lacerato e mal ricucito.
Finalmente basti a te stesso, hai ricostruito sulle macerie, e stai bene. La tua vita è piena.
Quando hai amato al punto di sposarti e di avere dei figli con il coniuge, e poi la famiglia si è divisa, senti che per questa incarnazione può bastare così, per te e per le persona accanto a te che hanno sofferto a sufficienza.
E ti prepari ad una vita di piena, soddisfacente e libera solitudine.
Ogni tanto, quell’alito di vento gelido a bagnarti gli occhi, quella tua ferita che riacutizza, per un attimo, quel vecchio dolore, che ti accompagna lungo il cammino e ti aiuta a meglio comprendere le ferite dei compagni sulla Via.
Una parte di te gioca allora uno scherzo: incontri qualcuno che è semplicemente imperdibile.
Nemmeno con tutti gli sforzi possibili puoi allontanarlo da te poiché l’hai creato proprio bene: non solo possiede tutte le caratteristiche adatte a farti lavorare sulla tua ferita, ma è parecchio insistente, così insistente da riuscire a creare uno spazio dove non entra nemmeno uno spillo, così convinto da riuscire ad infilarsi in un cuore spalancato, eppure chiuso.
La realtà è frutto di una creazione inconscia.
Questo nuovo paradigma mostra chiaramente come tu abbia deciso, nonostante il tuo difenderti, di aprire il cuore ancora una volta.
Non amerai per sempre: amerai Adesso e – oramai ne hai le prove per esperienza diretta – farai un Lavoro con quest’Anima che ha deciso di vedersi sbattere in faccia il tuo cuore chiuso un milione di volte, prima di poterlo vedere nuovamente spalancato.
E’ un Lavoro che avete deciso di fare insieme molto prima di incarnarvi qui.
Nel momento in cui non desideri più innamorarti, puoi lasciare spazio nella tua vita per l’arrivo di qualcuno con cui potrai imparare ad Amare.
Nel momento in cui non vuoi più amare per sempre, imparerai ad amare Sempre.
I divorzi sono un portale per la Gioia, le separazioni sono un viaggio in limousine per l’illuminazione.”
Linda Molin[/vc_column_text][vc_raw_html]JTNDaWZyYW1lJTIwc3JjJTNEJTIyaHR0cHMlM0ElMkYlMkZ3d3cuc3ByZWFrZXIuY29tJTJGZW1iZWQlMkZwbGF5ZXIlMkZzdGFuZGFyZCUzRmVwaXNvZGVfaWQlM0Q4NjE2NDEzJTI2YXV0b3BsYXklM0RmYWxzZSUyMiUyMHN0eWxlJTNEJTIyd2lkdGglM0ElMjAxMDAlMjUlM0IlMjBoZWlnaHQlM0ElMjAxMzFweCUzQiUyMiUyMGZyYW1lYm9yZGVyJTNEJTIyMCUyMiUyMHNjcm9sbGluZyUzRCUyMm5vJTIyJTNFJTNDJTJGaWZyYW1lJTNF[/vc_raw_html][vc_raw_html]JTNDZGl2JTIwYWxpZ24lM0QlMjJjZW50ZXIlMjIlMjBzdHlsZSUzRCUyMm1hcmdpbi1ib3R0b20lM0ExNXB4JTIyJTNFJTNDZGl2JTIwc3R5bGUlM0QlMjJ3aWR0aCUzQTE0MHB4JTIyJTNFJTNDYSUyMHRhcmdldCUzRCUyMl9ibGFuayUyMiUyMGhyZWYlM0QlMjJodHRwJTNBJTJGJTJGd3d3Lm1hY3JvbGlicmFyc2kuaXQlMkZsaWJyaSUyRl9fYWxjaGltaWEtcXVvdGlkaWFuYS1saWJyby5waHAlM0ZwbiUzRDI5ODElMjIlMjB0aXRsZSUzRCUyMkFsY2hpbWlhJTIwUXVvdGlkaWFuYSUyMiUyMCUzRSUzQ2ltZyUyMHN0eWxlJTNEJTIyYm9yZGVyJTNBMCUzQiUyMHZlcnRpY2FsLWFsaWduJTNBJTIwdG9wJTIyJTIwc3JjJTNEJTIyaHR0cCUzQSUyRiUyRnd3dy5tYWNyb2xpYnJhcnNpLm9yZyUyRnByb3h5JTJGZGF0YSUyRmNvcCUyRl9iaWclMkZhJTJGYWxjaGltaWEtcXVvdGlkaWFuYS0xMTUyNzkuanBnJTIyJTIwd2lkdGglM0QlMjIxMjIlMjIlMjBoZWlnaHQlM0QlMjIxNjAlMjIlMjBhbHQlM0QlMjJBbGNoaW1pYSUyMFF1b3RpZGlhbmElMjIlMjAlMkYlM0UlM0MlMkZhJTNFJTNDJTJGZGl2JTNFJTNDZGl2JTNFJTNDYSUyMHRhcmdldCUzRCUyMl9ibGFuayUyMiUyMGNsYXNzJTNEJTIyYXV0b3JlJTIyJTIwdGl0bGUlM0QlMjJMaW5kYSUyME1vbGluJTIyJTIwaHJlZiUzRCUyMmh0dHAlM0ElMkYlMkZ3d3cubWFjcm9saWJyYXJzaS5pdCUyRmF1dG9yaSUyRl9saW5kYS1tb2xpbi5waHAlM0ZwbiUzRDI5ODElMjIlM0VMaW5kYSUyME1vbGluJTNDJTJGYSUzRSUzQyUyRmRpdiUzRSUzQ2RpdiUzRSUzQ2ElMjB0YXJnZXQlM0QlMjJfYmxhbmslMjIlMjBocmVmJTNEJTIyaHR0cCUzQSUyRiUyRnd3dy5tYWNyb2xpYnJhcnNpLml0JTJGbGlicmklMkZfX2FsY2hpbWlhLXF1b3RpZGlhbmEtbGlicm8ucGhwJTNGcG4lM0QyOTgxJTIyJTIwdGl0bGUlM0QlMjJBbGNoaW1pYSUyMFF1b3RpZGlhbmElMjIlMjBzdHlsZSUzRCUyMmZvbnQtd2VpZ2h0JTNBYm9sZCUyMiUzRUFsY2hpbWlhJTIwUXVvdGlkaWFuYSUzQyUyRmElM0UlM0MlMkZkaXYlM0UlM0NkaXYlM0UlM0NhJTIwdGFyZ2V0JTNEJTIyX2JsYW5rJTIyJTIwaHJlZiUzRCUyMmh0dHAlM0ElMkYlMkZ3d3cubWFjcm9saWJyYXJzaS5pdCUyRmVkaXppb25pJTJGX2xlZHVldG9ycmkucGhwJTNGcG4lM0QyOTgxJTIyJTIwdGl0bGUlM0QlMjJMZWR1ZXRvcnJpJTIyJTIwJTNFTGVkdWV0b3JyaSUzQyUyRmElM0UlM0MlMkZkaXYlM0UlM0NkaXYlM0UlMjZldXJvJTNCJTIwMTUlM0MlMkZkaXYlM0UlM0NkaXYlM0UlM0NhJTIwaHJlZiUzRCUyMmh0dHAlM0ElMkYlMkZ3d3cubWFjcm9saWJyYXJzaS5pdCUyRmxpYnJpJTJGX19hbGNoaW1pYS1xdW90aWRpYW5hLWxpYnJvLnBocCUzRnBuJTNEMjk4MSUyMiUyMHRpdGxlJTNEJTIyQWxjaGltaWElMjBRdW90aWRpYW5hJTIyJTNFJTNDaW1nJTIwc3R5bGUlM0QlMjJib3JkZXIlM0EwJTIyJTIwc3JjJTNEJTIyaHR0cCUzQSUyRiUyRnd3dy5tYWNyb2xpYnJhcnNpLm9yZyUyRmltZyUyRmNhcnJlbGxvLmdpZiUyMiUyMCUyRiUzRSUzQyUyRmElM0UlM0MlMkZkaXYlM0UlM0MlMkZkaXYlM0UlM0NociUyMHN0eWxlJTNEJTIybWFyZ2luLWJvdHRvbSUzQTE1cHglMjIlM0U=[/vc_raw_html][/vc_column][/vc_row]

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