Per legge  ciò che non deriva da sottoprodotti animali non può essere definito “pelle”. Vademecum per riconoscere quella autentica e tutte le alternative ecologiche.

Se siete convinti che l’ecopelle sia finta pelle di derivazione non animale e pensate di conoscere la differenza fra cuoio e pelle, preparatevi a smontare i falsi miti in cui avete sempre creduto.
Siete abituati a parlare di resistente “cuoio” per le scarpe e morbida “pelle” per le borse? Sappiate che i due termini in realtà si equivalgono. A confermarlo è l’ingegnere Sabrina Frontini, direttrice dell’Icec (Istituto di certificazione per l’area pelle): «I termini “cuoio”, “pelle” e sinonimi, sono disciplinati dalla legge 1112/66 e riservati esclusivamente a prodotti ottenuti dal processo di concia di spoglie animali in modo da conservare inalterata la struttura naturale delle fibre – spiega –  Questa struttura fibrosa naturale conferisce alla vera pelle proprietà uniche che la contraddistinguono da tutti gli altri materiali, sintetici e non, utilizzati per le stesse destinazioni merceologiche, e che per legge, non possono essere denominati con termini contenenti la parola pelle»

La pelle sintetica o similpelle, invece, ha una natura decisamente diversa. «È una plastica di derivazione petrolchimica – precisa la dottoressa Cristina Della Pina, ricercatrice del dipartimento di Chimica dell’università degli studi di Milano – Ma quello che forse non sapete è che si può trattare di un tessuto, anche naturale come lino e cotone, su cui è stato spalmato un materiale polimerico, ovvero plastico, ad esempio poliuretano, oppure può essere completamente di sintesi, cioè fatta di sola plastica». 
E l’ecopelle che cos’è? «Forse stupirà sapere che l’ecopelle e le sue varie accezioni (ecocuoio, ecoleather e similari) – afferma Della Pina – è una pelle vera e propria, quindi di origine animale». La nota distintiva sta nel fatto che l’ecopelle è prodotta seguendo un protocollo a basso impatto ambientale stabilito dalla norma Uni 11427-2015 “Cuoio – Criteri per la definizione delle caratteristiche di prestazione di cuoi a ridotto impatto ambientale”, che a marzo 2015 ha sostituito la precedente norma Uni 11427-2011. «Ecco perché l’uso improprio del termine “ecopelle” associato alla pelle sintetica – incalza Leonardo Volpi, vicepresidente del Consorzio vera pelle italiana conciata al vegetale – contrasta con la legge 1112/1966 ed è fuorviante per il consumatore».

Fonte: https://www.lanuovaecologia.it/scopriamo-la-vera-ecopelle/

 

MUSKIN LA PELLE PRODOTTA DAI FUNGHI

Sapevate che la pelle vegetale adatta per realizzare scarpe e borse 100% cruelty-free si può ottenere dai funghi? Si tratta di un prodotto realizzato in Italia e si chiama Muskin.

Muskin è una pelle estratta dal cappello del fungo che può essere lavorata in modo del tutto simile a quella animale tranne per la concia, che è completamente vegetale, in modo da ottenere dei prodotti di pelletteria adatti ai vegani.

Questo tipo di pelle vegetale viene definito come un materiale unico nel suo genere. Lo produce un’azienda di Montelupo Fiorentino, la Grado Zero Experience.

La pelle vegetale rappresenta un’alternativa interessante alla pelle di origine animale per chi per scelta preferisce acquistare prodotti cruelty-free per quanto riguarda le scarpe, gli accessori e l’abbigliamento.

Muskin è una pelle vegetale del tutto atossica e dunque può essere utilizzata senza problemi per realizzare manufatti che sono a diretto contatto con l’epidermide. Inoltre, come spiega l’azienda, questo tipo di pelle è in grado di assorbire l’umidità per poi rilasciarla e così non favorisce la proliferazione dei batteri.

Al momento viene prodotta e venduta in quadrati e in piccole quantità che sono comunque adatte per le produzioni in serie limitata. Nell’aspetto Muskin è simile alla pelle scamosciata ma è molto più morbida.

Continua su: https://www.greenme.it/consumare/mode-e-abbigliamento/20692-pelle-vegetale-funghi

 

SUOLE IN PARA NATURALE

La para è una gomma naturale ottenuta dalla coagulazione, e successivo essiccamento, del lattice prodotto dal cosiddetto “albero della gomma”. La provenienza maggioritaria è da piantagioni dell’Asia sud-orientale.

È un prodotto ecologiconaturale e riciclabile al 100%, e ha un’elevatissima elasticità. Ha buona resistenza all’abrasione e all’acqua, ed è inalterabile a contatto con soluzioni alcaline, acide e saline; solo benzine e solventi la possono aggredire facendola diventare vischiosa. 

È relativamente sensibile alle temperature, manifestando indurimento con il freddo e rammollimento a temperature superiori ai 40-50 gradi; in ogni caso, riportando il prodotto a temperatura normale, si osserva un ritorno allo stato originario con tutte le sue caratteristiche. 

Pregi
La para è un ottimo compromesso tra naturalità e resa. Presenta infatti molteplici vantaggi:

  • È completamente naturale e biodegradabile, dunque non presenta criticità di smaltimento.
  • Gli sfridi (scarti) prodotti con i tagli possono essere rimacinati e ricalandrati, per andare a ricoagularsi in nuove lastre. Limita dunque al minimo gli sprechi, con beneficio sui costi e sull‘ambiente.
  • Il processo di lavorazione è esclusivamente meccanico e avviene senza uso di additivi chimici o coloranti.

Fonte: https://www.ragioniamoconipiedi.it/content/40-le-suole

 

CERCARE INFORMAZIONI

Essere informati è utile per fare le proprie scelte, sapere che l’ecopelle è di derivazione animale, che la similpelle è materiale plastico che inquina e uccide gli Esseri Viventi del mare:

Ogni minuto, 365 giorni l’anno,
l’equivalente di un camion pieno di plastica finisce in mare.
La plastica sta soffocando il Pianeta! 

E se per amore del naturale lo trasportiamo da regioni remote il dispendio energetico inquinante è massiccio e non teniamo conto che ciò che richiediamo viene prodotto in ambienti che vengono sfruttati senza nessun rispetto, vige solo la legge della domanda, vedi le conseguenze che sta avendo il Perù per la Quinoa.

Allora è giusto informarsi e rendersi conto cosa producono le nostre scelte indirizzate ad un percorso spirituale ideale. Se per alleggerire il mio corpo inquino e depaupero il corpo di Madre Terra non ho fatto alcun progresso Spirituale.

Patrizia Pezzarossa

 

 





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