Per le piante l’esperienza dell’esistenza è molto diversa da quella degli animali e degli esseri umani. Dato che non possono spostarsi, vivono in uno stato di profonda accettazione e pace interiore. Emozioni come la paura, l’odio, la gelosia, la possessività, ecc., sono a loro completamente sconosciute. In compenso le piante sono in grado di provare una vasta gamma di emozioni elevate, di un genere che noi uomini possiamo a malapena concepire.
Allo stesso tempo le piante condividono con noi esperienze come l’amore, la sofferenza, la gioia, la sete, ecc. Queste percezioni che abbiamo in comune con le piante costituiscono la base per riuscire a comunicare con loro.
Non c’è molta differenza fra il sentire le piante e il sentire le persone. Quando un bambino ci sorride, sentiamo una gioia improvvisa che ci fa contraccambiare automaticamente il sorriso. Quando entriamo in una stanza e ci troviamo di fronte a qualcuno che è arrabbiato, sentiamo il collegamento con quella persona attraverso un’ondata palpabile di collera e paura.
Siccome le piante non costituiscono una minaccia, fare l’esperienza di sentirle è un buon punto di partenza. Per comunicare con le piante (o con le persone), dovete considerarle come vostre eguali. Se avete paura (o vergogna) di parlare con dei barboni, con dei mendicanti, con delle persone disturbate, ecc., farete fatica a parlare anche con le piante. Tuttavia è più facile comunicare con le piante che non con le persone, perché le piante non hanno né difese né orgoglio che ci spingano a metterci sulla difensiva.
Comunicare delle sensazioni con le piante (o con le persone) non significa esternare emozioni esagerate; è sufficiente riconoscerle come esseri i cui sentimenti sono tanto importanti per loro quanto i vostri lo sono per voi.
Per iniziare la comunicazione, un buon sistema è entrare in contatto quotidiano sempre con le stesse piante. L’ideale sarebbe andare – preferibilmente da soli – dallo stesso albero o dallo stesso prato per qualche minuto ogni giorno. Se questo non è possibile, occuparsi delle piante del giardino o di appartamento funziona altrettanto bene, sebbene sia più facile comunicare con i grandi alberi. Questo perché dal punto di vista percettivo gli esseri umani e gli alberi sono molto simili – l’emanazione aurica degli uomini e degli alberi è identica, mentre ad esempio quella degli insetti è molto diversa; è più facile la comunicazione reciproca fra uomini e alberi che non fra uomini e insetti.
Anche la persona meno sensibile che si avvicina ad un grande albero dovrebbe riuscire a cogliere una particella della sua personalità (lo stato d’animo). Ad esempio gli alberi con le foglie appuntite, come le palme e gli yucca, possiedono un’energia focosa, maschile. I cedri tendono ad essere dei clown oppure dei saggi. I banani sono gioiosi ed amichevoli. I salici piangenti emanano davvero un’atmosfera malinconica attorno a loro. I grandi alberi che si ergono ben dritti hanno personalità fiere e regali.
Una buona occasione per captare ciò che sentono le piante è quando queste si muovono. Le piante non sono mai così felici come quando si muovono – quando il vento e la pioggia le agitano. Rispondete al loro saluto! Osservate il loro modo di danzare nella brezza. Notate come gli alberi che si sporgono al di sopra delle strade inviano le loro benedizioni su tutto ciò che passa sotto di loro. Guardate come i giovani germogli sembrano più vigorosi ed ingenuamente impetuosi rispetto alle foglie più mature e tranquille. Prestate attenzione alla presenza delle piante. Quando attraversate un bosco od un prato, cercate di captare le cose come se foste in mezzo ad una folla, come se ogni elemento vi stesse guardando!
Per riuscire a vedere in questo modo, dovete calmare la mente e mettervi in uno stato di gioia e di abbandono. Se avete il morale sotto le scarpe o non vi sentite bendisposti, non sentirete ciò che trasmettono le piante, non più di quanto notereste il sorriso di un bambino.
Anche se vi sembra di non captare ciò che provano le piante, potete sempre parlare con loro per via telepatica. Le piante possono parlarvi attraverso il pensiero, anche se all’inizio sembrerà difficile distinguere i loro pensieri dai vostri. Ecco perché è tanto importante calmare la mente ed essere rilassati.
Come fare dunque a sapere se state comunicando veramente con una pianta o se si tratta della vostra immaginazione? La risposta è: non è possibile saperlo! Potete capirlo solo grazie al vostro intuito e non ai concetti che avete appreso. Invece di ipnotizzarvi sulla credenza che il mondo dei concetti è la realtà, ipnotizzatevi sulla credenza che il mondo delle sensazioni è la realtà. La sola differenza fra questi due punti di vista è che secondo uno le piante vi parlano, mentre secondo l’altro non vi parlano.
Che ve ne rendiate conto o meno, voi comunicate già con le piante. La sensazione di pace, di guarigione, di tranquillità che si instaura in voi quando fate giardinaggio o vi trovate in mezzo alla natura è di fatto un’armonia psichica con le gioiose vibrazioni delle piante che avete attorno.
Assecondare questa sensazione verso la tappa successiva – ritornare alla fonte – significa mettervi in diretto contatto con le piante. E’ facile quanto sorridere ad un bambino….
Fonte: http://www.liberamente.co/cms
Estratti dal libro di Bob Makransky “Magical Living”
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Mio Fratello l’Albero
Olivier Manitara |