Cimatica dal greco Kima, “onda”, è la disciplina che studia i fenomeni legati alla diffusione delle onde sonore e alla loro interazione con la materia, organica e non.
Gli antichi Greci solevano dire che la geometria era “musica congelata”. Gli studiosi vedici dell’antica India e i filosofi della scuola di Pitagora consideravano tutte le forme fisiche come manifestazioni del suono. I mistici orientali hanno una visione dinamica dell’universo simile a quella della fisica moderna, e di conseguenza non sorprende che anch’essi abbiano usato l’immagine della danza per comunicare la loro intuizione della natura. Un bell’esempio di quest’immagine di ritmo e danza e’ fornito da Alexandra David-Neel nel suo libro Tibetan Journey, in cui descrive l’incontro con un Lama il quale alludendo a se stesso come a un “maestro del suono” le descrive con le seguenti parole la sua concezione della materia: “Tutte le cose sono aggregati di atomi che danzano e con i loro movimenti producono suoni. Quando il ritmo della danza cambia, cambia anche il suono prodotto. Ciascun atomo canta perennemente la sua canzone, e il suono, in ogni istante, crea forme dense e tenui.
Musica e architettura sono entrambe i prodotti della proporzione nell’espressione numerica, entrambe fanno riferimento a rapporti comuni quali l’intervallo di quinta e la Ernst Chladni Fonte: dalla retesesta maggiore che ha il suo corrispondente in termini visivi nella sezione aurea e sono presenti sia in natura che nel mondo creato dall’uomo, nella geometria, nella matematica e persino nel corpo umano. Nelle antiche tradizioni filosofiche e mistiche il suono è stato sempre considerato creatore di materia, ma le onde sonore presenti nell’aria sono rimaste invisibili ai nostri occhi fino a che non sono stati effettuati esperimenti miranti a mostrare il suono in termini di forme e figure tangibili.
Nel 1787, Ernst Chladni, giurista, musicista e fisico tedesco, contemporaneo di Mozart, pubblica Effetto delle vibrazioni sonore sulla sabbia Fonte: dalla rete “Entdeckungen über die Theorie des Klanges”, ovvero “Scoperte sulla teoria dei suoni”. In questo lavoro pionieristico Chladni getta le basi della futura scienza dell’acustica, la scienza del suono. In modo particolare Chladni si adoprò per rendere visibile ciò che veniva generato dalle onde acustiche. Questo fu possibile attraverso della sabbia che, al suono del violino, si conglomerava in diverse forme geometriche. Le differenti forme di aggregazione erano in dipendenza della natura dei granelli (polveri, pollini, cristalli) ma soprattutto dall’altezza della nota, ovvero dalla frequenza della radiazione. Questa fu la prima dimostrazione “scientifica” che indicava chiaramente come il suono interagisse con la materia. Gli studi di cimatica non ebbero ulteriori impulsi fino a che intorno al 1960 il medico, fisico e musicista tedesco Hans Jenny non riprese gli studi di Chladni e con sistemi moderni, fissò con immagini fotografiche il prodotto dei suoi esperimenti. Jenny, facendo vibrare diversi materiali ( acqua, olio, grafite, ecc…) osservò la comparsa delle forme con struttura tridimensionale che variano con il variare delle frequenze e della loro intensità e dimostrò che le vibrazioni producono forme geometriche, sfere, cristalli ed anche spirali simili a galassie. Un altro esperimento significativo fu condotto emettendo vocali o suoni di sillabe in antico Sanscrito o Ebreo arcaico. Mediante il tonoscopio questi suoni hanno indotto le polveri in esame a riorganizzarsi formando proprio la lettera corrispondente al suono pronunciato. Analogo esperimento con le lingue moderne, non ha prodotto alcun risultato. Jenny durante i sui esperimenti ha più volte inclinato le lamine del tonoscopio ma durante l’emissione dei suoni, ne le polveri ne i liquidi sono scivolati via, salvo cadere a terra appena la Struttura tridimensionale di Jenny Fonte: dalla retevibrazione cessava. Sono state così gettate le premesse teoriche per spiegare i fenomeni antigravitazionali dovuti a vibrazione, fenomeni mediante i quali i monaci tibetani avrebbero la facoltà di sollevare massi con la sola emissione di suoni modulati. In un suo libro Jenny afferma che i fiori, le cellule, tutte le strutture visibili hanno Acqua e musica Fonte: dalla rete una forma peculiare perché rispondono ad una stimolazione energetica, la voce della terra. Ogni figura dunque è semplicemente la forma visibile di una forza invisibile. Ogni forma contiene le informazioni sulle vibrazioni che l’hanno generata ed è ipotizzabile che le ritrasmetta su armoniche maggiori. Il massimo onore attribuibile ai due studiosi, è quello di aver reso visibile l’invisibile e di aver aperto un cammino su cui molti, ancora incerti, hanno preso a camminare. Vediamo quali passi sono stati compiuti.
Musicoterapia e Cimaticoterapia
Le proprietà curative del suono e della musica sono note sin dall’antichità. Le testimonianze lasciate da Pitagora e Platone in Grecia, la musica dell’arpa di Davide di cui si parla nella Bibbia e gli inni dei Veda in India sono una conferma dei poteri curativi del suono. In epoca moderna, gli effetti terapeutici del suono furono scoperti dalla medicina nel 1896: alcuni generi musicali stimolavano la circolazione cerebrale e periferica, mentre altri influivano sulla lucidità mentale. Sono stati compiuti passi da gigante, e oggi parlare di musicoterapia non ha più un sapore segreto. Per esempio, dagli atti del V° Congresso Europeo di Endocrinologia, sappiamo che alcune giovani donne affette da amenorrea ipotalamica funzionale (mancanza di ciclo mestruale), da più di cinque anni, sono state sottoposte a quattro settimane di terapia musicale. Sono stati rilevati incrementi significativi nella produzione di FSH , LH e Estradiolo, ormoni deputati alla regolazione dei cicli mestruali. E’ stato infatti rivisto anche il rapporto tra musica e corpo umano e si è affermato il concetto che l’orecchio, sia pure il più importante, non è l’unico organo bersaglio delle frequenze. Esistono studi accurati che Effetti della vibrazioni sul Liquor Fonte: dalla rete individuano nel Liquido Cefalorachidiano, uno dei recettori più importanti del corpo umano. Il liquor, è in grado di trasmettere al cervello i segnali delle onde armoniche inducendo così l’attivazione di importanti attività di sintesi. Parallelamente, alla musico terapia, si è sviluppata la cimaticoterapia.
La terapia cimatica a differenza di altre tecniche musicoterapeutiche, non viene somministrata attraverso i canali uditivi, ma direttamente attraverso la pelle. Si serve delle onde sonore che rientrano nella gamma uditiva per regolare il sistema ormonale e immunologico e creare così una condizione metabolica quasi ottimale per una determinata cellula o un determinato organo. Ogni oggetto, sia esso vivo o inanimato, possiede un suo campo elettromagnetico che, nel momento in cui interagisce con altri campi di questo tipo, produce reazioni opposte, complementari o neutre. Una risonanza equilibrata rappresenta la condizione di salute ottimale (per risonanza s’intende la frequenza a cui un oggetto è portato a vibrare naturalmente se un altro oggetto vibra alla stessa frequenza), mentre la malattia è dovuta a una situazione di squilibrio. La terapia cimatica si serve di uno strumento computerizzato per riportare l’organismo in una condizione di equilibrio tramite la trasmissione di frequenze risonanti.
Questi segnali passano attraverso i tessuti sani, ma ristabiliscono la giusta risonanza in quelli malati.
Tramite l’intercettazione dei messaggi elettrici inviati attraverso il sistema nervoso centrale alle singole cellule, questa ricerca ha permesso di decodificare i segnali cimatici percepibili dalle cellule.
Biochimica
DNA ottaedrico Fonte: T.R. NewsLo studioso cinese di Cimatica Chiang Kanzhen ha scoperto che le informazioni genetiche vengono trasmesse da bio-microonde, vale a dire da un campo bio-elettromagnetico che regola i legami del materiale genetico del DNA. Da vari esperimenti è risultato che adattando un determinato campo energetico a bio-microonde su un corpo ancora plasmabile come cellule vegetali o animali, esso assumerà la forma corrispondente al tipo di frequenza di questa energia. Quindi le bio-microonde sono alla base delle informazioni genetiche di combinazione del DNA e dello sviluppo cellulare. In altre parole, modificando la frequenza di vibrazione dei legami, è possibile ottenere strutture tridimensionale e biologicamente funzionali, diverse. E notizia recente pubblicata da Tecnology Research News, che è stato ottenuto in laboratorio un modello stabile di DNA a Ottaedro. Tale modello piano, se riscaldato in presenza di filamenti più corti di DNA, si organizza tridimensionalmente nello spazio, come poligono solido regolare.
Maestri liutai e musicisti
Percorrendo il cammino inverso a Chladni, i costruttori di strumenti a corda, quali violini o chitarre, ricorrono alle tecniche di attivazione della materia mediante onde sonore, per classificare i loro strumenti. Per quanto standardizzato il processo produttivo di tali strumenti è pur sempre manuale ed ogni prodotto è diverso dagli altri.Chitarra, prove cimatiche Fonte: dalla rete Al fine di classificare con esattezza chitarre, mandolini, viole e quant’altro, sulla base della frequenza che la cassa armonica riuscirà a riprodurre nel migliore dei modi, si sottopongono i componenti delle casse, a prove di cimatica. Il risultato evidente nelle immagini, è quello di ottenere distribuzione delle polveri secondo schemi ottimali, riconducibili a frequenze note. Ma non solo i costruttori di strumenti, si occupano di cimatica.
In un’intervista rilasciata a Serge Simonart (pubblicata da Musica di Repubblica), Peter Gabriel, afferma “quando faccio un disco è come se restassi “incinto”. Dopo dieci anni di gestazione ha pubblicato il suo ultimo album, “UP”. Peter Gabriel non è solo un musicista, ma anche un sapiente sperimentatore di tecnologie, la ricerca di nuovi suoni e la manipolazione di essi si ritrovano in questo disco fin dalla copertina. Lo stesso musicista inglese ha spiegato che da vent’anni è ossessionato dalla cimatica. Sulla copertina di Up appare il suo volto ingrandito, piuttosto indistinto, e poi riflesso in tante gocce d’acqua. Quelle gocce sono venute fuori da un tubicino cui era stato applicato un amplificatore, l’onda sonora ha preso corpo nell’acqua e in queste perle di acqua il volto di Peter Gabriel si specchia.
Sergio Costanzo
Fonte: http://fisi2lmariotti.blogspot.it/2014/03/esperienza-di-laboratorio.html
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